"Volevamo inaugurare questa fiera con un entusiasmo ed una grinta diversi ma i venti di guerra, purtroppo, hanno generato ansia e forte preoccupazione. Le agenzie che leggiamo non sono buone e continuano ad esserci preoccupazioni forti". Così il parlamentare europeo Paolo De Castro ha aperto la conferenza stampa di FederUnacoma interna a Fieragricola 2022.

Detto questo, è lo stesso De Castro a confermarci che, per ora, le cose sui mercati europei stanno andando bene. La Pac si è chiusa pur con tutte le difficoltà che una politica così impegnativa ha sollevato e ora, aggiunge il parlamentare, "il Piano Strategico Nazionale è stato presentato ed è in fase di negoziazione con Bruxelles. Si tratta per l'Italia di una grande opportunità che può lavorare su 50 miliardi di euro fino al 2027".

 

Paolo De Castro, parlamentare europeo, a Fieragricola 2022
Paolo De Castro, parlamentare europeo, a Fieragricola 2022

 

A ciò va aggiunto un grande tema di interesse per il comparto della meccanica agricola, i Psr. "Oggi avremo un Psr che è parte integrante del Piano Strategico. Il Piano di Sviluppo Rurale Nazionale - spiega il politico - sarà delineato dalle regioni per l'attuazione ma si presenta come un unico grande Piano. Questo dovrebbe tradursi in una importante semplificazione per quel che riguarda le problematiche legate al dover negoziare con tante regioni e con tanti Psr".

Il Pnrr, poi, è un'altra grande opportunità per la meccanica. Non lo abbiamo ancora visto entrare in azione e, ad oggi, non dispone di cifre significative, ma "speriamo di arricchirlo" afferma Paolo De Castro che non dimentica un accenno alle preoccupazioni date dai rincari energetici e dalla carenza di materie prime. "Anche qui c'è stata una risposta eccezionale dell'Europa che ha messo in campo programmi di produzione di microchip, impensabili fino ad oggi, e ha finalmente avviato un grande disegno europeo di politica energetica per lavorare assieme nell'approvvigionamento delle fonti".


Il mercato va ma la produzione è complessa

I mercati mondiali nel 2021 hanno dato grande soddisfazione praticamente in tutti i comparti della meccanica. Se l'Italia è tornata a numeri di immatricolato che non si vedevano da 15 anni, anche l'Europa ha avuto performance degne di nota.

 

Leggi anche
2021: i dati del mercato Italia

 

Il 2021 è figlio di un 2020 nel quale il mondo come lo abbiamo sempre conosciuto ha iniziato a sgretolarsi. Nel 2020, in piena crisi pandemica, la crescita globale della vendita di trattrici è arrivata ad un +7,7% con quasi 2 milioni e 200mila unità.

Il 2021 ha proseguito su questo andamento ed ha visto il mercato Usa raggiungere quota 318mila trattrici, in crescita del 10%, e quello canadese raggiungere le 33mila macchine con una crescita del 19%. Sul fronte russo il 2021 ha portato un incremento del 6% con 30mila trattori immatricolati. Rappresentativo del 40% della produzione mondiale, il mercato indiano cresce di 13 punti e arriva a quota 900mila trattrici, mentre non sono ancora disponibili i dati della Cina che nel 2020 aveva avuto una crescita del 47% a fronte di 470mila macchine.

"L'Europa, con 180mila trattrici segna un +16%" spiega Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma. "Si tratta di un mercato che pur con ritmi diversi ha avuto un buon andamento per tutto l'anno. Sicuramente un riflesso positivo si ha dal mercato delle derrate agricole che con una produzione di 2milioni e 800mila tonnellate è cresciuto dello 0,8% su base annua".

 

Dati Cema sul mercato europeo di trattrici
Dati Cema sul mercato europeo di trattrici
(Fonte foto: FdereUnacoma)

 

Pac, Psr e Green Deal sono, secondo Malavolti, i cardini da cui si snodano le misure che stanno sostenendo la crescita del mercato europeo dando impulso agli investimenti in nuove tecnologie. Un'onda che investe anche il settore della componentistica nazionale - salito nel 2021 a 3,3 miliardi di euro di fatturato contro i 2,8 del 2020 - che ha avuto una crescita tra il 20 e il 30%.


Export, per ora tutto bene

Non è da meno l'export, che rappresenta oltre i due terzi della produzione nazionale di macchine agricole, cresciuto in tutti i comparti con una media generale del 20%.

"Abbiamo raggiunto - afferma Alessandro Malavolti - un valore della produzione totale di macchine agricole nazionale di 13 miliardi e 700 milioni di euro". L'andamento nella seconda parte dell'anno è stato meno positivo a causa della crescita dei costi di esportazione.

Tasto doloroso e difficile da affrontare, il conflitto tra Russia e Ucraina farà sentire, oltre alla tragedia umanitaria in atto proprio in questi giorni, anche ripercussioni sul mercato. L'export italiano in Russia e Ucraina quota rispettivamente il 2,4 e l'1,2% del totale (in valore 124 e 63 milioni di euro). Ma il contraccolpo sarà ben più forte di un matematico 3,5% perché le ripercussioni si avranno su molteplici fronti e per un tempo oggi non prevedibile.


Leggi anche
Guerra in Ucraina e timori legati al boom dei prezzi

 

2022, cosa aspettarsi?

Sull'anno in corso pesano da una parte importanti interventi che vanno a finanziare l'acquisto di mezzi a spiccata attitudine 4.0 (il credito d'imposta, i Psr, la Legge Sabatini, i bandi Isi-Inail e il Pnrr), ma sull'altro piatto della bilancia importanti criticità generano preoccupanti incertezze.

In primo luogo, l'aumento dei prezzi di materie prime, gas ed energia, accompagnato da difficoltà nella supply chain e dal conflitto in atto nella vicina Ucraina. A ciò, si aggiungono una pandemia non ancora totalmente risolta ed eventi climatici sempre più estremi.

In considerazione di questo, le previsioni di un buon primo semestre 2022, confermate anche da un sondaggio tra gli associati FederUnacoma, potrebbero richiedere qualche rivalutazione.

Certo, la crescita in Italia è sostenuta dal mantenimento degli strumenti visti sopra e, si spera, da un allargamento ad altri punti del Pnrr per le macchine agricole. In linea di massima, quindi, il 2022 si prospetta essere un anno di mantenimento dei risultati con buone prospettive anche per il 2023 e 2024 legate, in particolare, agli investimenti 4.0.