“D’accordo con la direzione scolastica dell’Istituto – spiega Valerio Nadal, presidente del Condifesa Treviso – con la quale condividiamo da 9 anni questo speciale percorso di formazione, abbiamo deciso di dedicare quest’importante iniziativa alla memoria del direttore Flavio Bortolato. Flavio aveva creduto in questo progetto, coordinato dal nostro tecnico Fiorello Terzariol ed era convinto che investire nella formazione dei giovani studenti fosse indispensabile per gettare solide basi all’agricoltura veneta del futuro”.
Le borse di studio a sostegno dell’attività formativa verranno assegnate ad un gruppo di 13 studenti che si sono impegnati in un particolare percorso di ricerca. Nel corso dell’anno e nel periodo estivo gli allievi hanno lavorato a diversi progetti: l’indagine sulle Ampelopatie della vite, l’applicazione del Regolamento di Polizia rurale e del Protocollo viticolo nell’area della Docg Conegliano Valdobbiadene Prosecco superiore, lo studio sulla sostenibilità in viticoltura attraverso l’utilizzo di prodotti naturali nella difesa fitosanitaria.
Gli studenti che presenteranno le loro ricerche e che verranno premiati nel corso della cerimonia sono: Christofer Bonifacio, Francesco Callegher, Pierfilippo Carraro, Simone Cerantola, Simone De Lucca, Daniele Deon, Melita Grossi, Davide Montesel, Stefano Piccoli, Katia Saccon, Gianluca Spessotto, Caterina Zanardo e Leonardo Zaninotto.
Il progetto è stato coordinato da Fiorello Terzariol, tecnico del Condifesa Treviso e dai professori della Scuola enologica Walter da Rodda e Ornella Santantonio. “Siamo felici di poter affiancare gli studenti della Scuola enologica di Conegliano nel loro percorso formativo - Spiega Valerio Nadal, presidente di Condifesa Treviso - Il contatto diretto con i nostri tecnici e con le problematiche della viticoltura che il nostro Consorzio gestisce quotidianamente è per loro un’occasione unica di crescita professionale. Con questo progetto contribuiamo a formare gli imprenditori agricoli di domani, una responsabilità che sentiamo forte e che non intendiamo abbandonare”.
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Fonte: Condifesa Treviso