"La produzione di energia rinnovabile rappresenta una necessità ambientale e una occasione di sviluppo imprenditoriale, anche per il settore agricolo che non può diffondersi se non nel rispetto della legalità e degli elementi identitari dei territori". Lo sostiene la Coldiretti in riferimento all'approvazione, in Consiglio dei ministri, del Decreto legislativo sulle fonti rinnovabili proposto dal ministero dello Sviluppo economico.
"Per quanto riguarda gli impianti destinati all'inserimento in aree agricole, occorre prevedere - sottolinea la confederazione - una vera e propria valutazione agronomica, oltre che territoriale, con lo scopo di verificare la compatibilità con il sistema produttivo locale e rispettare gli equilibri necessari al mantenimento nel tempo dell'attività agricola in tale area. Per quanto riguarda la produzione di energia da biomassa e da biogas, è necessario - rileva la Coldiretti - individuare criteri capaci di considerare le prestazioni ambientali degli impianti in un'ottica estesa di ciclo di vita, privilegiando, ad esempio, il concetto di filiera corta, di provenienza e di tracciabilità della materia prima in base ad accordi quadro; la produzione di biogas esclusivamente da reflui zootecnici; la cogenerazione da biomasse solide combustibili a piccola scala; le tecnologie complementari alla produzione energetica come, ad esempio, per quanto attiene alla produzione del biogas, l'abbattimento dei livelli di azoto nel digestato; i procedimenti piu' efficienti e virtuosi, come l'uso a fini energetici dei sottoprodotti agricoli".
Cia: 'Evitare ulteriori speculazioni a danno dell'agricoltura
"Prendiamo atto in maniera positiva che ci sia un intervento del Governo che ponga limiti alla costruzione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli per evitare ulteriori speculazioni ai danni dell'agricoltura, del paesaggio e della qualità degli ambienti naturali". Così la Cia-Confederazione italiana agricoltori commenta l'approvazione, da parte del Consiglio dei ministri, del Decreto legislativo sulle fonti rinnovabili proposto dal ministero dello Sviluppo economico.
La Cia ribadisce, che "ancora troppa sottrazione di terreni produttivi avviene ogni giorno, senza che finora si siano proposti criteri contenitivi che possano andare in soccorso delle poche iniziative avviate a tale riguardo da alcune regioni italiane. E' stata intrapresa, quindi, una strada condivisibile. E', però, necessario che si introducano 'parametri' che - avverte la Cia - non complichino in alcun modo la vita degli agricoltori e delle imprese agricole e che, ad esempio, prevedano il rilascio dell'autorizzazione all'installazione di pannelli fotovoltaici nei limiti delle dimensioni adottate per definire fiscalmente il criterio di connessione all'attività agricola".
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Fonte: AgricolturaOnWeb