Inaugurato al Caab, il Centro agroalimentare di Bologna il più grande impianto fotovoltaico su tetto d’Europa: un progetto realizzato da Unendo Energia, forte di 10.500 kwp, di 11.350.000 kwh e di 43.750 pannelli solari complessivi per una superficie di ben 100.000 mq, pari a 14 campi da calcio, e 22.5 milioni di investimento.
Si tratta di un ampliamento significativo perché finora l’impianto fotovoltaico del Caab (Caab1) constava di 6.000,00 kWp connessi il 24 agosto 2012, ai quali si aggiunge adesso Caab2 connesso il 29 marzo 2013, con i suoi 4500,00 kWp e 4.750.000 kWh, 18.750 pannelli solari per una superficie di 30.000 mq e un investimento di 7.500.000 euro.

Il Centro di Bologna si pone così all’avanguardia di un nuovo concetto di imprenditoria, che individua le fonti rinnovabili come leva strategica di sviluppo.
Ma è già in arrivo Caab3, da settembre 2013. Lo ha annunciato il presidente , Andrea Segrè, anticipando che ad ogni grossista sarà proposto in comodato un veicolo elettrico, nel contesto del progetto di logistica sostenibile dell’ultimo miglio.
"Il Caab – ha aggiunto Segrè – è impostato sulla sostenibilità come elemento cardine di sviluppo nella visione Spreco Zero, ovvero riduzione degli sprechi di energia, acqua, alimenti, rifiuti, mobilità e aumento dell’eco-efficienza e del risparmio. L’energia rinnovabile tutta installata sui tetti del Caab determina una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 5.250 tons/anno/equivalenti (710 volte il percorso della circonferenza terreste effettuato da un’auto diesel di media cilindrata) e serve anche ad attivare la cosiddetta logistica sostenibile dell’ultimo miglio: l’ortofrutta del Caab deve raggiungere il centro della citta con i mezzi elettrici in modo da abbattere l’inquinamento del centro di Bologna, anche quello acustico".


Giuseppe Pirola, presidente di Unendo Energia, ha sottolienato come il progetto riassuma la filosofia dell'azienda di produrre energia da fonti rinnovabili, in questo caso il sole, direttamente su siti energivori, contribuire all’ecosostenibilità del sistema, lavorare in sinergia con le municipalità per ottimizzare le risorse e garantire agli utenti un notevole risparmio in bolletta.
"Stiamo replicando stesso modello del Caab sulle utenze domestiche - ha spiegato Pirola - Con il sistema Cuq, diamo l’avvio ad un concetto nuovo e ad una modalità intelligente di distribuzione e consumo di energia a chilometro zero direttamente dal tetto alla casa: un sistema di smart grid, dove ogni utente finale ha a disposizione, gratuitamente, un proprio impianto di produzione di energia da fonte rinnovabile, un impianto di accumulo di energia e la possibilità di rimanere collegato alla rete elettrica nazionale per far fronte ad eventuali gap di produzione fotovoltaica o a picchi di consumo”.

All'inaugurazione dell'impianto ha partecipato anche il senatore americano Harris B. McDowell III, consulente del presidente Barack Obama per le energie rinnovabili. McDowell ha parlato del modello "Seu - Sustainable Energy Utility", una municipalizzata per l'energia sostenibile che permette di coprire i costi di riconversione degli edifici senza farli gravare sui cittadini. Il progetto prevede l’emissione di obbligazioni che ricoprono completamente il costo del rinnovo e adattamento degli edifici. Un modello che potrebbe arrivare anche in Italia.