A chiedere di poter coltivare gli Ogm è il mondo agricolo. Il dibattito sull'uso della genetica in agricoltura porta a nuovi risultati.

Da un sondaggio Demoskopea commissionato da Assobiotec, associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, risulta che i maiscoltori lombardi sono favorevoli e pronti a coltivare Ogm. Il risultato del sondaggio, che ha dato risultati sorprendenti, è stato presentato il 22 febbraio nell'ambito di Vegetalia, presso la Fiera di Cremona. La fotografia della percezione sugli Ogm è stata scattata su un campione rappresentativo di 532 aziende agricole lombarde. Il 67% dei maiscoltori lombardi è favorevole all'utilizzo della genetica, mentre sale a 74% la percentuale dei maiscoltori a favore delle sperimentazioni in campo aperto di Ogm per capirne i reali benefici.

Secondo l'80,6% dei maiscoltori, infatti, è "assurdo proibire la coltivazione di Ogm quando poi li importiamo sotto forma di mangimi", mentre Il 75,9% "si sente ingiustamente penalizzato rispetto ai colleghi di altri Paesi". Il 75,6% ritiene infine che "ogni agricoltore dovrebbe essere libero di scegliere cosa produrre".

I maiscoltori intervistati appartengono a tutte e tre le associazioni professionali: Cia, Coldiretti e Confagricoltura. Diversa la percentuale di agricoltori favorevoli all'utilizzo degli Ogm nelle diverse realtà associazionistiche, anche se in tutti e tre i casi rappresentano la maggioranza: vorrebbero utilizzare la genetica in agricoltura il 74% dei maiscoltori appartenenti a Cia, il 63% di quelli appartenenti a Coldiretti, e l'81% degli imprenditori agricoli facenti capo a Confagricoltura.

Secondo l'indagine condotta da Demoskopea, è anche emerso che secondo i maiscoltori lombardi le biotecnologie:

"Possono risolvere i problemi di resa" (73%);

"Garantiscono raccolti più sani" (70%);

"Possono diminuire i costi di produzione di un'azienda" (69%);

"Garantiscono pratiche agricole semplificate" (64%).

"Il sondaggio – ha dichiarato il presidente Assobiotec Roberto Gradnik – ci consegna uno spaccato di Paese più moderno, avanzato e consapevole. Il mondo produttivo conferma il proprio dinamismo e la propria capacità di innovazione, perchè sa che si tratta delle uniche due chiavi per competere sui mercati sempre più aperti alla concorrenza internazionale; chi si trova tutti i giorni a combattere contro i danni causati dai funghi e dai parassiti sui propri prodotti, non può che non vedere favorevolmente i rimedi offerti dall'innovazione biotecnologia."

Viviana Beccalossi, vice presidente della Regione Lombardia, è intervenuta durante la presentazione dell'indagine: "Questa ricerca mi conforta, perché Regione Lombardia è sempre stata favorevole a lasciare spazio alla ricerca, ed è stata una delle prime regioni a impegnarsi economicamente e politicamente su questa strada. Il mondo dei consumatori comincia a capire che la tanto sbandierata dicitura "Ogm Free" non vuol dire automaticamente sicurezza dal punto di vista alimentare; io sono assolutamente favorevole alla ricerca e ascolto con più attenzione un ricercatore esponente del mondo della scienza quando parla di Ogm, piuttosto che un politico di questo o quel partito, perché credo che la risposta debba ancora venire dal mondo della scienza e non da coloro che chiedono i voti. Credo infine che come politica ci sia il dovere di dare trasparenza e informazione al mondo dei consumatori, e per farlo dobbiamo dare spazio alla ricerca; poi saranno loro a scegliere tra Ogm e Ogm Free."

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