In relazione alla scoperta in un ipermercato Auchan di Rivoli di mozzarelle blu realizzate dal colosso caseario Granarolo, Coldiretti Piemonte chiede di fare immediatamente chiarezza su quanto latte e derivati sono importati, di quale provenienza, con quali marchi e prodotti vengano immessi sul mercato e su quali relazioni con la società tedesca Milchwerk Jager, responsabile della vicenda delle mozzarelle blu, abbia la Granarolo, società di proprietà della più grande cooperativa del settore lattiero caseario che dovrebbe avere come primo obiettivo la valorizzazione del latte prodotto nelle stalle italiane.
Le precisazioni della Granarolo
La Granarolo Spa ha reso noto di assicurare ai propri consumatori che la mozzarella Granarolo viene prodotta in Italia e che la dicitura riportata sulla confezione 'solo latte fresco italiano' indica che la materia prima è esclusivamente di origine italiana. L'azienda fa sapere che resta a disposizione delle autorità competenti per ogni accertamento che si rendesse utile o necessario a chiarire il caso sollevato da la stampa e si riserva di tutelare con ogni mezzo e in tutte le sedi la propria immagine e reputazione dalla diffusione a mezzo stampa di informazioni non veritiere e/o non adeguatamente supportate.
"Le tensioni in atto nel settore caseario - ha dichiarato il presidente, Gianpiero Calzolari - stanno creando un clima opaco e comunque poco favorevole alla chiarezza di cui hanno bisogno, in particolare in un momento come questo, tanto i consumatori quanto gli attori della filiera. Granarolo non si presterà a questo gioco".
La società precisa che l'azienda non ha mai acquistato latte, mozzarella, semilavorati o ingredienti dalla società tedesca Jaeger, che invece è stata fornitrice dell'azienda, ma esclusivamente di provole dolci (prodotti finiti confezionati); è venuta a conoscenza del caso perché contattata dalla giornalista Grazia Longo (La Stampa), che ha riferito che sarebbe stata riscontrata la presenza di 'pseudomonas fluorescens' in "due mozzarelle a marchio Granarolo", delle quali peraltro non sono stati forniti i dati identificativi (lotto e data di scadenza); effettua regolarmente analisi, nell'ambito dei propri sistemi di autocontrollo, sia sul processo produttivo, sia sulle acque, che non evidenziano alcuna irregolarità. E' stata sottoposta recentemente a controlli da parte delle autorità sanitarie, nell'ambito dei quali sono stati prelevati campioni ufficiali (acque e mozzarelle) che sono stati analizzati e risultano perfettamente conformi; non ha mai ricevuto alcuna notifica da parte delle autorità sanitarie sul caso citato.
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Fonte: Agrapress