Lieve discesa dei prezzi alimentari ad agosto 2024, secondo l'indice della Fao, l'Ffpi, attestatosi a 120,7 punti nello scorso mese. A far raffreddare la media delle quotazioni i prezzi per zucchero, carne e cereali, mentre in controtendenza, in crescita ci sono oli vegetali e latticini. Rispetto ai valori storici, l'indice Fao ad agosto è calato dell'1,1% rispetto a un anno fa e di quasi il 24,7% rispetto al picco di 160,3 punti raggiunti a marzo 2022, poco dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.
Leggi anche Lo scenario geopolitico mondiale tra mercati, guerre e clima che cambia
Focalizzando l'attenzione sui cereali, l'indice dei prezzi nel comparto cerealicolo ha raggiunto una media di 110,1 punti ad agosto, in calo dello 0,6 punti (0,5%) rispetto a luglio e di 14,9 punti (11,9%) rispetto ad agosto 2023. I ribassi riflettono una domanda internazionale lenta e una forte concorrenza tra gli esportatori, in particolare da parte delle forniture del Mar Nero a prezzi competitivi. A contribuire al mantenimento al ribasso dei prezzi le aspettative quantitative in termini di produzioni più elevate sia in Argentina che negli Stati Uniti.
Leggi anche Cereali, i prezzi in discesa riducono il deficit commerciale
Cresce il prezzo mondiale del mais, per il quale preoccupano le ondate di calore sulle rese nelle produzioni Ue e il calo delle forniture interne minori dall'Ucraina, mentre scendono le quotazioni dell'orzo. Fra le ultime previsioni produttive della Fao, rispetto alle proiezioni di luglio, le aspettative sulla produzione globale di cereali a settembre si sono ridimensionate di 2,8 milioni di tonnellate, attestandosi su 2,85 miliardi di tonnellate, praticamente in linea con la produzione 2023.