Un business non lontano dal milione di euro. E in un colpo solo. Quando si parli di grandi macchine da raccolta è così: lunghe trattative, spesso infruttuose, e poi, come d'incanto, si piazzano ben tre pezzi in un colpo solo. Questo è quanto successo a Cavallermaggiore (CN) presso il concessionario Agrimac di John Deere. Una concessionaria che ha fatto della qualità e dell’assistenza i propri punti di forza. La Società Cooperativa Agricola di Caraglio, che ha acquistato in un sol colpo le due W540, la T560 e un trattore 5080R della nuova Serie 5R, ha iniziato la propria attività nel 1924, dedicandosi inizialmente alla trebbiatura, per poi svilupparsi e consolidarsi nel tempo come una Società di lavori agricoli conto terzi. “La nostra azienda - sottolinea Gian Mario Bianco, della Cooperativa Agricola - è strutturata per soddisfare ogni esigenza del cliente dalla semina alla raccolta”. La tipologia di clienti a cui si rivolge la Cooperativa, è costituita principalmente da allevatori di vacche da latte e da carne, suinicoltori e cerealicoltore. Inoltre, la variegata realtà territoriale del cuneese, da sempre ricco anche di colture come fagioli e piselli, richiede l’impiego di almeno tre mietitrebbie per le differenti colture, più un’ampia gamma di altre macchine da raccolta e di trattori. Per queste ragioni la Società Cooperativa Agricola di Caraglio vanta un considerevole parco macchine, costituito principalmente da macchine John Deere. La scelta di ampliare il parco mietitrebbie è nata dal desiderio di avere “… macchine con un ottimo trattamento della paglia - prosegue Bianco - proprio perché gli allevamenti sono predominanti, senza però ledere la produttività e la capacità di raccolta, decisamente soddisfacente, delle macchine. La T560 - conclude - è stata scelta invece per una superiore qualità della granella, per la massima produttività e allo stesso tempo per il buon trattamento della paglia”.

 

 

La squadra Agrimac, il Territory Manager John Deere della zona e i proprietari della Società Cooperativa Agricola di Caraglio