In primo piano: ripuntatore Alpego KF 7-300
Luogo | Fondazione F.lli Navarra, Ferrara, inizio ottobre 2018 - referente attività sperimentali: Luca Davì. Leggi di più su Fondazione F.lli navarra |
Lavorazioni effettuate | Erpicatura cm 15 su terreno di medio impasto |
La voce dell'esperto | Dr. Agr. Paolo Bertin, DLG Italia srl |
Le riprese | Nicolò Barbano ed Enrico Grande, AgroYoutubers |
Giornalista | Michela Lugli redattrice della sezione Agrimeccanica di Agronotizie |
Supervisor | Lorenzo Cricca e Enrico Palli |
Trattoristi | Giontella Roberto collaboratore del Forum Tractorum.it e Youtuber oltre che agricoltore dedito a lavorazioni specialistiche (viticoltura) e di campo aperto (cereali e foraggi) in provincia di Perugia e Mirri Mauro (in collaborazione con Uncai), contoterzista di Bagnara di Romagna normalmente impegnato in operazioni di livellatura, aratura e ripuntatura in una zona vocata per vigneto e frutteto. Il suo parco macchine: un trattore Deutz Fahr, un Lamborghini e un Fendt 930. |
Concessionario Alpego | Reni Macchine di Funo di Argelato (FE) |
Guarda il video della Prova in Campo
Il cantiere di meccanizzazione per la messa in campo del ripuntatore Alpego
I lavori di scarificatura o ripuntatura fanno parte delle lavorazioni primarie, che non prevedono l'inversione degli strati. Queste lavorazioni vengono messe in atto per mezzo di attrezzi caratterizzati da un telaio rigido e robusto, sul quale le ancore sono montate su un'unica traversa dritta o a 'V' - quest'ultima soluzione adottata per le attrezzature con un maggior numero di utensili, perché capace di migliorare l'aderenza del trattore e ridurre l'assorbimento di potenza.
La prova agrotecnica per il presente bollettino ha preso in considerazione il cantiere di meccanizzazione composto da: ripuntatore Alpego SuperCraker KF 7 da 3 metri di larghezza, come oggetto della prova, e la motrice Massey Ferguson MF 6718 S, dotata di guida satellitare Glonass e Rtk (centimetrica) a scopo dimostrativo.
L'appezzamento oggetto della prova presenta un terreno sciolto, molto sabbioso e con residui di stoppie di mais da biomassa. E' stato messo a disposizione della Fondazione per l'agricoltura F.lli Navarra (guarda su AgroNotizie l'articolo e il video di presentazione), che ha permesso ai vari staff presenti nella prova (ad es. concessionari, costruttori ed esperti tecnici) di confrontarsi sulle tematiche di lavorazioni impiegate.
Perché ripuntatura o scarificatura?
La gestione del cantiere mira a diminuire le richieste in potenza, permettendo una maggiore versatilità nel caso di lavorazioni in combinata (preparatore/ripuntatore-erpice e seminatrice) per mezzo di un'unica passata. Questo permette di raggiungere una maggiore economicità delle lavorazioni, visto il numero ridotto di passaggi che aumentano l'economicità delle lavorazioni. In condizioni di 'Traffico controllato' (CTF-Controlled Traffic Farming) le operazioni di campo vengono attuate e coordinate per mezzo dell'uso di guida Gps, questo permette d'intervenire in maniera più oculata, studiando preventivamente alcune caratteristiche base della risposta del terreno.
Cos'è il Controlled traffic farming: "Traffico controllato"
Il poter transitare su apposite linee di traffico permette di effettuare le operazioni colturali senza compromettere la produttività della superficie adibita alla coltivazione in quanto la struttura del terreno e la sua fertilità vengono in questo modo salvaguardate.
Fonte foto: www.controlledtrafficfarming.com
Le 'linee di traffico' possono essere temporanee (mantenute nell'appezzamento solo per un ciclo colturale) o permanenti per più cicli, adeguando ad esse le successive colture e operazioni colturali.
Inoltre per per favorire l'azione di rottura e la formazione di macrozolle all'interno del terreno è consigliabile adottare elevate velocità (tra i 5 e i 9 km/h). Le condizioni pedoclimatiche possono variare, per questo è utile considerare varie situazioni::
- Quando lo strato di terreno è umido si pratica la ripuntatura auspicando che il drenaggio permanga per un discreto lasso di tempo;
- Quando invece il terreno è in tempera, con l'intento di massimizzare l'azione disgregatrice, la ripuntatura va attuata con terreno lavorato lungo l'intero profilo ed operando a velocità possibilmente non inferiori ai 59 km/h, soprattutto con terreni argillosi che sono caratterizzati da finestre di lavorazioni molto ristrette.
La grande varietà di attrezzature e optional costruttivi come ad esempio la tipologia ed inclinazione delle ancore, i tipi di versoio e la possibilità di accoppiare la ripuntatura con altre lavorazioni, rientrano tra i fattori di scelta. Come esempio proposto dal costruttore Alpego, la possibilità d'impiego di un'ancora semplice (foto sx) o di un ancora dotata di esplosore ad alette (foto dx) è offerta per permettere effetti di lavorazione diversi.
Fonte foto: manuale d'uso e manutenzione Alpego, Super Craker KFR
FOCUS
I problemi di trazione, slittamento e compattazione del terreno dipendono molto dalla tipologia di lavorazione messa in atto, ma anche dalle tecniche e regolazioni di campo adottate sulla motrice.
Le buone pratiche di esercizio dei mezzi prevedono il controllo della corretta pressione di gonfiaggio, per intervenire sull'aumento della superficie di contatto in modo controllato.
Il ruolo degli pneumatici
Considerando un carico di 2.600kg, esercitati da pneumatici standard, gonfiati ad una pressione di 1,4 bar, è possibile creare una superficie di contatto sul terreno di 1.490 cm2 esercitando sul terreno una pressione di 1,8 bar.
Fonte foto: Sito web Fendt, VarioGrip
Considerando lo stesso carico, ma con pneumatici di tipologia larga, gonfiati a circa 0,7 bar, la superficie di contatto si aggira sui 3.000cm2 e permette di intervenire direttamente sulla pressione esercitata sul terreno (0,8bar) preservandone le sue proprietà, consentendo una maggiore trazione totale.
Quali regolazioni per la prova in campo?
Il ripuntatore Alpego KF 7-300 si presenta nella sua configurazione con un telaio modulare fisso (non richiudibile) regolabile in larghezza, che alloggia le 7 ancore su due ranghi. Richiede una trattrice di potenza nel range dei 101-191 kW e permette di operare le lavorazioni fino ad una profondità massima di 650 mm, considerando i 3.100 mm di larghezza totale di lavoro e i suoi 1.500 kg di peso totale.
Foto: Trattrice e ripuntatore Alpego KRF7 (Fonte foto: © AgroNotizie)
Regolazioni meccaniche
Le regolazioni meccaniche che sono state adottate su questo modello di ripuntatore, riguardano il martinetto meccanico che determina l'inclinazione dei rulli a spuntoni. Viste le condizioni di terreno, prevalentemente sciolto, si è preferito mantenere una posizione pressoché orizzontale che ha permesso d'interrare parzialmente i residui colturali.
Regolazioni idrauliche/oleodinamiche
Le regolazioni oleodinamiche possibili sono quelle dell'altezza dei rulli 'Franter', controllati in cabina per mezzo dell'azione dei due cilindri oleodinamici applicati a bordo macchina. La regolazione adottata ci ha permesso di lavorare ad una profondità media di 30-35 cm, in quanto per mezzo di questa regolazione s'influenza la capacità del ripuntatore di penetrare nel terreno.
Foto: Scala per misurare la posizione del rullo (Fonte foto: © AgroNotizie)
Regolazioni idrauliche/oleodinamiche
- Il "kit di contenimento delle zolle", che è possibile equipaggiare al ripuntatore Alpego per mezzo di adattatori laterali consente di mantenere la macrozollosità generata dalle ancore.
Fonte foto: Manuale d'uso e manutenzione Alpego Super Cracker KFR
- Il 'kit di esplosori ad alette': optional messo a disposizione dal costruttore, è composto da sette elementi installabili ad altezza intermedia sulle ancore. Viene installato sulle ancore per aumentare 'l'esplosione' del terreno, soprattutto in condizioni di terreni bagnati, interessando la porzione di terreno sottosuperficiale.
Fonte foto: Dettaglio esplosore ad alette - Manuale d'uso e manutenzione Alpego Super Cracker KFR
- Vomere rapido: Il vomere presente sulla punta dell'ancora, è il particolare più soggetto ad usura. Frazie alla soluzione costruttiva Alpego, per mezzo di un semplice cacciaspine è possibile rimuovere il vomere rapido riportato in figura, per effettuare il cambio.
Fonte foto: Manuale d'uso e manutenzione Alpego Super Cracker KFR
Focus: Tecnologie per contrastare lo slittamento
Gemellatura: Accoppiamento di due pneumatici di ugual diametro esterno (anche se di diverso diametro di calettamento) sullo stesso semiasse.
Fonte foto: Materiale pubblicitario New Holland
Pneumatici a larga sezione (0,4 - 0,6 bar): Che consentono di adottare delle pressioni di gonfiaggio molto ridotte aumentando la superficie di contatto tra ruota e suolo.
Fonte foto: www.bkt-tires.com
Cingoli: consentono di aumentare notevolmente la superficie di contatto, esercitando sul terreno una pressione media di 0.25 - 0.40 bar.
Fonte foto: Sito web Camso
Aumento della velocità di avanzamento: per ridurre il tempo di permanenza della macchina in campo e quindi provocando minori sollecitazioni al terreno.
Controlli elettro-idraulici regolati per mezzo di comandi a disposizione in cabina, come ad esempio il controllo elettroidraulico del sollevatore (EHR) oppure il controllo EDC che può essere misto o flottante - che danno risposta effettiva grazie a perni sensibilizzati per mezzo di celle di carico, coadiuvati da sensori di posizione, valvole idrauliche e centraline.
Condizioni della prova
Durante la giornata del 3 Ottobre 2018, sono state impiegati il ripuntatore Alpego Super Craker KRF7, da 3 metri di larghezza di lavorazione, appartenente alla famiglia di ripuntatori pesanti e la trattrice Massey Ferguson 6718 S da 180 CV, per dimostrare i lavori di preparazione primaria.
Vista la scelta degli ordinamenti colturali della Fondazione Navarra, che vedono principalmente colture quali barbabietola, mais da granella o biomassa e frumento, confermiamo l'ottimo inserimento di questo attrezzo nel cantiere di lavorazione per le lavorazioni primarie del terreno, che consente inoltre di adottare parzialmente concetti di minima-lavorazione, interessando gli strati superficiali.
In termini tecnici, il ripper Alpego ha consentito di lavorare alla trattrice in marcia 2D oppure 2E con un regime motore di 1850-1900 rpm ad una velocità di avanzamento tra gli 8.5 e 9.5 km/h. I controlli sullo slittamento e sul sollevatore, hanno inoltre consentito di mantenere la profondità di lavorazione stabile, nel range dei 30-35 cm.
Condizioni iniziali appezzamento interessato (Fonte foto: © AgroNotizie)
Condizioni appezzamento interessato dalla lavorazione (Fonte foto: © AgroNotizie)
La regolazione del rullo a spuntoni, posizionato in maniera orizzontale, ha risposto correttamente durante l'impiego in lavorazione. Le condizioni del terreno inoltre, prevalentemente sciolto e poco tenace, hanno consentito una disgregazione della zollosità superficiale in maniera efficiente già alla prima passata.
L'effetto meccanico esercitato dall'azione delle ancore, è risultato efficace per raggiungere un risultato in termini di lavorazione che sia poi compatibile con la successiva preparazione del terreno per mezzo di un erpice rotante, anche in contesti di minima lavorazione o ripristino delle condizioni fisico-strutturali del terreno dopo il passaggio delle macchine da raccolta.
Considerazioni finali
La prova ha permesso di simulare il funzionamento del ripuntatore in condizioni ottimali, con terreno prevalentemente sciolto con poche stoppie, interessato da piogge dei tre giorni precedenti di circa 30 mm. La configurazione costruttiva del ripuntatore Alpego Super Craker KRF 7, dotato di 3 ancore anteriori e 4 ancore posteriori, ha consentito l'ottima distribuzione delle forze di trazione, bilanciando in modo corretto le forze di traino esercitate dalla trattrice e le forze resistenti esercitate dal ripuntatore al momento della lavorazione.
Un momento del settaggio dei potenziometri in cabina (Fonte foto: © AgroNotizie)
L'impiego della zavorra ventrale da 180 Kg e la zavorra frontale da 850 Kg, hanno permesso l'ottima stabilità di lavorazione per la distribuzione della potenza sul suolo.
I controlli a disposizione, prevalentemente azionati da potenziometri in cabina, sono diversi:
- Sforzo controllato (per mezzo dei perni sensibilizzati, in corrispondenza dell'attacco a tre punti)
- Regolazione della velocità di discesa del sollevatore (regolabile o in automatico, in funzione del peso)
- Regolazione della massima altezza di sollevamento e la possibilità d'attivazione on-off della funzione sospensione di sollevatore, ma anche la possibilità di controllo sulle funzioni di profondità e delle soglie degli slittamenti.
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Fonte: AgroNotizie