Estate di San Martino già al termine: l'arrivo di una nuova perturbazione atlantica porterà piogge che interesseranno la seconda parte della settimana. Maltempo, ma non generalizzato, che caratterizzerà solo alcune regioni in attesa di una più profonda ondulazione fredda dal Nord Europa che metterà il Paese sotto le prime avvisaglie invernali.

 

Analisi e previsione

Una temporanea rimonta dell'alta pressione ha garantito qualche giornata ampiamente soleggiata con al più qualche passaggio nuvoloso di poco conto. L'Italia si ritrova difatti in una fase più tranquilla in assenza dalle classiche piogge del periodo, sotto l'influenza di un'area anticiclonica alimentata da contributi subtropicali in risalita dal cuore del continente africano fin sul Mediterraneo, i quali hanno spinto i valori termici verso l'alto e di nuovo oltre le medie stagionali, specie al Sud e sulle due isole maggiori. Al Nord e lungo i settori tirrenici centrali l'ascesa delle temperature si è mostrata invece più modesta, complici anche i locali addensamenti che hanno solcato i cieli.

 

Nel corso delle prossime ore avvertiremo però i primi segnali di un cambiamento, che porterà nella giornata di venerdì 17 novembre un fronte instabile sospinto da aria più fredda in discesa dalla Polonia verso i Balcani, sfiorando di conseguenza anche l'Italia. L'instabilità tenderà quindi ad aumentare sulle regioni centrali, in particolare sulle aree appenniniche, ove grazie alla flessione termica arriverà anche qualche fioccata a quote medie; nubi in estensione successivamente al Meridione con fenomeni in intensificazione, ma comunque nel complesso moderati.

Altrove il contesto si presenterà ancora variabile con spazi sereni anche ampi specie sulle regioni settentrionali, senza escludere al più qualche veloce annuvolamento di passaggio sulle aree confinali alpine.

 

La vera novità per queste giornate che ci accompagneranno al weekend sarà però rappresentata dalla sostenuta ventilazione. Il vento si rafforzerà sensibilmente orientandosi dai quadranti settentrionali, quindi Maestrale sulle aree Tirreniche e Bora sul lato Adriatico, con effetti diretti sulle temperature, le quali subiranno una diminuzione di rilievo sulle aree orientali e Sud Italia.

 

Weekend tranquillo, transizione prima dell'invernata

In un contesto sempre dinamico il fine settimana risulterà più tranquillo dei giorni precedenti grazie ad una ripresa dei valori barici ed a maggiori contributi miti dal vicino Nord Africa.

 

La giornata di sabato 18 novembre sarà quindi discreta, con ampi spazi sereni e tanto sole, il quale riscalderà le ore centrali; i flussi più freddi delle giornate precedenti manterranno però le temperature piuttosto fredde al primo mattino, specie sui versanti adriatici e ionici.

Al Nord, complice anche l'inversione termica dettata dalla sostanziale stabilità atmosferica, non si esclude la formazione di banchi di nebbia nottetempo e addirittura la possibilità di gelate lungo le vallate alpine e sulla Val Padana.

 

La giornata di domenica 19 novembre non proporrà sostanziali novità in quanto l'alta pressione continuerà a garantire ampio soleggiamento su gran parte del territorio. Pochi disturbi verranno confinati sulle aree esposte alle correnti sudoccidentali, ovvero tra Liguria e alta Toscana, aree in cui potranno verificarsi deboli piovaschi sparsi. Nonostante il regime prevalentemente anticiclonico alimentato da modesti contributi subtropicali, potremmo comunque perdere qualche grado soprattutto di notte ed al primo mattino, specie in Val Padana e lungo le vallate interne del Centro Sud.

 

La nuova settimana potrebbe aprire la strada all'inverno

Una maggiore variabilità inizierà ad interessare la penisola già da lunedì 20 novembre quando è previsto il passaggio di una nuova ondulazione depressionaria sospinta da aria più fredda ed instabile.

Fenomeni anche a carattere di rovescio potranno interessare la Romagna e parte delle regioni centrali tirreniche, mentre altrove il tempo si presenterà ancora variabile con prevalenti spazi sereni.

 

Un cambiamento più strutturato arriverà difatti nei giorni successivi, ovvero tra martedì 21 e mercoledì 22 novembre, quando un vasto vortice depressionario spinto da aria piuttosto fredda polare marittima innescherà un ribaltone su gran parte del continente.

Le correnti fredde faranno il proprio ingresso sul Mediterraneo dalla porta del Rodano e favoriranno la classica formazione di un ciclone secondario sul Tirreno in grado di scatenare fenomeni diffusi e abbondanti, senza escludere nubifragi e forti colpi di vento.

 

Maltempo invernale

Dagli ultimi aggiornamenti dai più autorevoli centri di previsione, le aree maggiormente colpite potrebbero risultare inizialmente quelle delle isole maggiori, con maltempo in successiva diffusione a tutte le regioni del Centro Sud. I mari ancora sufficientemente caldi potrebbero fornire carburante supplementare al sistema depressionario e, considerato il particolare assetto barico, non si escludono sistemi temporaleschi in lento movimento in grado di scaricare ingenti precipitazioni, talvolta con l'innesco di possibili alluvioni.

 

Nonostante l'arco temporale e quindi tutte le incertezze del caso, i modelli restano decisamente concordi nello sviluppo di una vivace fase di maltempo invernale, la prima di questa stagione specie per le regioni del Nord.

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