Il prossimo 27 agosto alle 14,30 presso il Creso, Centro ricerche per la frutticoltura farà il punto sull'innovazione varietale per il segmento tardivo del mercato di pesche e albicocche. Si tratta di un ulteriore momento tecnico-divulgativo, che segue le mostre pomologiche di luglio e inizio agosto. La ragione che ha indotto a questa scelta risiede nelle importanti novità che l'attività del 2008 ha riservato. L'incontro di mercoledì 27 ha infatti lo scopo di presentare ai frutticoltori e gli operatori di settore i risultati delle più recenti varietà di drupacee a maturazione tardiva, nuova potenziale frontiera per la frutticoltura regionale e non solo.
Inutile nascondere che gli spunti di innovazione più interessanti riguardano l'albicocco. Grazie al lavoro di ricerca, svolto in collaborazione con istituzioni scientifiche di Francia, Stati Uniti e Nuova Zelanda, su alcune decine di selezioni di albicocco che maturano a partire dalla seconda metà di luglio fino a tutto agosto, l'albicocchicoltura piemontese vede il proprio calendario di raccolta estendersi sensibilmente, da due a quattro mesi. La sperimentazione coglie un'attesa della distribuzione, per la quale la breve permanenza dell'albicocca al punto vendita rappresenta un handicap, ma anche delle aziende agricole che possono ottimizzare l'organizzazione della raccolta della frutta estiva. Le varietà pronte per una prima diffusione sul territorio mettono il distretto frutticolo piemontese nella condizione di cogliere tempestivamente nuove opportunità di mercato. L'albicocca è infatti già presente sui mercati europei durante il mese di agosto. Fino ad oggi è stata però appannaggio della regione francese della Drôme, dove è coltivata la tradizionale 'Bergeron': si raccoglie nella seconda metà di luglio e viene immessa sul mercato lungo tutto il mese di agosto. La sua qualità gustativa è mediocre alla raccolta: immaginarsi dopo un mese o più di frigoconservazione! Il Piemonte ha una tradizione di eccellenza qualitativa, che ha impedito finora di competere sul segmento tardivo. Le nuove varietà che saranno presentate al Centro Ricerche segnano una svolta: da un lato possono essere offerte 'fresche di raccolta', dall'altro le loro caratteristiche qualitative (sapore, aroma, ma anche consistenza, tenuta di maturazione, per finire con colorazione e presentazione estetica) hanno poco o nulla da invidiare alle varietà di piena stagione.
L'albicocco è stato finora considerato una specie da climi caldi mediterranei. Il Saluzzese, infatti, si colloca ai limiti della coltivabilità della specie. Alla fine degli anni '80 spedizioni di ricercatori statunitensi e neo-zelandesi (l'Italia troppo spesso è assente dalla ricerca internazionale) si sono spinte nelle alte vallate del Pakistan ai piedi di Karakorum, dove sono diffuse popolazioni spontanee di albicocco di montagna. Hanno raccolto semi da piante che maturano lungo tutta l'estate. Con successive generazioni di incrocio naturale con le varietà europee, sono state ottenute le cultivar che saranno presentate a Manta: un mix di qualità tradizionale mediterranea e di rusticità dei frutti di monte. A partire dal 2002 una parte importante dell'attività è stata svolta a Manta dai ricercatori del Creso. Alcune delle nuove cultivar sono apparse interessanti; una - che matura nella settimana successiva al Ferragosto - è già stata ammessa alla sperimentazione estesa.
Per informazioni: CReSO - Centro Ricerche per la Frutticoltura
Via Falicetto, 24 - 12030 Manta
Tel.: +39.0175.255511
In attesa dell'evento sulla frutticoltura, si svolgerà domani - 26 agosto 2008 - un ulteriore evento organizzato dal Creso: la giornata dedicata a Peperone, Lattughe estive, Pomodoro, Zucchino. Il ritrovo questa volta sarà presso la sede del Creso di via Albertasse, 16 - 12012 Boves
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Fonte: CReSO - Consorzio di Ricerca, Sperimentazione e Divulgazione per l'Ortofrutticoltura Piemontese