Lega Italy, la storica azienda di Faenza famosa in Italia e non solo per le sue attrezzature per l'apicoltura sta per tornare in attività.
A febbraio 2025, dopo una lunga trattativa tra lavoratori, sindacati e proprietà per salvare l'azienda, era andata deserta anche l'asta per l'acquisizione dell'attività.
Nessuno insomma sembrava interessato a rilevare l'azienda. Questo fino a luglio, quando un giovane imprenditore, Gaetano Fasolino, ha comprato l'azienda dopo la dichiarazione di fallimento.
Un'acquisizione che, vista la giovane età e la formazione del nuovo acquirente, fa pensare non solo ad una ripresa dell'attività, ma anche ad una possibile nuova fase rivolta all'innovazione.
E quindi Gaetano Fasolino lo abbiamo intervistato, per chiedere direttamente a lui quali sono i progetti.
Dottor Fasolino, perché ha rilevato Lega Italy?
"La prima risposta che mi verrebbe da dare è: perché non farlo? Non è certo un'operazione che si vede tutti i giorni, ma l'importanza e la storicità del marchio, unite al fascino del settore apicoltura, mi hanno colpito immediatamente. Tutto è iniziato leggendo un articolo online che parlava del fallimento della "Ferrari dell'apicoltura". Un titolo così attira l'attenzione di chiunque. In un attimo mi sono ritrovato ad approfondire prima il contesto operativo dell'azienda, poi gli aspetti più imprenditoriali. Un marchio storico del 1937, che ha esportato attrezzature made in Italy in oltre 100 Paesi nel mondo, non poteva concludere la sua storia in quel modo. Ho sentito che meritava un futuro diverso".

Gaetano Fasolino, il nuovo titolare di Lega Italy
(Fonte: Lega Italy)
Lei ha comprato un'azienda fallita che opera in un settore – quello dell'apicoltura – che è in piena crisi. Sembrerebbe un'operazione folle. Ha trovato sostegno e investitori?
"Quando si parla di crisi, io preferisco pensare a un momento di cambiamento. L'imprenditore, per natura, ha sempre con sé un pizzico di follia: senza quella scintilla non nascerebbero nuovi progetti. Prima di arrivare alla decisione finale ci sono stati mesi di studio e analisi per strutturare una ripartenza solida e realistica.
Il sostegno più importante è arrivato dalla mia famiglia, che mi ha accompagnato in questi mesi molto intensi. Avere accanto persone che credono nel progetto è stato fondamentale per trasformare l'idea in un percorso concreto".
Che progetti ha per l'azienda? Continuerà l'attività tradizionale o porterà anche delle novità?
"Se Lega ha avuto una crescita e un'espansione importanti negli anni, è giusto riconoscerle il merito di quanto costruito. I nostri prodotti in acciaio inox sono conosciuti e apprezzati a livello globale, e questa qualità rappresenta per noi il punto di partenza.
Allo stesso tempo, la mia età e il contesto attuale ci portano a guardare avanti: siamo convinti che ci sia molto spazio per innovare e intendiamo farlo con coerenza rispetto alla storia di Lega. L'obiettivo è coniugare tradizione e sviluppo, restando pionieri come lo siamo stati in passato".
Di lei si è detto che è un ex calciatore professionista, ma a me interessa molto di più la sua formazione: è laureato in biologia e sta studiando scienze della nutrizione. Questi suoi interessi di studio che spazio avranno nel futuro dell'azienda?
"Credo che studio e cultura siano alla base della crescita di una persona, ancor più di un imprenditore. Il mio percorso accademico offre all'azienda una visione più ampia su tutta la filiera, dalle api al prodotto finale, e questo ci permette di ragionare in modo diverso anche sull'evoluzione dei nostri macchinari.
Abbiamo diversi progetti in sviluppo che toccano ambiti interessanti e innovativi, ma preferisco che siano i fatti a parlare al momento giusto. Senza entrare nei dettagli, posso dire che lavoreremo per valorizzare ciò che già funziona e introdurre soluzioni che oggi nel settore ancora non si vedono".
E ora quando ripartirà la produzione?
"Abbiamo riaperto Lega formalmente il 1° settembre 2025 con alcuni dei suoi dipendenti storici. Sono state settimane molto intense, dedicate a rimettere in moto una realtà che era ferma da mesi. Già nelle scorse settimane abbiamo risposto alle prime richieste di assistenza tecnica, anche con la spedizione di pezzi di ricambio.
Nel mese di ottobre stiamo lavorando ai primi ordini per la produzione, che sta ripartendo gradualmente verso il pieno regime. Il nostro obiettivo è offrire ai clienti un servizio quanto più completo possibile, affinché il marchio Lega torni a occupare il posto che merita tra i grandi player del settore".






























