Da 140 anni al fianco dei lavoratori delle aziende agricole, Kverneland Group propone ancora una volta le attrezzature giuste per preparare il letto di semina in modo ottimale: i nuovi coltivatori Turbo T i-Tiller, Enduro ed Enduro Pro, lanciati in Norvegia nel corso dell'evento Kverneland international agri press.
"Oggi Kverneland, specialista nell'ambito dell'agricoltura di precisione, offre soluzioni controllate Isobus anche per le lavorazioni del terreno primaria e secondaria" ha dichiarato Dominik Haselhorst, product director della divisione aratri, coltivatori e erpici Kverneland Group. "Dopo aver riscosso successo con il lancio dell'aratro i-Plough®, quest'anno il Gruppo presenta con orgoglio il coltivatore 100% Isobus Turbo T i-Tiller".
Coltivatore Kverneland Enduro Pro 3000
Turbo T i-Tiller, 100 per 100 Isobus
L'inedito coltivatore trainato dell'azienda parte di Kubota, sfrutta la tecnologia Smart Farming di Kverneland per assicurare performance maggiori con costi operativi minori e per semplificare la vita all'operatore, che lavora senza affaticamenti o rallentamenti.Il conducente può regolare la profondità di lavoro e l'altezza dell'apparato di livellamento del Turbo T i-Tiller direttamente dalla cabina con i terminali Isobus, variare la profondità operativa durante l'attività con il nuovo sistema Dynamic Traction Control ed evitare danni al telaio grazie al sistema automatico di protezione da sovraccarico Auto-Protect. La combinazione di questi sistemi riduce i consumi di carburante, lo slittamento di pneumatici del trattore e i tempi di fermo macchina.
Dopo aver impostato la profondità di lavoro con un pulsante sul terminale (IsoMatch Tellus Pro/Go o altro display Isobus), il sistema intelligente dell'attrezzo modifica autonomamente l'estensione dei cilindri idraulici regolando le sezioni anteriore e posteriore in modo indipendente e in ogni momento.
Il Dynamic Traction Control trasferisce il peso dalle ruote di supporto anteriori al gancio di traino della trattrice per aumentare la trazione e regola in continuo la pressione per permettere al Turbo T i-Tiller di adattarsi correttamente a qualsiasi profilo del terreno. Dal canto suo, Auto-Protect reagisce agli ostacoli sollevando - quando viene superata una soglia d'impatto impostata - automaticamente il coltivatore. Ne derivano una riduzione dell'usura e un aumento della durata dell'i-Tiller.
(Fonte video: Kverneland Group)
Ideale per miscelare il terreno a profondità ridotte (fino a 3.20 centimetri) e rompere la superficie, "Turbo T i-Tiller è il primo coltivatore compatibile Isobus sul mercato ed è utilizzabile con trattori da 160-180 cavalli" ha precisato Sandro Battini, direttore commerciale di Kverneland Italia. La larghezza di lavoro varia da 6.6 a 10 metri.
Enduro ed Enduro Pro, campioni di versatilità
"La lavorazione senza ribaltamento del terreno e il minimum tillage contribuiscono a conservare la struttura e il contenuto d'acqua del suolo limitando l'erosione" ha spiegato Guillaume Hulin, direttore dello stabilimento Kverneland di Les Landes-Genusson (Francia). "Determinanti per l'alta resa produttiva delle colture, sono operazioni che richiedono grande attenzione".Inoltre occorrono macchinari adeguati, come i nuovi coltivatori portati Enduro e Enduro Pro, destinati a sostituire i CLC e disponibili nei modelli 3000-3500-4000F-4500F-5000F con regolazione idraulica della profondità. Capaci di interrare i residui colturali operando sia a profondità di oltre i 15 centimetri senza ribaltamento della terra sia a profondità inferiori in minimum tillage, gli ultimi nati in casa KV effettuano in un solo passaggio, lavorazione, livellamento e riconsolidamento del terreno.
Coltivatore Kverneland Enduro 3000
Proposti in versione rigida o pieghevole, tutti gli Enduro utilizzano tre file di ancore Triflex Auto-reset a punto di rilascio con tensione di 700 chilogrammi per lavorare a profondità, rispettivamente, fino a 30 e 35 centimetri, porzioni di terreno larghe da 3 a 5 metri. Lo spazio tra le ancore di 270-285 millimetri e la distanza tra le file di 870 millimetri, rendono possibile una buona miscelazione dei residui senza rischi di intasamento. "Enduro e Enduro Pro - specifica Battini - richiedono potenze intorno ai 150-160 cavalli".
Componenti unici per una lavorazione eccellente
"Le nuove ancore Triflex degli Enduro offrono notevoli vantaggi grazie al materiale utilizzato, al trattamento cui sono sottoposte e al design" ha proseguito Hulin. "L'interno cavo consente una flessione laterale fino a 7 centimetri, mentre la forma con due zone di lavoro a doppia angolazione permette ai coltivatori di penetrare, sollevare e frantumare il terreno come dissodatori nella parte più alta (angolo di 33 gradi), di mescolare al meglio residui colturali e terra nella parte più bassa (angolo di 73 gradi)".Oltre ad assicurare una penetrazione e un rimescolamento ottimali anche in presenza di suoli tenaci e pietrosi, il design e la forma particolari delle Triflex riducono la forza necessaria per la trazione.
Inoltre, diverse punte imbullonate o punte a sostituzione rapida Knock-on consentono di adattare gli Enduro all'impiego prescelto. Un erpice a denti o una dischiera - con regolazione dell'angolazione, della profondità di lavoro ed ammortizzazione affidata a molle classiche o ad ammortizzatori in gomma (a seconda del tipo di dispositivo) - si occupa del livellamento, mentre varie tipologie di rulli effettuano il ricompattamento.
Ancora Triflex dei coltivatori Kverneland Enduro
Plus dell'Enduro Pro è il secondo parallelogramma che - posizionato all'altezza dell'apparato di livellamento - assicura la consistenza dell'angolo di lavoro in accordo con la variazione dell'altezza, nonché un notevole comfort operativo. Quest'ultimo è garantito anche dalla possibilità di regolazione della versione Pro dalla cabina del trattore.