I mercati internazionali del grano duro fino vedono rallentare la tendenza rialzista, che aveva preso piede da alcune settimane - prima in Usa e poi in Canada - mentre dalla Turchia giunge una notizia curiosa: l'export è fermo perché i prezzi interni sono troppo elevati per poter diventare concorrenziali sul mercato italiano e del Nord Africa a prezzi Cif. Tale condizione è attesa rimanere immutata almeno fino a quando il Governo turco continuerà a vietare l'import di grano dalla Russia, disposto per ora fino al 31 dicembre 2024. I trader turchi possono però riesportare il grano russo senza nazionalizzarlo.

 

Sull'arresto della ripresa dei prezzi in Italia e sul rallentamento delle dinamiche nordamericane a questo punto resta una sola spiegazione razionale: il buon volume di export proveniente dal Canada sta contribuendo a stabilizzare i mercati. Anche perché in Canada i prezzi all'esportazione continuano ad aumentare, ma stanno scendendo a tappeto i costi di trasporto interni, che tendono così a ridurre di molto gli incrementi dei prezzi Fob.

 

In Canada sul mercato di St. Lawrence a Toronto l'aumento del prezzo Fob del Cwad di prima qualità è di un euro per i contratti in eurovaluta, mentre resta stabile il prezzo dei contratti in dollari Usa. Nel Saskatchewan il prezzo Fob del Cwad cresce di soli 2,65 euro alla tonnellata. Negli Usa si registra invece un terzo recupero settimanale dell'Indice dei Future a Chicago (+0,57%) e la stabilità del prezzo Fob del Northern Durum a 305 dollari Usa alla tonnellata, anche se - grazie alla rivalutazione del dollaro Usa delle ultime tre settimane - questi valori tradotti in euro crescono ben oltre il dato reale originato in divisa a stelle e strisce. Sullo sfondo c'è invece la caduta dei prezzi dei noli marittimi, che potrebbero in prospettiva rendere il grano d'importazione un po' più conveniente.

 

L'ultima settimana in Italia è caratterizzata dal totale fermo delle borse merci, dove i prezzi restano invariati, eccezion fatta per il grano duro canadese di prima qualità sulla piazza di Bari, che cresce però di appena 3 euro alla tonnellata. Rispetto alla scorsa settimana, situazione capovolta anche in campagna, dove Ismea riscontra su 13 piazze rilevate ben 10 piazze stabili, due in aumento - Napoli e Grosseto - e addirittura un calo: Macerata.

 

Noli in caduta libera

L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 23 ottobre 2024 - è sceso in una singola sessione di altri 35 punti e fino a 1.445 punti, il minimo da inizio febbraio 2024, trascinato all'ulteriore ribasso dalle classi di navi di medio e grosso cabotaggio. L'indice con tale valore risulta essere in perdita di 231 punti sui 1.676 punti raggiunti solo il 16 ottobre scorso (-13,78%), quando l'indice aveva perso altri 123 punti sul 9 ottobre 2024 (-6,83%). Dal 25 settembre, quando il Baltic era ancora attestato a 2.016 punti, le perdite al 23 ottobre 2024 sono pari a 571 punti (-28,32%).

 

Battuto ogni record annuale di ribasso e tornato al di sotto anche di livelli della metà di agosto scorso,l 'indice - al 23 ottobre 2024 - su base annuale perde il 25,86%, mentre il 16 ottobre scorso perdeva ancora il 18,56%.

 

In calo durante la settimana trascorsa anche l'Indice Panamax, che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate: ieri è sceso di altri 22 punti portandosi a quota 1.238, ben 71 punti in meno rispetto al 16 ottobre 2024 (-5,42%).

 

Inoltre, con riguardo all'indice principale "Baltic Dry è sceso di 649 punti o del 30,99% dall'inizio del 2024, secondo le negoziazioni su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa commodity" afferma una nota di Trading Economics diramata ieri, 23 ottobre 2024. E la stessa fonte sottolinea che il mercato è ora atteso scendere ancora su livelli di poco più bassi a breve per poi perdere ancora più quota a medio termine: "Si prevede che Baltic Exchange Dry Index verrà scambiato a 1.376,65 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che verrà scambiato a 1.190,39 tra 12 mesi", sovvertendo completamente la previsione della scorsa settimana.


Chicago, Future Durum Wheat Index +0,57%

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 22 ottobre 2024 registra il terzo aumento consecutivo su base settimanale di 3,62 punti base sul 15 ottobre scorso (+0,57%), fino a 640,52 punti (oltre 6,40 dollari Usa per bushel): tale valore era stato sfiorato l'ultima volta dall'indice il 12 luglio 2024, quando la tendenza incalzante era quella ribassista.


Il 15 ottobre - con un rialzo di 10,69 punti base sull'8 ottobre scorso (+1,71%), fino a 636,90 punti (quasi 6,37 dollari Usa per bushel) - si era concretizzata una fase rialzista, dopo che l'8 ottobre 2024 si era già avvertito il segno di arresto della fase ribassista innescatasi nelle ultime settimane di settembre con un lieve aumento di 1,73 punti base sul 1° ottobre scorso (+0,28%), fino a 626,21 punti (poco più di 6,26 dollari Usa per bushel): tale valore tornava così a superare, anche se di poco, la rilevazione di AgroNotizie® del 30 luglio 2024, quotata a 625,90 punti.

 

Rispetto al recente punto minimo, i 607,57 punti toccati il 15 agosto 2024 - un arretramento inferiore ai valori registrati nel lontano novembre 2021 - l'indice il 22 ottobre porta il recupero a +32,95 (+5,42%). 

E appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023, da quando la perdita dell'indice si calcola oggi in 447,11 punti (-41,11%).


Inoltre, la quotazione del 22 ottobre, al cambio di ieri, 23 ottobre 2024, è pari a 217,09 euro alla tonnellata, in aumento di 2,10 euro alla tonnellata sulla quotazione del 15 ottobre al cambio del 16 ottobre 2024 pari a 214,99 euro alla tonnellata. Tale aumento di valore in euro è determinato dall'effetto congiunto tanto dall'incremento dell'indice denominato in Ue, quanto dall'ulteriore apprezzamento della moneta statunitense, passata da 0,92 euro per un dollaro Usa registrati il 16 ottobre agli 0,93 euro per un dollaro Usa rilevati da AgroNotizie® ieri, 23 ottobre 2024.

 

Prezzi Fob, rallenta la corsa al rialzo in Canada

Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 21 ottobre 2024, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi canadesi è di 421,56 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore aumento di 1,43 rispetto alla quotazione del 15 ottobre scorso, quando questo prezzo aveva raggiunto i 420,13 dollari canadesi alla tonnellata, riportando un aumento di 5,87 rispetto alla quotazione del 7 ottobre 2024, quando questo prezzo aveva raggiunto i 414,26 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Si tratta del quarto aumento consecutivo dal 23 settembre scorso, quando il prezzo Fob del Cwad era attestato a 391,29 dollari canadesi alla tonnellata: da allora il valore è cresciuto di ben 30,27 dollari (+7,74%).

 

Si continua a registrare il consolidarsi del notevole aumento rispetto alle quotazioni di fine agosto, quando il prezzo Fob del Cwad era attestato intorno ai 390 dollari canadesi alla tonnellata, anche se la dinamica accusa un notevole rallentamento.

 

Le quotazioni del 29 luglio, quando il Cwad aveva raggiunto un prezzo Fob di 450,02 dollari canadesi, continuano ad avvicinarsi ma restano ancora lontane. Pertanto, al 21 ottobre, le perdite del prezzo Fob del Cwad di prima qualità sul 29 luglio 2024 ammontano complessivamente a 28,46 contro i 29,89 del 15 ottobre 2024.

 

La quotazione del 21 ottobre, valorizzata al cambio del 23 ottobre 2024, è pari a 282,59 euro alla tonnellata, in aumento di 2,65 euro sui 279,94 delle quotazioni del 15 ottobre scorso valorizzate al cambio del successivo 16 ottobre 2024.
Il rialzo delle quotazioni canadesi continua a riflettersi sui valori in euro pressoché in proporzione, dato che il tasso di cambio tra il 16 ed il 23 ottobre è variato pochissimo - e al rialzo - sempre intorno ad un valore di 0,67 euro per un dollaro canadese.

 

Rispetto alla quotazione del 23 settembre 2024 - pari a 260,57 euro al cambio del 24 settembre - quella del 21 ottobre valorizzata al cambio del 23 ottobre 2024, pari a 282,59 euro alla tonnellata, risulta maggiore di 22,02 euro. 

Anche in questo caso le lievi variazioni del tasso di cambio, sempre in un intorno di 0,67 euro per un dollaro canadese, rendono tale incremento di valore del prezzo Fob in eurovaluta interamente spiegato dalla crescita del prezzo in valuta canadese.

 

Infine, rispetto alla quotazione del 29 luglio valorizzata al cambio del 31 luglio 2024 e pari a 300,56 euro resta una perdita ancora di 17,97 euro, seppur in una situazione di tassi di cambio rimasti invariati intorno a 0,67 euro per un dollaro canadese.


Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali aggiornato al 16 ottobre scorso, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto è stato di 325 dollari Usa e di 298 euro alla tonnellata, registrando così sulle quotazioni rilevate dalla Commissione il 9 ottobre stabilità per i contratti denominati nella divisa americana e un aumento di un euro per quelli denominati in eurovaluta.

 

Si tratta del terzo aumento settimanale consecutivo registrato sulla piazza di Toronto dal 25 settembre - conseguito in euro - e complessivamente da tale data i valori sono cresciuti rispettivamente di 10 dollari e 17 euro alla tonnellata.


In particolare, i contratti denominati in dollari, il 16 ottobre restano vicini al valore raggiunto il 3 luglio 2024, pari a 330 dollari Usa alla tonnellata. Invece, i contratti in eurovaluta - il cui declino graduale era iniziato dalla rilevazione del 12 giugno scorso, quando erano attestati a 330 euro alla tonnellata - tornano ora a superare di 2 euro i 296 toccati il 10 luglio 2024.


In ogni caso, dal 5 dicembre 2023 - quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari e 393 euro alla tonnellata - al 16 ottobre 2024, il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 100 dollari e 95 euro alla tonnellata.

 

Il prezzo Fob Usa resta a 305 dollari

Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates il 18 ottobre 2024 il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna ottobre-novembre 2024 è di 305 dollari Usa alla tonnellata, stabile sulle precedenti rilevazioni dal 20 settembre scorso in avanti, quando si era verificato un aumento di 15 dollari sulla precedente rilevazione del 13 settembre di 290 dollari, valore che si era mantenuto costante a partire dal 16 agosto 2024. In questa ultima data si era verificato un drastico calo di 35 dollari dalla precedente quotazione di 325 dollari, confermata sin dal 21 giugno 2024.


La quotazione del 18 ottobre del Northern Durum, valorizzata al cambio del 23 ottobre 2024 è pari a 282,90 euro alla tonnellata, in aumento di 2,73 su quella del 10 ottobre valorizzata al cambio del 16 ottobre 2024 e pari a 280,17 euro alla tonnellata.

 

In tale intervallo, a parità di quotazioni espresse in dollari Usa, l'incremento del valore in euro è stato determinato dall'apprezzamento della divisa a stelle e strisce, passata da 0,92 euro per un dollaro Usa nella scorsa settimana agli 0,93 euro di ieri, 23 ottobre 2024.


A parità di quotazione in dollari Usa tra il 26 settembre ed il 18 ottobre, l'incremento complessivo del valore in eurovaluta è stato di 7,34 euro alla tonnellata, una crescita essenzialmente dovuta all'aumento del tasso di cambio da 0,90 euro per un dollaro Usa del 2 ottobre - con il valore in euro a 275,56 - fino a 0,93 euro per un dollaro Usa del 23 ottobre 2024.

 

Canada, prezzi all'ingrosso in aumento

Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 21 ottobre scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 339,88 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di ulteriori 9,18 dollari canadesi sui 330,70 dollari registrati il 15 ottobre scorso, a seguito di un balzo di ben 27,19 sui 303,51 dollari registrati solo il 7 ottobre 2024.

 

Dal 1° ottobre scorso, quando questo prezzo stazionava a 294,32 dollari canadesi alla tonnellata, fino al 21 ottobre 2024 si sono verificati tre rialzi per complessivi 45,56 dollari canadesi alla tonnellata (+15,48%)

Tra il 6 maggio 2024, quando il prezzo all'ingrosso all'esportazione era di 413,37 dollari canadesi alla tonnellata, ed i 339,88 registrati il 21 ottobre scorso, questo valore segna ora una perdita pari a 73,49 dollari canadesi (-17,78%).

 

Il 21 ottobre scorso gli export basis, i costi di trasporto dagli elevatori ai porti dei grandi laghi, sono stati calcolati in 81,67 dollari canadesi alla tonnellata, in diminuzione di ben 7,77 dollari canadesi rispetto agli 89,44 registrati il 15 ottobre 2024.


Quindi, l'ulteriore aumento dei prezzi Fob intervenuto tra il 15 ed il 21 di ottobre - pari a 1,43 dollari canadesi - è spiegato dall'incremento del prezzo all'ingrosso all'esportazione sulla piazza di Rosetown pari a 9,18, parzialmente sterilizzato dal calo dei costi di trasporto interni pari a 7,77.

 

Canada, prezzi all'origine in aumento

E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 21 ottobre 2024 è di 317,84 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore aumento di 1,35 sui 316,49 dollari registrati il 15 ottobre 2024.

 

Dopo la drastica riduzione di 16,54 dollari canadesi alla tonnellata verificatasi tra il 29 luglio ed il 26 agosto scorso, con questo valore attestato a quest'ultima data a 289,08 dollari canadesi, si registra una tendenza, fino al 21 ottobre, di ripresa dei prezzi pari a 28,76 dollari canadesi alla tonnellata (+9,95%).


È da tenere presente che il 3 settembre scorso, per la prima volta dallo scorso maggio, si interrompe la caduta del prezzo medio spot nel Saskatchewan. E rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si è ridotto così di 69,16 dollari (-17,87%).


Infine, il 21 ottobre, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a gennaio 2024 - risulta essere di 312,78 dollari canadesi alla tonnellata, in lieve diminuzione di 0,90 sui 313,68 dollari canadesi registrati il 15 ottobre 2024. Si tratta del primo calo da fine agosto.

 

Rispetto al prezzo medio del Cwad di prima qualità di 289,63 dollari canadesi alla tonnellata, registratosi il 26 agosto scorso all'indomani dei crolli dei valori di quel mese, si continua a registrare una tendenza, fino al 21 ottobre, di ripresa dei prezzi pari a 23,15 dollari (+7,99%).

 

Canada, esportazioni in crescita

Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 21 ottobre 2024 "I prezzi del grano duro sono andati meglio la scorsa settimana. Abbiamo visto prezzi pubblicati a 9,00-9,35 dollari canadesi per bushel e abbiamo sentito di target che si sono attivati sopra quella cifra". Tale considerazione è da ricollegarsi ai prezzi effettivi di vendita all'ingrosso per l'esportazione, che continuano a salire ormai da tre settimane. Gli analisti della Commissione inoltre sottolineano: "Le esportazioni di grano duro canadese nella decima settimana sono state buone, con 161mila e 500 tonnellate. Il totale della campagna 2024-2025 è ora di 592mila e 800 tonnellate, ovvero il 38% in più rispetto all'anno scorso".

 

Turchia, export in stand by

Secondo la Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan la Turchia mantiene il proprio ingente potenziale per l'export in stand by: "La settimana scorsa abbiamo detto che la Turchia sta esportando grano duro anche quest'anno, ma non nei volumi che erano in questo periodo l'anno scorso. Ciò ha contribuito a far sì che la domanda di grano duro canadese all'inizio della stagione fosse migliore rispetto a quella dell'anno scorso".

 

Resta il fatto che la produzione turca di grano duro 2024 - pari a 4,6 milioni di tonnellate e con un potenziale esportabile di oltre 1,7 milioni - non è destinata a rimanere ferma per sempre, e si era ventilata l'ipotesi che sarebbe stata tale condizione di attesa ad aver fermato nelle ultime due settimane gli aumenti dei prezzi in Italia.

 

Prezzi turchi in aumento freno per l'export

Ma i prezzi turchi, a ben vedere non sarebbero tanto bassi da giustificare quanto avviene sui mercati italiani. Il trader turco Saban Buttanri, amministratore delegato della Agrolino Grains and Oilseeds, scrive su X il 22 ottobre scorso che il prezzo del frumento duro turco in Turchia di migliore qualità è ancora salito - i rialzi risalgono già a settembre - e raggiunge i 335 dollari alla tonnellata sui massimi, pertanto "a mio avviso, a meno che i prezzi Cif in Italia o Nord Africa non siano compresi tra 365 e 375 dollari Usa alla tonnellata, non avrà senso per Tmo mettere a gara il grano duro, né per i venditori privati essere interessati a vendere il loro grano duro per il mercato dell'esportazione".

 

Questo significherebbe che il grano duro italiano, ove superasse i 340 euro alla tonnellata, aprirebbe le porte ad un grano turco di qualità che avrebbe un importo in euro di poco inferiore e pari a 365 dollari Usa alla tonnellata, ma attualmente tale ultimo valore è più alto.

 

Il trader rivela poi "Penso ancora che le esportazioni di grano duro turco non supereranno le 700mila tonnellate (l'anno scorso erano 1,7 milioni di tonnellate e quest'anno finora siamo intorno alle 400mila tonnellate di esportazioni) a meno che i prezzi internazionali non migliorino sostanzialmente".

 

I prezzi domestici del grano duro in Turchia sono aumentati a causa dal divieto  - imposto al Governo di Ankara - di importare grano duro dalla Federazione Russa, che durerà fino al 31 dicembre prossimo. E da questa testimonianza emerge un altro dato: in Turchia Tmo non ha il monopolio dell'export e il libero mercato funziona, tanto che il 4 ottobre scrive di esportazioni turche ferme a 300mila tonnellate, escludendo però l'aggiudicazione del Tmo dell'agosto scorso.

 

Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 23 ottobre 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 320 euro alla tonnellata sui minimi ed a 325 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 16 e 9 ottobre scorso, quando invece si era registrato un rialzo di 3 euro sulla ancor precedente seduta del 2 ottobre, quando le quotazioni avevano subìto il secondo rialzo consecutivo di 2 euro alla tonnellata. Dal 18 settembre, quando le quotazioni di questo cereale a Foggia stazionavano su valori di 310-315 euro, al 23 ottobre si rileva un incremento complessivo delle quotazioni pari a 10 euro alla tonnellata.


Dal 19 giugno scorso, data di esordio delle quotazioni su valori di 337-342 euro alla tonnellata, il frumento duro nazionale a Foggia perde comunque ben 17 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 30 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio scorso, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.


Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 23 ottobre 2024 perdite per 135 euro alla tonnellata.


Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri - 23 ottobre 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2024, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%, a 284 euro alla tonnellata sui minimi e 289 euro sui massimi, stabile sugli stessi valori raggiunti nelle precedenti sedute del 16 e del 9 ottobre scorso, quando invece si era registrato un aumento di 2 euro sulla ancor precedente seduta del 2 ottobre, quando si era verificato un primo aumento di 2 euro sul 25 settembre 2024. Dal 25 settembre al 23 ottobre 2024 il grano duro fino sulla piazza di Roma conferma guadagni complessivi per 4 euro alla tonnellata.

 

Ma tra il 3 luglio ed il 23 ottobre 2024, il frumento duro fino nazionale ha comunque lasciato sul terreno 11 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 284-289 euro.
 
Mentre, sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, si riscontra un ancor più pesante calo di 28 euro alla tonnellata sui minimi e di 35 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno scorso: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.


Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 23 ottobre 2024 perdite pari a 121 euro alla tonnellata sui minimi e a 126 euro sui massimi.


Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 22 ottobre 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 13%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13% a 355 euro alla tonnellata sui minimi e 370 euro sui massimi, stabile sulle quotazioni raggiunte il 15 ottobre scorso, quando invece si era registrato un aumento di 7 euro solo sui minimi rispetto alla ancor precedente seduta dell'8 ottobre scorso, quando si era verificato un altro aumento di 5 euro alla tonnellata solo sui minimi sul 1° ottobre 2024.

 

Dal 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale, quando quotava 360-365 euro alla tonnellata, il grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli ha quindi perso 5 euro alla tonnellata sui minimi, ma ha guadagnato 5 euro sui massimi. Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno scorso si rilevano pertanto prezzi maggiori di 5 euro sui minimi e di 15 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno erano di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

 

Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 23 ottobre 2024 perdite pari a 110 euro alla tonnellata sia sui minimi che sui massimi.

 

Borsa Merci Bari

Alla Borsa Merci di Bari il 22 ottobre 2024 si è riunita la Commissione Cereali, che ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale. Il cereale pastificabile nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa è stato fissato a 320 euro alla tonnellata sui minimi ed a 325 euro sui massimi, stabile sulle quotazioni raggiunte il 15 ottobre scorso, quando si era verificato un aumento di altri 2 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta dell'8 ottobre scorso, quando si era registrato un aumento di altri 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 1° ottobre. Vale la pena ricordare che tali movimenti al rialzo sono stati preceduti da altri due aumenti, verificatisi il 24 settembre ed il 1° ottobre, rispettivamente di 2 e 3 euro alla tonnellata.


Al 22 di ottobre pertanto l'incremento complessivo delle quotazioni è di 10 euro alla tonnellata rispetto ai valori di 310-315 euro, che si erano mantenuti stabili dal 30 luglio al 17 settembre 2024.


Dalla seduta di esordio del 25 giugno - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - al 22 ottobre sono stati invece bruciati 25 euro alla tonnellata di valore. In questo caso, sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 29 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 22 ottobre 2024 perdite pari a 125 euro.


Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 22 ottobre è stato fissato a 401 euro alla tonnellata sui minimi ed a 406 euro sui massimi, in aumento di 3 euro sulla precedente seduta del 15 ottobre, quando si era registrato un più consistente aumento di 10 euro alla tonnellata sui valori di 388-393 registrati l'8 ottobre scorso, con quotazioni peraltro in crescita sulla precedente seduta del 1° ottobre di ben 13 euro alla tonnellata. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - restano comunque in perdita di 114 euro alla tonnellata.


Il grano duro spagnolo al 12% di proteine, il 22 ottobre 2024 è stato quotato a 327 euro alla tonnellata sui minimi e 337 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 15 ottobre, quando invece si era registrato un aumento di 10 euro sulla ancor precedente seduta dell'8 ottobre scorso.

 

Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 22 ottobre 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, suddivise per provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico non determinato, proteine 13,5%, 320 euro alla tonnellata sui minimi e 330 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 15 e dell'8 ottobre scorso, quando invece si era registrato un aumento di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 1° ottobre, quando si era verificato un primo aumento di 5 euro sul 24 settembre 2024, data ultima di un periodo di stabilità iniziato il 27 agosto scorso. Tali prezzi risultano in calo di 25 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 22 ottobre perdite pari a 95 euro alla tonnellata.
  • Centro Italia, peso specifico non determinato, proteine minime 12%, 325 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 15 e dell'8 ottobre scorso, quando invece si era registrato un aumento di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 1° ottobre, quando si era verificato un primo aumento di 5 euro sul 24 settembre 2024, data ultima di un periodo di stabilità protrattosi sin dal 27 agosto 2024. Tali prezzi risultano in calo di 37 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 22 ottobre 2024 pari a 105 euro alla tonnellata. 

 

Il 22 ottobre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 320 euro alla tonnellata sui minimi e 330 euro sui massimi, valori stabili sulle precedenti sedute del 15 e dell'8 ottobre, quando invece si era registrato un aumento di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 1° ottobre che chiudeva così una fase di stabilità iniziata il 27 agosto 2024. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 80 euro alla tonnellata sui minimi e 90 euro sui massimi.


I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 22 ottobre a 370 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi - risultano stabili sulle precedenti sedute dal 17 settembre scorso in avanti, quando invece si era verificato un calo di 15 euro sulla ancor precedente seduta del 10 settembre 2024. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 127 euro alla tonnellata.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 18 ottobre 2024, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2024. Qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri il cereale pastificabile nazionale è stato quotato a 327 euro alla tonnellata sui minimi e a 332 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta dell'11 ottobre scorso, quando invece si era verificato un aumento di 3 euro alla tonnellata sulla quotazione del 4 ottobre scorso, quando si era registrato un ulteriore incremento di 2 euro alla tonnellata sulla quotazione del 27 settembre scorso, quando si era registrata un'altra crescita di 3 euro sulla quotazione del 20 settembre 2024. In tale ultima data si era verificato il primo aumento di 4 euro sulla ancor precedente seduta del 13 settembre scorso, attestata su 315-320 euro alla tonnellata, valori che erano rimasti stabili dal 19 luglio 2024. Dal 13 settembre al 18 ottobre 2024 le quotazioni sono complessivamente aumentate di 12 euro alla tonnellata.


Dal 21 giugno 2024, data di inizio campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, il valore del grano duro sulla piazza di Altamura è comunque calato di 20 euro alla tonnellata. E si registra un deprezzamento di 23 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio scorso in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

 

Dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 18 ottobre 2024 di 128 euro alla tonnellata.


Nella seduta del 18 ottobre 2024 il grano duro canadese di prima qualità è stato fissato a 407 euro alla tonnellata sui minimi e a 410 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta dell'11 ottobre, quando si era verificato un aumento di 10 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 4 ottobre 2024. Dal 20 settembre 2024, questo cereale guadagna complessivamente 33 euro alla tonnellata. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando il frumento duro canadese di prima qualità quotava 524-527 euro alla tonnellata, ad oggi si registrano perdite per 117 euro alla tonnellata.


Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 17 ottobre scorso quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi assegnati: 318 euro alla tonnellata sui minimi e 323 sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 10 ottobre scorso, quando si era registrato un aumento di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 3 ottobre 2024, quando si era registrato un primo incremento di 4 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 26 settembre, che chiudeva un periodo di stabilità che aveva avuto inizio l'11 luglio 2024.


I valori confermati il 17 ottobre 2024 risultano in calo di 17 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno scorso e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 17 ottobre 2024 pari a 102 euro alla tonnellata.


I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 23 ottobre 2024

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea tra il 14 ed il 21 ottobre 2024 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 23 ottobre, presentano su base settimanale 10 piazze stabili, 2 in aumento ed una in calo. Un ritorno alla stabilità che chiude tre settimane consecutive di aumenti generalizzati.

 

In evidenza le piazze che non restano ferme: a Napoli il 15 ottobre scorso il frumento duro all'origine guadagna altri 3,5 euro di prezzo medio alla tonnellata sull'8 ottobre, portandosi a ben 362,50 euro alla tonnellata (+0,7%). A Grosseto invece il 17 ottobre 2024 il prodotto tocca i 339 euro alla tonnellata di prezzo medio in campagna, aumentando di ben 15 euro sul 10 ottobre scorso (+4,6%). Infine si segnala il ribasso di Macerata che si consuma il 21 ottobre con una perdita di 5 euro sul 14 ottobre che porta il valore medio del frumento duro all'origine su questa piazza a 295 euro alla tonnellata (-1,7%).


 Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 23 ottobre 2024
 (Fonte: Ismea)
 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 23 ottobre 2024, con la quotazione del frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2024. Prezzi: 300 euro alla tonnellata sui minimi e 305 euro sui massimi, stabili sulla precedente rilevazione del 16 ottobre scorso, quando invece si era rilevato un aumento di 5 euro alla tonnellata sul 9 ottobre 2024.

 

Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 17 ottobre 2024.

 

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Questo articolo è stato modificato dopo la pubblicazione il 30 ottobre 2024 nel penultimo capoverso del paragrafo "Prezzi Fob, rallenta la corsa al rialzo in Canada"