Un chip per il miglioramento genetico del pesco. L'attività di ricerca del Cra, Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, ha permesso a un gruppo di ricerca internazionale (di cui fanno parte oltre al Cra anche l'Istituto di genomica applicata di Udine e la Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige) di realizzare un importante strumento genetico utilizzato per la caratterizzazione genotipica ad alta capacità.
"L'utilizzo di tale strumento rappresenta una pietra miliare nel miglioramento genetico del pesco" afferma Ignazio Verde, ricercatore al Cra-Fru e autore principale dello studio scientifico "in quanto nell'immediato futuro renderà possibile I'utilizzo su larga scala della selezione assistita con marcatori molecolari di nuova generazione, per ottenere varietà di pesco migliorate e che rispondano alle esigenze dei consumatori e dei produttori in tempi più brevi e con costi ridotti".
Il miglioramento genetico nelle piante arboree da frutto è, infatti, un'attività laboriosa e costosa sia per il lungo periodo intergenerazionale (3 anni per il pesco e fino a 7-8 anni per le pomacee) che per le grandi dimensioni delle piante. La messa a punto di strumenti che consentano di ridurre i costi e i tempi per l'ottenimento di varietà migliorate è quindi un punto cruciale per questo gruppo di specie. La disponibilità della sequenza completa del genoma del pesco ha permesso al consorzio internazionale, the International peach snp consortium, Ipsc, di sviluppare un chip di 9.000 Snp (Polimorfismi a singolo nucleotide) con tecnologia Illumina che consentirà l'analisi simultanea di 9000 marcatori molecolari, una capacità fino a oggi impensabile per questo gruppo di specie.
Attualmente il chip è utilizzato da diverse istituzioni internazionali per l'individuazione dei geni che controllano importanti caratteri agronomici come la resistenza alle più importanti malattie della specie (Sharka, Oidio, Monilia, Afidi) e i tratti legati al complesso quadro qualitativo del frutto quali aroma, contenuto in zuccheri, acidità e composti antiossidanti e nutraceutici. I marcatori associati a questi importanti caratteri potranno essere in seguito utilizzati nell'attività di selezione assistita con marcatori molecolari (Marker assisted selection, Mas) una tecnica ormai collaudata in diverse specie erbacee che consente di ridurre in maniera considerevole i costi e tempi per l'ottenimento di varietà migliorate.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Plos One e ha visto la partecipazione di 15 istituzioni internazionali di ricerca.
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Fonte: CRA - Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura