Affondo dell'Antitrust - si legge in un comunicato dell'Anlac (Associazione nazionale liberi allevatori di conigli aderente ad Agci/Agrital) - alle borse merci italiane, ree di non offrire sufficiente trasparenza nella definizione dei prezzi. Secondo l'Autorità Garante della Concorrenza occorre un riesame in senso proconcorrenziale dell'attuale processo di formazione dei prezzi alla produzione, al fine di adeguare il sistema alla normativa posta a tutela della concorrenza, che rende necessario un intervento ad hoc del governo. La formazione dei prezzi alla produzione, basata ancora su regolamenti che riposano su logiche di decentramento delle contrattazioni (borse merci locali), non appare più compatibile con i principi della concorrenza.

 

Serve una commissione unica

Nella segnalazione, approvata nella riunione del 29 aprile, dopo alcune denunce inoltrate dall'Anlac, l'Antitrust ricorda che presupposto per un aumento della concorrenza e della trasparenza nel settore cunicolo e' l'istituzione di una Commissione prezzi unica nazionale (Cun), neutrale e trasparente, che consenta di superare i meccanismi discrezionali delle attuali Borse merci. L'Autorità ha altresì rilevato che il Ministero ha provveduto a definire il 29 aprile 2010, in sede di Conferenza Stato-Regioni, un piano di intervento per il settore cunicolo che si propone il rilancio della filiera anche attraverso una nuova commissione prezzi. La sua attuazione e’ ormai indifferibile.

 

Prezzi trasparenti

Per facilitare questo processo - prosegue il comunicato Anlac - alla Cun deve essere affidato il compito di formulare indicazioni di prezzi sulla base di indici sintetici oggettivi sui fondamentali di mercato (import, export, produzione, andamento dei consumi), al fine di rendere più chiaro il meccanismo di definizione dei prezzi alla produzione, introducendo un maggiore grado di concorrenzialità nelle contrattazioni e un ancoraggio ad indicatori di mercato oggettivi.

 

La posizione di Anlac

"Speravamo in un intervento più coraggioso da parte dell'Autorità Garante - afferma il Presidente dell' Anlac Saverio De Bonis - che consentisse di porre fine alle infrazioni tuttora in atto. L' Antitrust, pur riconoscendo la presenza di meccanismi discrezionali in seno alle borse merci, ha scelto di avvalersi dei suoi poteri di segnalazione al governo, piuttosto che di quelli istruttori attraverso l' apertura di un indagine. La nostra associazione non si fermerà e chiederà al Parlamento europeo di esercitare i poteri sostitutivi della Commissione, che ha un’essenziale funzione uniformatrice dell’applicazione del diritto europeo che penetra anche i procedimenti nazionali".