Confagricoltura e Copagri Sardegna hanno illustrato in una conferenza stampa, l'accordo stipulato la Regione, al quale non hanno aderito invece Coldiretti e Cia.
Secondo Confagricoltura e Copagri, l'accordo prevede un insieme di interventi a favore di tutti i settori del comparto agricolo. L'auspicio di Confagricoltura e Copagri è che il documento venga approvato in tempi rapidi, anche con eventuali interventi migliorativi e sia frutto di concertazione con tutte le forze politiche del Consiglio regionale.
Il pacchetto concordato, hanno ricordato Confagricoltura e Copagri, prevede un incremento dello stanziamento complessivo di euro 13.800.000 rispetto alla dotazione iniziale. Con l'accordo raggiunto, hanno specificato, si è passati da 130 a 143,8 milioni di euro, per allargare a diversi settori produttivi gli interventi.
In particolare, per il settore ovicaprino sono previsti 57,6 milioni di euro così ripartiti: al fine di favorire il pagamento del latte a qualità e di aggregare l'offerta dello stesso attraverso le organizzazioni di produttori e cooperative, la Regione erogherà alle imprese agricole (esclusivamente Iap e Cd) per il 2010 fino ad un massimo tre mila euro ad azienda ovicaprina; e 2.500 euro annui per il 2011 e il 2012 (che la Giunta si impegna ad erogare per la totalità entro il mese di aprile 2011, attivando meccanismi di anticipazione), per complessivi 30 milioni, con la possibilità di integrazione delle risorse qualora le domande presentate richiedessero un'ulteriore copertura finanziaria; 11 milioni in de minimis a favore delle imprese agricole per la diversificazione produttiva; 16 milioni per ritirare le giacenze di pecorino romano presenti nelle cooperative sociali che aggiunti ai 14 milioni del Mipaaf consentiranno il ritiro di 55-60 mila quintali di prodotto; 600 mila euro per la valorizzazione delle produzioni ovine mediante l'adozione di un sistema di tracciabilità delle produzioni e lavorazioni dell'agnello Igp con l'autorizzazione a mantenere la marca auricolare per garantire la tracciabilità degli agnelli sardi; programmi sperimentali finalizzati alla destagionalizzazione delle produzioni ovine.
Inoltre, sono previsti 12 milioni per il settore cerealicolo, 5 per il settore vitivinicolo, 3,5 per quello ortofrutticolo e 1,5 per quello suinicolo. Per il settore bovino è stata introdotta una norma finalizzata alla liberalizzazione della movimentazione dei bovini e degli ovini sul territorio nazionale. A ciò si aggiungo una serie di interventi 'trasversali' relativi al credito, alle energie rinnovabili, ai consorzi di bonifica ed altri interventi per un totale di 64,2 milioni di euro.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: AgricolturaOnWeb