I piccoli frutti stanno acquistando sempre più spazio e interesse sul mercato. Tra questi il più famoso è sicuramente il mirtillo che sta conquistando parecchi coltivatori anche in Italia.

 

Insieme a Battistini Vivai vediamo come scegliere, tra varietà classiche, nuove e "particolari", il giusto mirtillo per un impianto di successo.

 

La produzione di mirtillo

Le prime varietà di mirtillo gigante americano (Vaccinium corymbosum) come Duke, Bluecrop, Legacy ed Elliott sono commercializzate principalmente in Italia, dove questa coltura è più radicata, come Piemonte e Trentino.

 

L'Azienda in quasi 25 anni di propagazione del mirtillo è passata da una produzione di alcune decine di migliaia di piante l'anno a circa 800mila -1 milione di piante l'anno.

 

Le piante vengono distribuite in diversi formati quali la preforma jiffy (dischetti di torba pressata), l'alveolo e il vaso.

 

Ma non solo in Italia, Battistini Vivai distribuisce anche in altri Paesi europei come Spagna, Portogallo, Polonia, Germania, Austria e in Paesi extra europei come Georgia, Azerbaijan, Moldavia e Marocco.

 

Le varietà

Per le regioni del Nord la gamma comprende varietà tradizionali quali Bluecrop, Chandler, Elliott, Duke e Legacy.

 

Mentre per le regioni del Sud la gamma varietale comprende Biloxi, Star, Alix Blue, New Hanover, Gupton, O'neal e Ozarkblue.

 

Tra queste attualmente le più richieste dal mercato europeo ed extra europeo, nonostante il loro rilascio non sia recentissimo, sono la Duke e la Legacy.

 

La varietà Gupton fa parte della gamma varietale ideale per gli areali del Sud Italia

La varietà Gupton fa parte della gamma varietale ideale per gli areali del Sud Italia

(Fonte: Battistini Vivai)

 

La varietà Duke è stata ottenuta dal Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti d'America (Usda) e rilasciata nel 1986.

 

Tutt'ora è la varietà precoce di riferimento per le zone di coltivazione del Nord. In Italia ha un'epoca di raccolta tra giugno e inizio luglio.

 

Si adatta bene a molti climi e zone geografiche, con buona tolleranza ai geli invernali perché fiorisce tardi ma matura presto, evitando così possibili gelate tardive. La produttività è buona, così come la shelf life.

Ha una vigoria medio elevata, frutti di media pezzatura, sapore buono, aromatico ed equilibrato.

 

Anche la varietà Legacy è stata ottenuta dall'Usda e rilasciata nel 1993. È un arbusto vigoroso, a maturazione intermedia, in Italia l'epoca di raccolta è a metà fine luglio. 

 

Richiede un fabbisogno in freddo di circa 800 ore ed è adatto a zone con climi caldi e inverni miti; quindi, ha il doppio vantaggio di adattarsi bene sia in zone a Nord che a Sud. È una pianta con produttività elevata, frutti di medio grosse dimensioni, dolci e aromatici.

 

Recentemente si sono importate due nuove varietà americane "libere", cioè prive di royalties che sono:

  • la Talisman, una varietà resistente al freddo e tardiva con la stessa epoca di raccolta delle varietà Liberty ed Elliott. Molto produttiva;
  • la Sweetheart, una varietà resistente al freddo ma flessibile anche ad essere coltivata in areali più caldi con un'epoca di raccolta a fine maggio inizio giugno. È una varietà interessante per via della seconda fioritura nello stesso anno che, in base alle condizioni climatiche in cui si trova, può portare ad un modesto raccolto a settembre.

Per quanto riguarda l'introduzione di "nuova genetica" Battistini Vivai collabora da tempo con vari costitutori. Valutando l'introduzione di altre varietà già ben affermate sul mercato e di nuove selezioni, sia per il Nord che per il Sud, provenienti da vari Paesi (Cile, Polonia, Spagna, Usa).

 

L'obiettivo di queste collaborazioni è quello di portare sul mercato, nel breve medio periodo (3-5 anni), nuove varietà performanti rispetto a quelle attualmente prodotte e commercializzate, per essere più rispondenti alle esigenze dei coltivatori professionali di mirtillo, a seconda della loro richiesta per area geografica di coltivazione.

 

Non solo bacche blu

Non solo in Azienda vengono commercializzati mirtilli con le classiche bacche di colore blu intenso e sapore più o meno dolce ma anche mirtilli più particolari, sia da un punto di vista estetico che organolettico, come la varietà Pink Lemonade.

 

Pink Lemonade è un ibrido esaploide, cioè che all'interno del suo genoma possiede tre copie uguali di cromosomi. Rilasciato dall'Usda nel 2005 e ritenuto molto interessante per il settore ornamentale.

 

Infatti rispetto alle varietà più classiche di mirtillo gigante americano, questo ibrido si caratterizza per avere bacche molto particolari di colore rosa quando sono pronte per la raccolta, che avviene nel mese di giugno.

 

La varietà di mirtillo Pink Lemonade ha delle caratteristiche bacche di colore rosa dal sapore molto dolce

La varietà di mirtillo Pink Lemonade ha delle caratteristiche bacche di colore rosa dal sapore molto dolce

(Fonte: Battistini Vivai)

 

È un arbusto vigoroso, con foglie lanceolate e facile da coltivare. Si adatta bene nei climi miti dove le temperature non scendono sotto i 0°C perché suscettibile alle gelate tardive.

 

I frutti sono di media pezzatura, sodi con sapore dolce e note di limone, che infatti viene definito anche "dolce floreale".

 

In ambito aziendale la sua coltivazione su piccola scala per scopi ornamentali è stata avviata da alcuni anni, visto il suo crescente interesse in ambito garden e decorativo.

 

La micropropagazione

La micropropagazione o coltura in vitro è una tecnica vivaistica che consente di ottenere in tempi brevi e in spazi ridotti materiale sano, omogeneo e di elevata qualità, garantito sia sotto il profilo genetico che sanitario.

 

Il processo di propagazione in vitro inizia con un espianto, ovvero prelevando una porzione di tessuto che può essere un meristema, una gemma o una microtalee.

 

La propagazione in vitro permette di ottenere piante cloni sicure dal punto di vista genetico e sanitario

La propagazione in vitro permette di ottenere piante cloni sicure dal punto di vista genetico e sanitario

(Fonte: Battistini Vivai)

 

Questa porzione di tessuto deriva dalla pianta madre o dalla varietà principale che si vuole clonare e riprodurre su grande scala in base alle richieste del mercato.

 

Attualmente Battistini Vivai ha una capacità produttiva di circa 11-12 milioni di piante micropropagate all'anno grazie a due laboratori commerciali, uno a Cesena e uno in Repubblica Ceca.


Battistini Vivai: una specializzazione storica nei fruttiferi

Battistini Vivai, con più di settant'anni di attività, si è specializzata nella produzione di portainnesti micropropagati, piante da frutto innestate, specie fruttifere autoradicate.

 

I prodotti più rappresentativi sono i portinnesti di drupacee (Gf 677, Garnem, Mirabolano 29C, Gisela 6, MaxMa 14) e le varietà autoradicate di varie specie frutticole e non come nocciolo, kiwi, lampone, mora, mirtillo, ribes, paulownia, nandina domestica e agave.

 

Tutto il materiale è certificato per attestare lo stato sanitario delle piante. Le certificazioni che l'Azienda ottiene sono Community Agricultural Conformity (Cac), Certificazione Europea e Qualità Vivaistica Italia (Qvi).

 

L'Azienda offre anche servizi per il verde professionale ed hobbista e assistenza tecnica.

 

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