Il ministro De Girolamo è stato informato della nascita del Coordinamento agromeccanici italiani, avvenuta all’inizio di novembre e grazie al quale il comparto delle imprese di meccanizzazione agricola ha ritrovato una forte sinergia di intenti, tra cui azioni comuni dentro Enama, Ente nazionale della meccanizzazione agricola, Unicaa, il Centro di assistenza agricola delle imprese agromeccaniche e nella gestione del Contratto collettivo nazionale di lavoro dei dipendenti. "Un percorso - ha sintetizzato Cappellini-, che ha incontrato il plauso anche del ministro per le Politiche agricole, in un’ottica di coesione a vantaggio del settore primario".
"Il vertice al ministero è stato anche l’occasione per portare all’attenzione del vice capo di Gabinetto, il professor Saverio Sticchi Damiani, una serie di proposte puntuali, per dare una prospettiva di vera competitività all’agricoltura italiana che, come ha riassunto Cattaneo, spaziano dall’inquadramento professionale degli imprenditori agromeccanici, alla definizione di 'agricoltore attivo' nella nuova Pac, dai piani di sostegno alla diffusione di macchine innovative, agricoltura ecosostenibile e formazione, non tralasciando la semplificazione burocratica e la parificazione normativa tra le imprese di meccanizzazione agricola e quelle agricole, soprattutto nelle fasi operative e gestionali similari per entrambe le attività".
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Fonte: Confai