I prezzi internazionali del grano duro fino in partenza dai porti nordamericani sono contrastati. Gli scali lacuali canadesi della regione dei grandi laghi sono ormai bloccati dal ghiaccio da due settimane, fenomeno che finirà solo nella prossima primavera, e manca all'appello un prezzo del Cwad 1 al 13% di proteine da quei porti. Ultima quotazione espressa in euro: 379,75 alla tonnellata al cambio del 29 novembre scorso e segnato da una tendenza in netto calo.
Intanto il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione sulla piazza canadese di Rosetown resta stabile, mentre continua la graduale diminuzione dei prezzi offerti dagli agricoltori canadesi sia sul mercato spot che su quello a consegna differita.
Cala anche il prezzo Fob per il Cwad 1 in imbarco da Port St. Lawrence che il 5 dicembre è stato rilevato dalla Commissione Ue a 393 euro alla tonnellata (-1% sul mese precedente) e che si tiene comunque su un livello più elevato dell'ultimo prezzo disponibile sulla regione canadese dei grandi laghi.
Senza sorprese il prezzo Fob del Northern Durum Usa in partenza dai porti dell'Atlantico recupera i 52 dollari persi di recente e veleggia dall'8 dicembre su un valore di 433 euro alla tonnellata, per effetto della chiusura dei porti della regione canadese dei grandi laghi.
Ma con queste premesse i valori di acquisto in asta in Algeria della scorsa settimana appaiono deludenti: prezzi Cif non hanno superato i 435,82 euro alla tonnellata e per un frumento duro di qualità di diverse provenienze: Canada, Usa, Messico e Australia.
In questo quadro si inserisce l'ulteriore diminuzione subita dall'Indice dei Future sul Durum a Chicago. E si arresta con un vistoso calo la corsa dei noli marittimi, registrati dall'Indice Baltic Dry, dopo essere giunto ai massimi da 18 mesi due settimane fa.
I livelli comunque alti e previsti in ulteriore aumento dei noli marittimi potrebbero attenuare e di molto gli effetti delle diminuzioni dei prezzi Fob sui prezzi di sbarco in Europa.
Intanto in Italia tutte le borse merci monitorate settimanalmente da AgroNotizie® sono rimaste stabili e per la quinta settimana consecutiva sulla valutazione del grano duro fino nazionale tranne Bari, che ha conosciuto un lieve aumento sui minimi da 5 euro alla tonnellata.
Parimenti stabili i frumenti esteri quotati a Milano e il canadese a Bari e ad Altamura. Infine, Ismea aggiorna i prezzi medi per piazza e fotografa una situazione di parziale stabilità nel mercato all'origine del frumento duro fino nazionale, con 12 piazze ferme su 13 monitorate su base settimanale.
Noli: Baltic Dry in calo, ma previsioni alle stelle
Il mercato dei noli marittimi ha visto ieri - 13 dicembre 2023 - l'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo, diminuire del 4,4% scendendo ai minimi da oltre due settimane a 2.438 punti, dopo che due settimane fa - il 29 novembre scorso - era aumentato con un esito ai massimi da 18 mesi, raggiungendo i 2.696 punti.
Su quella data ora l'indice sta perdendo ben 258 punti (-9,6%), pur rimanendo in rialzo di 683 punti rispetto al livello raggiunto solo il 22 novembre 2023 (+38,9%) e pari a 1.755 punti. Il ribasso delle ultime sessioni è dovuto ad un contesto di domanda debole in tutti i segmenti di navi.
Parallelamente l'Indice Panamax che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate ieri, 13 dicembre 2023, è sceso del 2,2% al minimo di tre settimane a 1.953 punti, calando così di 178 punti sui 2.131 raggiunti solo il 29 novembre scorso (-8,3%). Dal 12 luglio, quando era attestato a 1.088 punti, la crescita di questo indice è stata comunque di 1.395 punti (+128%).
Le previsioni di crescita sui noli escono da questa settimana accresciute. Infatti, secondo la stima di ieri, 29 novembre 2023, di Trading Economics, l'Indice Baltic Dry dovrebbe salire fino a 2.626,02 punti entro la fine di questo trimestre, contro i 2.214,04 punti previsti due settimane fa. Il trend previsto a 12 mesi si porta a 3.106,48 punti, contro i 2.587,35 punti stimati solo il 29 novembre scorso.
Chicago, Future Durum Wheat Index -1,76%
Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 12 dicembre 2023 continua la sua fase discendente, perdendo altri 16,22 punti sul 28 novembre scorso (-1,76%) e pervenendo a 905,97 punti, ovvero quasi 9,07 dollari Usa per bushel. Questa variazione è molto significativa, perché i valori dell'indice sono calati al di sotto dei 913,67 punti, livello che aveva caratterizzato due settimane di sostanziale stabilità prima del cedimento del 14 novembre scorso, quando era calato a 907,14 punti: un valore molto prossimo a quello raggiunto dall'indice proprio il 12 dicembre scorso.
È bene ricordare che questo indice aveva delineato un nuovo trend tutto in ascesa almeno fino al 9 agosto, quando aveva toccato i 1.087,63 punti, dopo di che è entrato in una fase di volatilità, dovuta inizialmente soprattutto ai realizzi speculativi degli operatori finanziari e successivamente anche alle informazioni su nuovi competitor presenti sul mercato reale di riferimento.
Inoltre, la quotazione del 12 dicembre è pari a 309,03 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 13 dicembre 2023, in lieve aumento di 0,69 euro alla tonnellata sui 308,34 alla tonnellata del 28 novembre, valorizzati in euro al cambio del 29 novembre.
Tale aumento è dato dall'effetto di recupero del cambio, passato dagli 0,91 euro per un dollaro Usa di due settimane fa agli 0,93 euro per un dollaro Usa di ieri: una rivalutazione che ha abbondantemente sterilizzato la diminuzione dell'indice, che appare così in lieve crescita in euro valuta.
I prezzi Fob risalgono negli Usa
Secondo il rapporto dell'11 dicembre 2023 stilato dagli analisti dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, non è stimabile un prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi, in quanto sono chiusi per ghiaccio ormai da due settimane.
L'ultimo prezzo è stato registrato il 27 novembre scorso, quando era crollato a 566,53 dollari canadesi alla tonnellata, in perdita di ben 74,95 dollari canadesi sui 641,48 dollari registrati il 20 novembre scorso, un ribasso interamente spiegato dal calo degli export basis e che aveva interrotto bruscamente una fase di pur tiepida ripresa di questo prezzo avviatasi dal 6 novembre in avanti, quando si era registrato il primo aumento dal 23 ottobre 2023.
Il valore raggiunto il 27 novembre sovrasta di soli 28,67 dollari canadesi il livello registrati l'8 agosto 2023 (pari a 537,86 dollari canadesi alla tonnellata) e risulta calato di 96,91 dollari canadesi dal 28 agosto, quando aveva raggiunto il picco dell'estate a 663,44.
Dal 10 luglio, quando era ancora attestato a 491,09 dollari canadesi, tale prezzo è comunque aumentato di 75,44 dollari canadesi alla tonnellata (+15,36%). Tale medesimo incremento all'8 di agosto sul 10 luglio 2023 era di 46,77 dollari canadesi alla tonnellata (+9,52%).
Secondo l'ultimo rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità a St. Lawrence il 5 dicembre 2023 si era attestato a 425 dollari Usa alla tonnellata, pari a 393 euro alla tonnellata, in calo dell'1% su base mensile.
Secondo il rapporto settimanale prezzi Fob dell'8 dicembre scorso compilato dalla Us Wheat Associates "Le offerte di Northern Durum dai grandi laghi per la consegna di gennaio 2024 sono quotate 467 dollari Usa alla tonnellata" stabili sulla quotazione precedente del 1° dicembre che era però risultata in recupero di ben 52 dollari sull'ultima del 22 novembre, quando sulla consegna dicembre 2023 si era verificato un calo di pari importo.
Si tratta del primo aumento dopo tre cali consecutivi del prezzo Fob del Northern Durum dalla scorsa estate. Infatti, fino al 25 agosto 2023 questo frumento era stato quotato a 488 dollari alla tonnellata, per scendere il 1° settembre alle quotazioni mantenute fino al 17 novembre e pari a 467 dollari alla tonnellata. Poi era intervenuto il calo di 52 dollari del 22 novembre e fino a soli 415 dollari, infine il recupero del 1° dicembre che ha riportato le quotazioni a 467 dollari Usa alla tonnellata.
Il prezzo Fob Usa dell'8 dicembre vale 433,04 euro alla tonnellata al cambio del 13 dicembre 2023, in aumento di 55,32 euro alla tonnellata rispetto alla quotazione del 22 novembre valorizzata al cambio del 29 novembre 2023 in 377,72 euro alla tonnellata. In questo caso l'aumento consistente delle quotazioni espresse nella divisa americana ha tratto ulteriore vantaggio dalla rivalutazione del dollaro Usa contro euro già sopra descritta.
Il valore dell'8 dicembre in euro al cambio del 13 dicembre sovrasta di quello registrato il 4 agosto al cambio del 9 agosto - pari a 364,30 euro - di ben 68,74 euro alla tonnellata.
Canada, stabile il prezzo all'esportazione
Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, l'11 dicembre scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 477,67 dollari canadesi alla tonnellata, un valore rimasto invariato dal 20 novembre 2023, quando invece si era registrato un aumento di 3,67 dollari canadesi sul 13 novembre 2023, quando il prezzo era rimasto stabile a 474,00 dollari.
Dal 6 novembre scorso, quando si era verificato un primo aumento di questo prezzo di 0,37 dollari canadesi alla tonnellata, l'incremento complessivo rispetto al 30 ottobre resta a questo punto di 4,04 dollari canadesi. Dal 25 settembre 2023 questo prezzo ha comunque perso ben 36,75 dollari canadesi alla tonnellata.
Il valore attuale del principale prezzo di acquisto all'export, rispetto ai 532,79 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 21 agosto scorso, ha perso 55,12 dollari canadesi. Ma dal 4 luglio 2023, quando era quotato a 389,49 dollari canadesi alla tonnellata, il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione è comunque cresciuto di ben 88,18 dollari canadesi alla tonnellata.
Non registrandosi partenze di navi dai porti della regione dei grandi laghi, l'analisi non comprende più gli export basis, ovvero i costi di trasporto interni dalla piazza di Rosetown alle banchine dei porti di questa regione.
E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità l'11 dicembre è di 453,88 dollari canadesi alla tonnellata, in diminuzione di 9,46 dollari canadesi rispetto al 27 novembre scorso. Dal 2 ottobre, quando questo prezzo medio era attestato a 504,86 dollari canadesi alla tonnellata, le perdite tornano a salire e si attestano a 50,98 dollari canadesi alla tonnellata.
Infine, l'11 dicembre, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a febbraio 2024 - risulta essere di 457,19 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 6,33 dollari canadesi sul 27 novembre 2023, quando però era ancora in quotazione il grano a consegna gennaio 2024.
Dal 25 settembre, quando questo prezzo medio era attestato a 505,14 dollari canadesi, le perdite ora tornano ad aumentare e si portano a 47,95 dollari canadesi alla tonnellata.
Canada, l'Italia torna a comprare
Dal rapporto dell'11 dicembre 2023 della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan si apprende: "le esportazioni canadesi di grano duro nel mese di ottobre 2023 sono migliorate a 292,8mila tonnellate, ma rimangono ben al di sotto del ritmo medio. Più della metà delle esportazioni di ottobre sono state destinate al Marocco e all'Algeria. Mentre le esportazioni da inizio anno verso il Marocco sono diminuite di 69mila tonnellate, le esportazioni verso l'Algeria sono aumentate di 60mila tonnellate".
Il rapporto fa notare come "La ragione principale del rallentamento delle esportazioni è che, con 86mila e 600 tonnellate, l'Italia ha importato solo il 25% del volume dello scorso anno, sostituendo il suo fabbisogno di grano duro con forniture turche".
Inoltre il rapporto, citando Statistics Canada, afferma: "la Cina ha acquistato 99 tonnellate di grano duro in ottobre. Se vero, questa sarebbe la prima importazione di grano duro canadese dalla Cina da dicembre 2018". Infine sui prezzi afferma: "Si ritiene che l'Algeria abbia acquistato fino a 500mila tonnellate di grano duro a 440-470 dollari Usa alla tonnellata da Messico, Canada, Stati Uniti e Australia." Un prezzo Cif di sbarco basso e non superiore ai 435,82 euro alla tonnellata.
Il rapporto della Commissione infine sottolinea: "Le esportazioni di frumento duro nella diciottesima settimana di campagna commerciale sono state consistenti, pari a 118mila tonnellate, per un totale stagionale di un milione di tonnellate, in calo del 36% rispetto allo scorso anno".
E aggiunge: "Questo dato è solo leggermente inferiore alla nostra stima di diminuzione. La maggior parte delle esportazioni nella diciottesima settimana sono avvenute attraverso Thunder Bay, Ontario e St. Lawrence - probabilmente un segno che l'Italia sta tornando alle forniture canadesi".
Borsa Merci Foggia
La Borsa Merci di Foggia ieri - 13 novembre 2023 - ha quotato il grano duro fino nazionale, peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa. I prezzi assegnati ieri sono: 380 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi, stabili su questi stessi valori dal 25 ottobre scorso, quando invece si era verificato l'ultimo calo di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 18 ottobre 2023.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano sulla piazza dauna al 13 dicembre perdite per 75 euro alla tonnellata. Tuttavia questi prezzi risultano essere maggiori di 40 euro rispetto alle ultime quotazioni della mietitura 2022. Infatti, le ultime quotazioni di questo cereale per la campagna commerciale 2022-2023 risalgono al 7 giugno 2023, quando furono fissate a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.
Borsa Merci Roma
Borsa Merci di Roma ieri, 13 novembre 2023, ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%. Questi i prezzi assegnati ieri: 340 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 18 ottobre 2023, quando invece si era registrato un calo di 5 euro alla tonnellata.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 13 dicembre perdite pari a 65 euro alla tonnellata.
Non di meno, i valori registrati ieri sulla piazza capitolina si mostrano superiori a quelli dell'ultima quotazione della mietitura 2022 di 21 euro sui minimi e di 26 euro sui massimi. Infatti, le ultime quotazioni della mietitura 2022 sono del 31 maggio 2023 e pari a 319 euro alla tonnellata sui minimi e 324 euro alla tonnellata sui massimi.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
Borsa Merci Napoli ha quotato martedì, 12 dicembre 2023, il grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 14% (valore nominale), peso specifico 76 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, assegnando prezzi di 400 euro alla tonnellata sui minimi e 410 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 7 novembre scorso in avanti. Dal 1° agosto, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 65 euro alla tonnellata sui minimi e di 70 euro sui massimi.
L'ultimo prezzo della campagna commerciale 2022-2023 del cereale pastificabile sulla piazza partenopea era stato fissato il 23 maggio scorso a 350 euro alla tonnellata sui minimi ed a 365 euro sui massimi, pertanto i valori registrati il 12 dicembre scorso restano in aumento sugli ultimi della mietitura 2022 di 50 euro sui minimi e 45 euro sui massimi.
Borsa Merci Bari
Alla Borsa Merci di Bari il 12 dicembre 2023 la Commissione Prezzi ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi: 380 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi, in crescita di 5 euro solo sui minimi rispetto alla precedente seduta del 5 dicembre, stabile sui massimi sulle precedenti sedute dal 24 ottobre, quando i prezzi avevano subìto un calo di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 17 ottobre 2023.
Dal 1° agosto, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 65 euro sia sui minimi che sui massimi.
L'ultima fissazione dei prezzi a Bari del cereale pastificabile nazionale per la mietitura 2022 risale al 30 maggio 2023, quando furono assegnati 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Pertanto i prezzi della mietitura 2023 del 12 dicembre si presentano maggiori di 45 euro alla tonnellata sui minimi e 35 euro sui massimi.
Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 12 dicembre scorso è stato fissato a 437 euro alla tonnellata sui minimi ed a 442 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 5 dicembre e del 28 novembre, quando invece aveva subìto un calo di 3 euro alla tonnellata sui valori rimasti stabili tra il 7 ed il 21 novembre 2023. Complessivamente il prezzo di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 è in perdita di 78 euro alla tonnellata.
Associazione Granaria di Milano
L'Associazione Granaria di Milano il 12 dicembre 2023 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, con le seguenti provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 380 euro alla tonnellata sui minimi e 390 euro sui massimi, stabile dalla seduta del 7 novembre scorso, quando si era verificato un calo di 5 euro sulla seduta del 31 ottobre scorso. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 35 euro alla tonnellata. I valori del 12 dicembre 2023 risultano più elevati di 30 euro sui minimi e di 35 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno 2023 a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
- Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 395 euro alla tonnellata sui minimi e 405 euro sui massimi, stabile dal 7 novembre 2023, quando si era verificato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 31 ottobre 2023. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 35 euro alla tonnellata. I valori del 12 dicembre risultano in aumento di 41 euro sui minimi e di 46 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno scorso a 354 euro alla tonnellata sui minimi e 359 sui massimi.
Il 12 dicembre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 380 euro alla tonnellata sui minimi e 400 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 29 agosto 2023 in avanti. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 20 euro alla tonnellata.
Si tratta di valori superiori di 25 euro alla tonnellata sui minimi e di 40 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022 del 20 giugno scorso. In quella occasione erano stati fissati prezzi di 355 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi.
Risultano pure stabili sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano che, il 12 dicembre 2023, son stati quotati ribadendo 485 euro alla tonnellata sui minimi e 500 euro sui massimi. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 12 euro alla tonnellata.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 1° dicembre 2023, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale, alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri. Su questa piazza il cereale pastificabile è stato fissato a 379 euro alla tonnellata sui minimi e 384 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 27 ottobre scorso, quando invece si era registrato l'ultimo calo di 3 euro alla tonnellata sul 20 ottobre 2023.
Dal 28 luglio, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 76 euro alla tonnellata. I valori del 1° dicembre, rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, restano in rialzo di 37 euro sui minimi e 39 euro sui massimi. Infatti il frumento duro nazionale aveva chiuso la campagna commerciale 2022-2023 ai prezzi della seduta del 9 giugno, 342 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.
Nella seduta del 1° dicembre 2023 il grano duro canadese di prima qualità è rimasto stabile a 437 euro alla tonnellata sui minimi ed a 440 euro sui massimi, quotazioni raggiunte il 24 novembre, quando questo cereale aveva perso 5 euro alla tonnellata sui valori della ancor precedente seduta del 17 novembre. Dal 28 luglio 2023, quando questo cereale quotava 524-527 euro alla tonnellata, ad oggi registra perdite di 87 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 7 dicembre 2023 quando ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2023 - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi: 370 euro alla tonnellata sui minimi e 375 euro sui massimi, valori stabili dal 2 novembre, quando invece si erano rivelati in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 26 ottobre.
Dal 3 agosto, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 50 euro alla tonnellata. I prezzi della piazza felsinea di questa mietitura registrati il 7 dicembre 2023 restano superiori di 30 euro a quelli già fissati l'8 giugno scorso, in occasione dell'ultima seduta della mietitura 2022, pari a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.
I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 13 dicembre 2023
I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea dal 4 al 12 dicembre 2023 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 13 dicembre 2023, presentano - su base settimanale - 12 piazze stabili su 13 monitorate. In pratica si pone in evidenza un solo calo a Grosseto dell'1,4%.
I mercati - pur in un quadro di stabilità abbastanza consolidata, sulla lunghezza delle due settimane danno segno di movimenti su tre piazze. Intanto si segnale l'incremento di Matera di 5 euro rispetto alle rilevazioni del 29 novembre. Invece, sulla stessa distanza temporale, Bari manifesta una diminuzione di 5 euro alla tonnellata e Grosseto vede il suo calo consolidarsi in 12,50 euro alla tonnellata.
Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 13 dicembre 2023
(Fonte: Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna, è quello pubblicato ieri, 13 novembre 2023: quota il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino a 380 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi, stabile su queste stesse quotazioni dal 25 ottobre 2023. Per ogni altro confronto con i prezzi di due settimane fa è possibile rileggere l'articolo del 30 novembre 2023.
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