L’articolo 4 della legge finanziaria 2011, frutto di un compromesso tra maggioranza e opposizione raggiunto dopo molte riscritture e correzioni, introduce una moratoria contro gli impianti fotovoltaici nelle aree agricole, ma anche a biomasse, biogas o bioliquidi al di sopra di una certa soglia.

Il primo giro di vite riguarda appunto gli impianti fotovoltaici in ambito agricolo: con la norma in questione vengono bloccate fino al 31 dicembre 2011 le nuove autorizzazioni per installazioni che abbiano picchi di potenza superiori a 200 kW. Non sono invece previsti limiti per capannoni di zone industriali e grandi coperture di edifici pubblici e privati.

Ma la moratoria vale anche per impianti alimentati a biomasse con potenza elettrica superiore ai 500 kW e per impianti a biogas o bioliquidi con potenza elettrica superiore ai 1000 kW. Sono escluse le richieste di autorizzazione presentate fino all'entrata in vigore della legge finanziaria. 

L'articolo approvato prevede, infine, per ogni nuovo impianto a fonti rinnovabili, il pagamento alla Regione di oneri istruttori pari allo 0,025 per cento dell'investimento, con una previsione di introiti per le casse regionali pari a 100 mila euro nel 2011. 

Stabilito il blocco dei grandi impianti a fonti rinnovabili, ora la Giunta proporrà al Consiglio regionale uno stralcio del Piano energetico del Veneto sulle fonti rinnovabili in attesa dell'approvazione delle linee di indirizzo per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, come previsto dalla normativa nazionale.(f.n.)