Il 2021 è stato un anno magico per il nostro Paese - vittorioso all'Eurovision Song Contest, agli Europei di Calcio e alle Olimpiadi - ma anche per Valtra Italia che ha chiuso l'anno con 670 trattori venduti e 515 ordini a portafoglio.
"Nel 2021, grazie anche alla spinta data dal credito d'imposta dell'Agricoltura 4.0 che ha contribuito sensibilmente all'aumento delle vendite di trattrici, il nostro fatturato ha segnato un +55% rispetto al 2020" afferma Matteo Tarabini, National Sales manager di Valtra Italia. "Ancora maggiore è stata la crescita del portafoglio ordini a fine anno, pari a +250% rispetto alla fine del 2020. Forti di questo risultato, prevediamo un primo semestre 2022 migliore rispetto a quello 2021".
La forza delle novità
A sostenere la crescita del brand di AGCO sul mercato nazionale è stato il credito d'imposta, ma anche il lancio dei trattori Serie A Stage V di quinta generazione, seguito dalla presentazione online dei modelli N5 e T5 Stage V, esposti dal vivo a Fico lo scorso ottobre.
Trattore Valtra A5 HiTech4 al lavoro in Italia
"Indipendentemente dal momento favorevole, le gamme di quinta generazione hanno ottenuto risultati migliori del previsto" sottolinea Tarabini. "Abbiamo superato ogni aspettativa grazie all'apprezzamento delle migliorie sui trattori A5, N5 e T5 espresso dai clienti finali. Altri fattori che hanno fatto la differenza sono stati l'ottima reputazione guadagnata in passato dai nostri mezzi e la miglior copertura del territorio con la nostra rete vendita".
Sfide vinte insieme ai concessionari
Il successo del 2021 è ancora più grande alla luce delle molteplici difficoltà affrontate nel reperimento di materiali dai fornitori e nelle consegne di prodotti finiti. Nonostante i problemi legati alla crisi delle materie prime e alle spedizioni, Valtra Italia è riuscita a consegnare più del 50% delle trattrici rispetto al 2020.
"Abbiamo esercitato sui fornitori di rilievo una pressione costante, volta al rispetto delle tempistiche per gli ordini programmati e per quelli incrementali" specifica Tarabini. "Nell'arco dell'anno, abbiamo faticato a reperire non solo i componenti elettronici, ma in alcuni momenti anche i pneumatici, i vetri delle cabine e le antenne delle autoradio. A distanza di alcuni mesi, la situazione attuale appare in miglioramento".
Matteo Tarabini, National Sales manager di Valtra Italia
Riguardo alle consegne, il National Sales manager aggiunge: "la professionalità dei nostri concessionari ha reso possibile un 'approvvigionamento preventivo' che ha permesso di sopperire alla mancanza generale di componenti e prodotti finiti".
Da sottolineare che la rete distributiva del brand - che oggi copre il 92% del territorio nazionale e aumenta notevolmente la visibilità - non si è mai arresa e anzi si è espansa nel corso dell'anno. Nel 2021 sono entrati a far parte del network Valtra otto nuovi concessionari: quattro in Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise e altri che coprono Campania, Calabria e alcune aree della Sicilia.
Valtra al galoppo nel 2022
Reduce da un ottimo 2021, il marchio guarda con fiducia al futuro e nel 2022 mira a consolidare i volumi di vendita e affinare la gamma con l'introduzione di nuovi prodotti. "Abbiamo in cantiere numerose novità che condividono con le trattrici Valtra già disponibili l'affidabilità, le performance e la qualità elevate" precisa Tarabini.
Modelli Serie T5 tra gli ultimi arrivati nella gamma Valtra
Altro obiettivo di quest'anno è il rafforzamento del supporto ai rivenditori in vista di una crescita orientata alla digitalizzazione. "Le tecnologie digitali avranno un ruolo sempre più importante nell'attività dei concessionari e Valtra crede fermamente che il successo futuro dipenderà anche dalla capacità dei suoi partner di adeguarsi a strumenti innovativi" conclude il National Sales manager. "Detto questo, il rapporto personale e l'empatia resteranno fondamentali nella vendita, che avrà sempre una componente emotiva insostituibile".