Bene l'export, produzione in aumento, ma forte calo della domanda interna: è quanto emerge dalla ricerca sul mercato lattiero caseario condotta da Ismea, presentata da Mariella Ronga nell’ambito della 66esima Fiera Internazionale del Bovino da latte che si è svolta a Cremona. La ricerca di Ismea evidenzia che nel 2010 la produzione mondiale di latte è aumentata (+2%), ma la domanda è cresciuta a ritmi ancora più sostenuti, in particolare per le polveri, e soprattutto nei paesi del Sud-Est asiatico; nel 2011 si confermano le stesse dinamiche, anche se la domanda di polveri sta aumentando in misura esponenziale.

 

Il latte nella Ue

Nell’Ue-27 le consegne di latte sono aumentate del +2,5% nel periodo gennaio-luglio 2011 grazie a condizioni climatiche favorevoli e all’aumento dei prezzi alla stalla (+16% in media). In Italia il prezzo medio alla stalla è pari al +20% rispetto al livello del 2010. Sempre nello scorso anno, la maggiore disponibilità di materia prima è stata impiegata nella produzione di formaggi (+2,5%), mercato in cui l’Ue ha confermato la propria leadership (export +17%), fornendo circa la metà dei volumi scambiati a livello internazionale. Nel 2011, la forte crescita della domanda mondiale di latte scremato in polvere ha favorito la crescita della produzione interna e favorito le esportazioni (+33%)

 

Il latte in Italia

In Italia la produzione di latte è in aumento (+1,8% nella prima parte del 2011) grazie alla maggiore richiesta dell’industria, alla ripresa delle esportazioni e al lieve miglioramento dei margini aziendali. Sul fronte della trasformazione industriale, nel 2010, sono aumentate le produzioni di yogurt e burro, ma sono rimasti stabili i formaggi, nonostante il maggior numero di forme prodotte di Grana (+2,8%) e Parmigiano (+2,4%). Nel 2010 i costi agricoli hanno subito un lieve incremento (+0,5% rispetto al 2009), ma per l’allevamento bovino i costi sono aumentati ad un ritmo molto più sostenuto (+6%). Sono cresciuti soprattutto i costi dell’alimentazione del bestiame (+8%), in particolare orzo e cruscami. Nei primi nove mesi del 2011 i costi sono aumentati ad un ritmo ancora più accelerato (+13%). Nel 2010 i prezzi all’origine di latte e derivati sono cresciuti (+13,5% rispetto al 2009) ad un ritmo superiore rispetto al totale agricoltura (4,5%) e zootecnia (5,2%); l’incremento ha riguardato soprattutto i prezzi dei formaggi duri (+17%) e delle materie grasse (+31%). E nei primi nove mesi del 2011 la crescita dei prezzi si è fatta ancora più sostenuta (+19,7%).

 

L'export

Quanto all’export il 68% circa del valore realizzato sui mercati esteri è rappresentato da formaggi Dop; la tendenza dell’export di formaggi Dop nel 2010 è favorevole : +16% in valore e +5% in volume. Grana Padano e Parmigiano Reggiano da soli sviluppano i tre quarti del totale del valore dei formaggi Dop esportati; nel 2010 le esportazioni di Grana Padano e Parmigiano Reggiano sono aumentate del +10% in volume. I dati relativi a Grana Padano e Parmigiano Reggiano parlano di un +4% nei primi sette mesi del 2011.

Le previsioni per i prossimi mesi parlano di una produzione in aumento (UE-27, Argentina, Brasile, USA, Oceania), grazie a condizioni climatiche favorevoli e a prezzi alla stalla stimolanti, e di una crescita di consistenza degli stock (burro, latte scremato in polvere) nell’Ue e negli Usa. Sul piano della domanda si prevedono a livello internazionale una crescente richiesta di derivati del latte da parte dei paesi emergenti (latte in polvere, siero), un aumento dei prezzi al dettaglio e un rallentamento della domanda domestica.