Il grano duro fino in partenza dai porti nordamericani e in arrivo in Nord Africa ed Europa dovrà viaggiare più del previsto per arrivare a destinazione, complici la siccità in centro America ed il perdurare e l'ampliarsi del conflitto in Medio Oriente.
I riflessi sui prezzi di questo fenomeno sono ancora poco avvertiti, anche se in Italia i recenti rincari di Foggia e Napoli hanno già fatto segnare un primo punto a favore dei grani duri nazionali. L'ultimo prezzo Fob per il Canadian Wheat Amber Durum è quello di St. Lawrence e pari a 388 euro alla tonnellata, in calo di un euro rispetto alle ultime quotazioni di dicembre e in aumento di 5 dollari Usa, ma ormai bisognerà presto guardare solo ai prezzi di Vancouver.
Ieri, 10 gennaio 2024, l'asta in Tunisia per 50mila tonnellate di grano duro estero - che ha spinto i prezzi Cif tra i 446,97 ed i 448,73 dollari Usa alla tonnellata - sembra essere un primo concreto segnale della ripresa dei valori di questo cereale, atteso che l'ultima gara, tenutasi a dicembre, si era conclusa con prezzi massimi deludenti, non superiori a 400 dollari Usa alla tonnellata Cif.
Nell'ultima settimana si fa notare una ripresa (+0,99%) dell'Indice dei Future sul Durum a Chicago. In Italia riapertura sonnacchiosa dell'attività delle borse merci, quasi tutte stabili, ma con Foggia (ieri più 5 euro a tonnellata) e Napoli (+5 euro sui minimi il 9 gennaio) che in questo primo scorcio di 2024 sembrano essere invece più vigili. Ismea registra nella prima settimana di gennaio prezzi all'origine sostanzialmente fermi.
Ma in questo frattempo tra fine dicembre e i primi di gennaio crollano i prezzi dei noli marittimi, che per ora ammortizzano gli effetti di quella che si configura come una vera e propria crisi dei traffici internazionali, con effetti pesanti per il grano in partenza dal Nord America.
La crisi delle rotte marittime
Ecco in breve l'evoluzione della situazione delle vie del mare: l'ostruzione dei porti canadesi della regione dei grandi laghi per ghiaccio - attiva già da circa un mese - è stata seguita il 5 gennaio scorso dalla chiusura programmata della St. Lawrence Seaway, che isola definitivamente fino a primavera tutti i porti cerealicoli nordamericani della regione dei grandi laghi della costa dell'Atlantico. Si registrano poi importanti difficoltà a far viaggiare le navi attraverso il Canale di Panama, afflitto da una perdurante siccità che ne limita la capacità, riducendo il tonnellaggio delle navi in grado di attraversarlo e rallentando il traffico.
Questo significa che le navi in partenza dal porto di Vancouver in Canada, costa del Pacifico, hanno solo tre strade per raggiungere l'Europa: percorrere l'Oceano Pacifico fino a guadagnare il Mar Rosso e da lì il Canale di Suez, oppure sulla stessa strada doppiare il Capo di Buona Speranza innanzi alle coste del Sud Africa, o ancora, terza ipotesi, guadagnare l'Atlantico dallo Stretto di Magellano in Cile.
Ma i recenti atti di guerra e pirateria contro naviglio mercantile, verificatisi nel Mar Rosso, stanno di fatto riducendo a sole due le vie del mare percorribili, che sono le più lunghe ed onerose: il Capo di Buona Speranza e lo Stretto di Magellano.
Noli in netto calo per il Capodanno cinese
Il mercato dei noli marittimi ha visto ieri - 10 gennaio 2024 - l'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo, calare per la terza sessione consecutiva, scivolando dell'11,3% a 1.664 punti; tale valore, rispetto ai 2.150 punti rilevati da AgroNotizie® il 20 dicembre 2023, si presente in calo di ben 486 punti. E ci si allontana sempre più dai valori elevati di metà novembre, quando l'indice veleggiava oltre i 2.400 punti. Il contesto in cui matura questo vero e proprio scivolone dei prezzi dei noli marittimi è quello di una debolezza sostenuta in tutti i segmenti di navi a causa della riduzione stagionale della domanda indotta dal Capodanno cinese.
Ancora peggiore la performance per l'Indice Panamax che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate: ieri, 10 gennaio, è calato per la nona sessione consecutiva, perdendo il 4,6% e scendendo fino a 1.464 punti, in perdita sul 20 dicembre 2023 di ben 453 punti.
Le previsioni di crescita sui noli di Trading Economics, per l'Indice Baltic Dry restano però positive: dovrebbe risalire fino a 2.207,49 punti entro la fine di questo trimestre e toccare i 2.586,30 punti ai primi di gennaio 2025.
Chicago, Future Durum Wheat Index +0,99%
Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 9 gennaio 2024 si è attestato a 891,88 punti (quasi 8,92 dollari Usa per bushel), crescendo di 8,78 punti sulla settimana precedente (+0,99%). Si tratta di un primo sintomo di ripresa di questo indice, che segue ad una ormai lunga fase ribassista, considerato che nell'ultima rilevazione di AgroNotizie®, relativa al 19 dicembre 2023, il valore era ancora attestato a 904,50 punti (9,04 dollari Usa per bushel), rispetto al quale il prezzo attuale è in perdita di 12,62 punti (-1,39%).
È bene ricordare che questo indice aveva delineato un nuovo trend tutto in ascesa almeno fino al 9 agosto, quando aveva toccato i 1.087,63 punti, dopo di che è entrato in una fase di volatilità, dovuta inizialmente soprattutto ai realizzi speculativi degli operatori finanziari e successivamente anche alle informazioni su nuovi competitor presenti sul mercato reale di riferimento.
Inoltre, la quotazione del 9 gennaio 2024 è pari a 299,77 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 10 gennaio, in flessione di 3,02 euro (-1%) rispetto ai 302,79 euro alla tonnellata della quotazione del 19 dicembre 2023, valorizzata al cambio del 20 dicembre successivo. Tale differenza negativa è data sostanzialmente dai cali intervenuti nelle ultime settimane nel prezzo dell'Indice, solo in parte alleggerito da una lieve rivalutazione della divisa americana, che in ogni caso resta quotata intorno agli 0,91 euro per un dollaro Usa.
I prezzi Fob canadesi aumentano di 5 dollari Usa
Secondo il rapporto dell'8 gennaio 2024 stilato dagli analisti dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, non è stimabile un prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi, in quanto sono chiusi per ghiaccio ormai da un mese.
L'ultimo prezzo è stato registrato il 27 novembre scorso, quando era crollato a 566,53 dollari canadesi alla tonnellata, in perdita di ben 74,95 dollari canadesi sui 641,48 dollari registrati il 20 novembre scorso, un ribasso interamente spiegato dal calo degli export basis e che aveva interrotto bruscamente una fase di pur tiepida ripresa di questo prezzo avviatasi dal 6 novembre in avanti, quando si era registrato il primo aumento dal 23 ottobre 2023.
Vale la pena ricordare che l'ultimo prezzo disponibile del grano Cwad di prima qualità in partenza dai porti della regione canadese dei grandi laghi era pari a 379,75 euro al cambio del 29 novembre 2023.
Secondo il rapporto della Commissione Ue del 5 gennaio 2024 sul mercato internazionale dei cereali, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità nella St. Lawrence Seaway il 2 gennaio 2024 è stato di 425 dollari Usa alla tonnellata, pari a 388 euro alla tonnellata, in recupero di 5 dollari ma in calo di un euro rispetto alle quotazioni del 12 dicembre scorso e pubblicate dalla Commissione Ue nel rapporto del 15 dicembre 2023.
Dal 5 dicembre 2023 al 2 gennaio 2024 il prezzo Fob del Cwad ha perso 5 euro alla tonnellata di valore a prezzi in dollari Usa invariati. Infatti, questi prezzi - secondo il rapporto della Commissione Ue del 5 gennaio scorso - sono in calo su base mensile in euro dell'1%, mentre restano invariati in dollari Usa.
Secondo il rapporto settimanale prezzi Fob del 5 gennaio 2024 compilato dalla Us Wheat Associates non sono disponibili quotazioni pubbliche di Northern Durum dai grandi laghi. E il rinvio a chiedere informazioni al proprio fornitore abituale dipende dalla fase di chiusura dei porti imposta dal ghiaccio e al contempo dalla chiusura programmata dalle St. Lawrence Seaway, prevista proprio a partire dal 5 gennaio 2024.
L'ultima quotazione per il Northern Durum, con consegna gennaio 2024, era stata di 467 dollari Usa alla tonnellata, registrata il 15 dicembre 2023 per un controvalore di 426,46 euro alla tonnellata al cambio del 20 dicembre 2023.
Canada, prezzi all'origine in aumento su marzo
Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, l'8 gennaio scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 459,30 dollari canadesi alla tonnellata, registrando stabilità sul 19 dicembre 2023, quando si era verificata una caduta di 18,37 dollari canadesi rispetto ai 477,67 dollari dell'11 dicembre 2023.
Dal 25 settembre 2023 - quando era attestato a 514,42 dollari canadesi alla tonnellata - questo prezzo ha comunque perso ben 55,12 dollari canadesi alla tonnellata.
Il valore attuale del principale prezzo di acquisto all'export, rispetto ai 532,79 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 21 agosto scorso, ha perso 73,49 dollari canadesi. Ma dal 4 luglio 2023, quando era quotato a 389,49 dollari canadesi alla tonnellata, il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione è comunque cresciuto di ben 69,81 dollari canadesi alla tonnellata.
Non registrandosi partenze di navi dai porti della regione dei grandi laghi, l'analisi non comprende più gli export basis, ovvero i costi di trasporto interni dalla piazza di Rosetown alle banchine dei porti di questa regione.
E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità l'8 gennaio 2024 è di 445,06 dollari canadesi alla tonnellata, in diminuzione di 4,78 dollari canadesi rispetto al 18 dicembre 2023. Dal 2 ottobre 2023, quando questo prezzo medio era attestato a 504,86 dollari canadesi alla tonnellata, le perdite tornano a salire e si attestano a 59,80 dollari canadesi alla tonnellata.
Infine, l'8 gennaio, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a marzo 2024 - risulta essere di 437,25 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 2,48 dollari canadesi alla tonnellata sul 18 dicembre 2023, quando la consegna era però ancora riferita a febbraio. Dal 25 settembre, quando questo prezzo medio era attestato a 505,14 dollari canadesi, le perdite ora tornano a diminuire e si attestano comunque a 67,89 dollari canadesi alla tonnellata.
Canada, esportazioni in calo del 36%
Dal rapporto dell'8 gennaio 2024 della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan si apprende che le esportazioni canadesi di grano duro "nelle settimane ventesima e ventunesima della campagna commerciale 2023-2024 sono state complessivamente di 86mila e 100 tonnellate, per un totale stagionale di 1,2 milioni di tonnellate, in calo del 36% rispetto allo scorso anno". Una conferma rispetto a quanto illustrato nelle ultime settimane di dicembre.
Inoltre la Commissione fa notare: "il grano duro canadese sta risentendo dei problemi di scarsa capacità del Canale di Panama. La prima spedizione di grano duro da Vancouver all'Algeria, che ha preso la strada alternativa più lunga attraverso lo Stretto di Magellano (evitando il Canale di Panama), ha impiegato 55 giorni rispetto ai 40-45 giorni normalmente necessari per compiere quel viaggio".
Secondo il rapporto inoltre "Con la St. Lawrence Seaway ora chiusa, la costa occidentale è l'unico sbocco per il grano duro canadese verso l'Europa e il Nord Africa fino alla primavera. Nonostante i problemi con il Canale di Panama, i dati sui costi di spedizione che riceviamo mostrano che le tariffe di trasporto dalla costa occidentale al Medio Oriente sono state nell'ordine dei 4 dollari Usa a tonnellata sin dall'autunno".
Ma problemi per portare grano duro in Europa e Medio Oriente persistono anche per altre provenienze: "Il conflitto in Medio Oriente che si estende al Mar Rosso sta inoltre limitando il movimento del grano duro anche da altre regioni" si afferma nel rapporto, tanto che "Un carico di grano duro proveniente dall'Australia è stato costretto a viaggiare attraverso il Capo di Buona Speranza (Sudafrica) invece di seguire la rotta molto più diretta lungo il Mar Rosso".
Borsa Merci Foggia
La Borsa Merci di Foggia ieri - 10 gennaio 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale, peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa. I prezzi assegnati ieri sono: 385 euro alla tonnellata sui minimi e 390 euro sui massimi, in crescita di 5 euro alla tonnellata sulle quotazioni del 20 dicembre. Questo valore interrompe un periodo di stabilità iniziato il 25 ottobre scorso, quando invece si era verificato l'ultimo calo di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 18 ottobre 2023.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano sulla piazza dauna al 10 gennaio 2024 perdite per 70 euro alla tonnellata. Tuttavia questi prezzi risultano essere maggiori di 45 euro rispetto alle ultime quotazioni della mietitura 2022. Infatti, le ultime quotazioni di questo cereale per la campagna commerciale 2022-2023 risalgono al 7 giugno 2023, quando furono fissate a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.
Borsa Merci Roma
Borsa Merci di Roma ieri, 10 gennaio 2024, ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%. Questi i prezzi assegnati ieri: 340 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 18 ottobre 2023, quando invece si era registrato un calo di 5 euro alla tonnellata.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 10 gennaio 2024 perdite pari a 65 euro alla tonnellata.
Non di meno, i valori registrati ieri sulla piazza capitolina si mostrano superiori a quelli dell'ultima quotazione della mietitura 2022 di 21 euro sui minimi e di 26 euro sui massimi. Infatti, le ultime quotazioni della mietitura 2022 sono del 31 maggio 2023 e pari a 319 euro alla tonnellata sui minimi e 324 euro alla tonnellata sui massimi.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
Borsa Merci Napoli ha quotato martedì, 9 gennaio 2024, il grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 14% (valore nominale), peso specifico 76 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, assegnando prezzi di 420 euro alla tonnellata sui minimi e 425 euro sui massimi, in aumento di 5 euro alla tonnellata solo sui minimi rispetto all'ultima seduta del 2 gennaio scorso. In realtà l'incremento complessivo rispetto all'ultima seduta registrata da AgroNotizie®, quella del 19 dicembre 2023 è pari a 20 euro alla tonnellata sui minimi ed a 15 euro sui massimi, grazie all'aumento di 15 euro sia sui minimi che sui massimi registratosi proprio nella seduta del 2 gennaio. Questo movimento dei prezzi ha interrotto una fase di stabilità durata dal 7 novembre al 19 dicembre 2023.
Dal 1° agosto, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 45 euro alla tonnellata sui minimi e di 55 euro sui massimi.
L'ultimo prezzo della campagna commerciale 2022-2023 del cereale pastificabile sulla piazza partenopea era stato fissato il 23 maggio scorso a 350 euro alla tonnellata sui minimi ed a 365 euro sui massimi, pertanto i valori registrati il 10 gennaio 2024 restano in aumento sugli ultimi della mietitura 2022 di 70 euro sui minimi e 60 euro sui massimi.
Borsa Merci Bari
Alla Borsa Merci di Bari il 9 gennaio 2024 la Commissione Prezzi ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi: 380 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi, stabile sull'ultima seduta del 12 dicembre 2023, quando si era verificato un incremento di 5 euro solo sui minimi rispetto alla ancor precedente seduta del 5 dicembre.
Dal 1° agosto, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 65 euro sia sui minimi che sui massimi. L'ultima fissazione dei prezzi a Bari del cereale pastificabile nazionale per la mietitura 2022 risale al 30 maggio 2023, quando furono assegnati 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Pertanto i prezzi della mietitura 2023 del 9 gennaio 2024 si presentano maggiori di 45 euro alla tonnellata sui minimi e 35 euro sui massimi.
Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 9 gennaio scorso è stato fissato a 437 euro alla tonnellata sui minimi ed a 442 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 28 novembre, quando invece aveva subìto un calo di 3 euro alla tonnellata sui valori rimasti stabili tra il 7 ed il 21 novembre 2023. Complessivamente il prezzo di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 è in perdita di 78 euro alla tonnellata.
Associazione Granaria di Milano
L'Associazione Granaria di Milano il 9 gennaio 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, con le seguenti provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 380 euro alla tonnellata sui minimi e 390 euro sui massimi, stabile dalla seduta del 7 novembre scorso, quando si era verificato un calo di 5 euro sulla seduta del 31 ottobre scorso. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 35 euro alla tonnellata. I valori del 9 gennaio 2024 risultano più elevati di 30 euro sui minimi e di 35 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno 2023 a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
- Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 395 euro alla tonnellata sui minimi e 405 euro sui massimi, stabile dal 7 novembre 2023, quando si era verificato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 31 ottobre 2023. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 35 euro alla tonnellata. I valori del 9 gennaio risultano in aumento di 41 euro sui minimi e di 46 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno scorso a 354 euro alla tonnellata sui minimi e 359 sui massimi.
Il 9 gennaio scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 380 euro alla tonnellata sui minimi e 400 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 29 agosto 2023 in avanti. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 20 euro alla tonnellata.
Si tratta di valori superiori di 25 euro alla tonnellata sui minimi e di 40 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022 del 20 giugno scorso. In quella occasione erano stati fissati prezzi di 355 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi.
Risultano pure stabili sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano che, il 9 gennaio 2024, son stati quotati ribadendo 485 euro alla tonnellata sui minimi e 500 euro sui massimi. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 12 euro alla tonnellata.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura del quale si abbia notizia è del 22 dicembre 2023, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale, alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri. Su questa piazza il cereale pastificabile è stato fissato a 382 euro alla tonnellata sui minimi e 387 euro sui massimi, in aumento di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 15 dicembre, quando invece si era registrata ancora stabilità sui valori rimasti costanti dal 27 ottobre 2023 in avanti. L'aumento di 3 euro è tale anche sull'ultima quotazione rilevata da AgroNotizie®, quella del 1° dicembre 2023.
Dal 28 luglio, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 73 euro alla tonnellata. I valori del 22 dicembre, rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, restano in rialzo di 40 euro sui minimi e 42 euro sui massimi. Infatti il frumento duro nazionale aveva chiuso la campagna commerciale 2022-2023 ai prezzi della seduta del 9 giugno, 342 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.
Nella seduta del 22 dicembre 2023 il grano duro canadese di prima qualità è rimasto stabile a 437 euro alla tonnellata sui minimi ed a 440 euro sui massimi, quotazioni raggiunte il 24 novembre, quando questo cereale aveva perso 5 euro alla tonnellata sui valori della ancor precedente seduta del 17 novembre. Dal 28 luglio 2023, quando questo cereale quotava 524-527 euro alla tonnellata, ad oggi registra perdite di 87 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 28 dicembre 2023 quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi: 370 euro alla tonnellata sui minimi e 375 euro sui massimi, valori stabili dal 2 novembre 2023, quando invece si erano rivelati in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 26 ottobre.
Dal 3 agosto, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 50 euro alla tonnellata. I prezzi della piazza felsinea di questa mietitura registrati il 28 dicembre 2023 restano superiori di 30 euro a quelli già fissati l'8 giugno scorso, in occasione dell'ultima seduta della mietitura 2022, pari a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.
I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 10 gennaio 2024
I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea dal primo all'8 gennaio 2024 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 10 gennaio 2024, presentano - su base settimanale - 13 piazze stabili su 13 monitorate.
Questi mercati restituiscono un quadro di sostanziale stabilità anche nel confronto con la rilevazione Ismea compresa tra l'11 ed il 18 dicembre 2023 e monitorata da AgroNotizie® il 20 dicembre 2023: i prezzi risultano invariati in 12 piazze su 13, con la sola eccezione di Grosseto, dove il frumento duro fino passa da un prezzo medio di 365 euro alla tonnellata, rilevato il 14 dicembre 2023, ai 352,50 euro a tonnellata del 4 gennaio scorso, riscontrando così un calo di 12,50 euro alla tonnellata (-3,4%).
Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 10 gennaio 2024
(Fonte: Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna, è quello pubblicato ieri mercoledì 10 gennaio 2024: quota il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino a 380 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi, stabile su queste stesse quotazioni dal 25 ottobre 2023.
Per ogni altro confronto con i prezzi di fine dicembre è possibile rileggere l'articolo del 21 dicembre 2023.
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