Anche il terzo trimestre del 2012, stando alle indicazioni fornite da Ismea, si è chiuso per il settore suinicolo con il segno più davanti. I prezzi dei suini pesanti hanno continuato nella loro crescita facendo segnare un più 19,1%, raggiungendo in settembre la media di 1,74 euro per kg. Sebbene i prezzi siano ora in leggera flessione (circa 1,60 euro/kg), sembra comunque superata la lunga crisi che negli anni passati ha afflitto il settore. Ma altre situazioni difficili possono presentarsi domani e gli allevatori non vogliono farsi cogliere impreparati, come in passato. Va in questa direzione la nascita, avvenuta nei primi giorni di ottobre, della Associazione Gran Suino italiano. Guidata da Giovanna Parmigiani, presidente della sezione Prodotto carni suine di Confagricoltura, è la prima organizzazione interprofessionale della suinicoltura ed il suo obiettivo è quello di creare un sistema capace di garantire reddito agli allevatori. Obiettivo ambizioso, ma che è stato presto condiviso da numerosi suinicoltori. "Dobbiamo riuscire a fare massa critica - spiega Giovanna Parmigiani - ed affrontare le problematiche del comparto in modo coordinato. Insieme - prosegue - dobbiamo poi riuscire a dare valore alla qualità.” Un aiuto in questa direzione verrà dalla recente approvazione a Bruxelles del “Pacchetto Qualità”, per il cui raggiungimento un plauso è stato rivolto da Parmigiani all'indirizzo del presidente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro. Tra le novità più importanti va segnalato l'obbligo per gli Stati membri del controllo delle frodi sui prodotti tutelati. In pratica ogni Stato dovrà includere nel piano nazionale dei controlli una parte specifica relativa alle frodi sulle denominazioni d’origine, indipendentemente se ci sia stata o meno una denuncia del Consorzio di tutela, dei consumatori o di altri.

 

Valorizzare tutti i tagli suini

"Con Il Pacchetto Qualità - sottolinea Parmigiani - aumenta la tutela della qualità delle nostre produzioni agroalimentari, a cominciare dai salumi Dop. E’ importante la tutela in campo internazionale dei prodotti Dop e Igp con la Commissione, o una sua agenzia, che potrà intervenire legalmente a difesa dell’usurpazione del nome della denominazione d’origine. Tale indicazione costituisce la base per l’istituzione dell’Agenzia europea contro la contraffazione, tante volte richiesta dalla nostra organizzazione. Come Confagricoltura Emilia-Romagna - prosegue Parmigiani - abbiamo anche creato un'organizzazione interprofessionale che vuole sfruttare il Sistema di Qualità Nazionale per arrivare a valorizzare tutti tagli di carne suina, non solo le cosce. Non sono più sufficienti i nostri salumi a dare reddito ed è necessario che anche le carni fresche italiane siano valorizzate.”

 

Ci vuole l'etichetta

Parte da queste constatazioni l'appello rivolto a De Castro affinché al consumatore siano dati gli strumenti per una scelta consapevole. L'etichettatura e la classificazione delle carni sono gli strumenti sui quali puntare, ma al contempo, sostiene Parmigiani, va promossa l'informazione ai consumatori sul valore delle certificazioni che altrimenti restano solo un ulteriore fardello burocratico.