Coldiretti, il 13 ottobre manifestazione a Cagliari

"Il rifiuto degli industriali a trattare sul prezzo del latte per la 'mancanza di un clima adeguato' è strumentale ed oltraggioso nei confronti dei pastori che devono fare i conti con la situazione insostenibile che si riscontra nei 70mila allevamenti di pecore, ormai al collasso". E' quanto afferma la Coldiretti dopo il nulla di fatto al Tavolo convocato al Mipaaf per definire il prezzo del latte. 

La confederazione, che questa mattina aveva organizzato un presidio di pastori con le loro pecore davanti al Mipaaf, annuncia che, in seguito alla rottura delle trattative, con lo slogan "Ora basta!!!" migliaia di agricoltori ed allevatori parteciperanno alla manifestazione di piazza che si terrà il prossimo 13 ottobre a Cagliari per richiedere interventi concreti, che fino ad ora non ci sono stati,  da parte delle istituzioni regionali e nazionali. 

Attualmente i costi di produzione del latte di pecora si avvicinano, sottolinea la Coldiretti, ad un euro  mentre il prezzo riconosciuto dagli industriali in sardegna arriva fino a 54 centesimi/litro + iva (o 60 iva compresa) con un calo del 25%, rispetto a due anni fa. 

"L'allevamento ovicaprino - continua la Coldiretti - è un'attività che, concentrata nelle zone svantaggiate, è ad alta intensità di manodopera. Il settore ha registrato un incremento dei costi, in particolare per il combustibile, l'elettricità e i mangimi, determinando una ulteriore pressione sul settore che già versa in una situazione critica sul piano della competitività. Preoccupante è la flessione costante dei consumi nazionali dei prodotti ovicaprini".

Cia: 'Nessuna risposta concreta per nessuno'

"Ancora una volta dobbiamo registrare la mancanza di interventi concreti a sostegno degli allevatori. Per la dichiarazione dello stato di crisi del settore ovicaprino si allontanano i tempi in maniera incomprensibile. E migliaia di imprese continuano a vivere una situazione di grande drammaticità, con produttori ormai sull'orlo del baratro, assillati da costi sempre più onerosi e da prezzi del latte in caduta libera. Un quadro che ha, quindi, urgente bisogno di misure realmente efficaci".

Lo ha affermato la Cia-Confederazione italiana agricoltori ribadendo "l'opportunità di accelerare i tempi per azioni efficaci nei confronti di tanti produttori che sono costretti ad operare tra mille difficolta' e grandi incertezze".