Dalla primavera scorsa gli agricoltori brasiliani devono operare in accordo a una quarantena sanitaria che vieta le seconde semine di soia quando siano in successione a coltivazioni di soia in primo. Una legge attualmente in discussione sarebbe più restrittiva e proibirebbe di fatto tutte le semine di soia in secondo raccolto, anche quelle operate in successione a mais. Nel Mato Grosso il divieto partirebbe dal primo maggio e durerebbe sino al 15 settembre. In Paranà, più a sud, il divieto cadrebbe dal 15 giungo al 15 settembre.
Questo tipo di Ruggine venne segnalata inizialmente in Asia, salvo poi espandersi ad Australia, alcuni stati Africani, Brasile, Argentina, Paraguay e Stati Uniti, dove è stata segnalata a partire dal 2004.
Tra il 10 e il 60% sono i danni che questo patogeno può arrecare alla coltura. Sicuramente, la pratica della semina su sodo non aiuta, visto che è ormai noto come tale approccio favorisca malerbe e patogeni, contro i quali l'aratura, specie se profonda, può essere d'aiuto, "seppellendo" semi e spore nel terreno.
Il divieto potrebbe causare gravi problemi agli approvvigionamenti di soia a livello mondiale, visto che il Brasile contende agli Usa i volumi esportati sul Pianeta. Un problema che per l'Europa diviene a maggior ragione preoccupante in considerazione della dipendenza dalla soia straniera pari al 95% dei consumi continentali. Sicuramente, il calo produttivo (e le prevedibili speculazioni che si innesteranno su di esso) promette di far salite ulteriormente i prezzi della leguminosa.