I prezzi internazionali del grano duro fino continuano a mandare flebili segnali di un cambio di tendenza. Dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano della provincia canadese del Saskatchewan informano che il Giappone e il Nord Africa hanno importato parte dell'export di grano duro non acquistato dall'Italia, determinando - tra agosto e settembre - una sorta di rete di protezione che ha impedito ai prezzi di crollare ancor più di quanto sia poi realmente avvenuto.

 

Intanto i prezzi Fob del Cwad 1 in Canada aumentano leggermente a fronte del persistere della ripresa dei prezzi offerti all'origine dagli agricoltori e di una stabilità del prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione sulla piazza di Rosetown. Ma il prezzo Fob è aumentato sulla scorsa settimana solo per un nuovo rialzo dei costi di trasporto interni canadesi. Stabili i prezzi Fob Usa, sul Northern Durum con un deprezzamento in euro legato ad oscillazioni del cambio. In questo quadro si fa notare il lieve calo dell'Indice dei Future sul Durum a Chicago dopo due settimane di stabilità stabilità.

 

In Italia tutte le borse merci monitorate settimanalmente da AgroNotizie® sono rimaste stabili: tanto il grano duro fino nazionale quanto i frumenti esteri non hanno subìto variazioni sulla settimana scorsa.
Infine, Ismea aggiorna i prezzi medi per piazza e fotografa una situazione di prevalente stasi nel mercato all'origine del frumento duro fino nazionale, con 10 piazze ferme su 13 e 3 in perdita: ma le rilevazioni più recenti sono tutte improntate a stabilità.

 

Noli in parziale recupero

Il mercato dei noli marittimi ha visto ieri - 15 novembre 2023 - l'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo, aumentare per la quinta sessione consecutiva, in rialzo dell'1,6% al massimo di tre settimane. Il Baltic Dry ha raggiunto così 1.688 punti, guadagnando 158 punti sull'8 novembre scorso (+10,32%), quando si era registrata una prima ripresa (+9,1%) dell'indice dopo il crollo del 25 ottobre (-23,52%). Il rialzo di queste ultime sessioni è sostenuto principalmente da tariffe più elevate nei segmenti delle navi più piccole.

Resta ormai sullo sfondo la grande avanzata dell'Indice Baltic Dry, che solo il 18 ottobre 2023, si era portato sui massimi da oltre 14 mesi fino a 2.105 punti.

 

Parallelamente l'Indice Panamax che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate ieri, 15 novembre 2023, è avanzato per la settima sessione consecutiva, in rialzo del 5,4% pervenendo al valore di 1.693 punti, il massimo raggiunto da oltre due mesi a questa parte, registrando un incremento sull'8 novembre di 223 punti (+15,17%).


Il Panamax vola e si porta su un livello più alto rispetto a quello raggiunto il 4 settembre, quando era iniziata la parabola discendente toccando quota 1.625 punti. Dal 12 luglio, quando era attestato a 1.088 punti, la crescita di questo indice è stata di 605 punti (+55,60%).

 

Le previsioni di crescita sui noli escono da questa settimana accresciute. Infatti, secondo la stima di ieri 15 novembre 2023 di Trading Economics, l'Indice Baltic Dry dovrebbe salire fino a 1.749,59 punti entro la fine del trimestre in corso, contro i 1.538,76 previsti la scorsa settimana. Il trend previsto a 12 mesi si porta a 2.041,10 contro i 1.794,02 punti della settimana scorsa e torna così in crescita.

 

Chicago, Future Durum Wheat Index -0,71%

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 14 novembre 2023 risulta in calo di 6,53 punti sul 7 novembre scorso (-0,71%), pervenendo così a 907,14 punti, ovvero 9,07 dollari Usa per bushel. Questa variazione negativa, per quanto non eccessiva, è comunque significativa, perché segue due settimane di stabilità con l'indice attestato a 913,67 punti.

 

Eppure questo indice aveva delineato un nuovo trend tutto in ascesa almeno fino al 9 agosto, quando ha toccato i 1.087,63 punti, dopo di che è entrato in una fase di volatilità, dovuta inizialmente soprattutto ai realizzi speculativi degli operatori finanziari e successivamente anche alle informazioni su nuovi competitor presenti sul mercato reale di riferimento.


Inoltre, la quotazione del 14 novembre 2023 è pari a 307,21 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 15 novembre 2023, in diminuzione di 6,05 euro alla tonnellata sui 313,26 euro pari alla quotazione del 7 novembre valorizzata al cambio dell'8 novembre 2023. Tale decremento è dato dall'effetto congiunto della diminuzione del valore dell'indice, pari a circa 6 centesimi di dollaro, e da un'ulteriore svalutazione del dollaro Usa, passato da 0,93 euro per un dollaro della scorsa settimana a 0,92 euro per un dollaro al cambio di ieri.


Prezzi Fob crescono ma poco in Canada

Secondo il rapporto del 13 novembre 2023 stilato dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine è pervenuto a 645,16 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 6,31 dollari canadesi sui 638,85 dollari registrati il 6 novembre scorso, quando era intervenuto un lieve calo di 0,31 dollari sulle quotazioni del 30 ottobre. Si tratta del primo segno positivo dal 23 ottobre 2023.


Il valore raggiunto il 13 novembre, pur restando in crescita rispetto ai livelli registrati l'8 agosto di ben 107,30 dollari, risulta calato di 18,28 dollari canadesi dal 28 agosto, quando aveva raggiunto il picco dell'estate a 663,44.

Dal 10 luglio, quando era ancora attestato a 491,09 dollari canadesi, tale prezzo è comunque aumentato di 154,07 dollari canadesi alla tonnellata (+31,37%). Tale medesimo incremento all'8 di agosto sul 10 luglio 2023 era di 46,77 dollari canadesi alla tonnellata (+9,52%).


Il valore registrato il 13 novembre è pari a 434,97 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 15 novembre 2023, in aumento di 2,86 euro rispetto alla quotazione del 6 novembre valorizzata al cambio dell'8 novembre 2023.

La quotazione in eurovaluta risulta così riflettere parzialmente l'aumento pervenuto in dollari canadesi, stante una lieve svalutazione della divisa canadese, passata da 0,68 euro per un dollaro canadese della scorsa settimana agli 0,67 euro per un dollaro canadese di ieri, che ha in parte sterilizzato gli effetti dell'aumento in valuta canadese del prezzo Fob del Cwad numero 1.

 

Resta il fatto sostanziale che rispetto alla quotazione del 10 luglio scorso, valorizzata al cambio del 12 luglio 2023 e pari a 335,16 euro alla tonnellata, il valore attuale di questo prezzo Fob risulta comunque cresciuto di 99,81 euro alla tonnellata (+28,9%).

 

Secondo il rapporto settimanale prezzi Fob del 10 novembre scorso compilato dalla Us Wheat Associates "Le offerte di Northern Durum dai grandi laghi per la consegna di novembre 2023 sono quotate 467,00 dollari Usa alla tonnellata" stabili sulle analoghe quotazioni dal 1° settembre scorso in avanti, ma riferite anche alle consegne di settembre e ottobre 2023. Tale valore il primo settembre era invece risultato in calo sulle quotazioni del 25 agosto scorso di 21 dollari alla tonnellata, ma ad oggi in realtà resta in crescita comunque di 67 dollari rispetto al valore del 4 agosto e pari a soli 400 dollari alla tonnellata.

 

Il prezzo Fob Usa del 10 novembre vale 430,50 euro alla tonnellata al cambio del 15 novembre 2023, in diminuzione di 5,59 euro alla tonnellata rispetto al prezzo rilevato il 3 novembre e valorizzato in euro al cambio dell'8 novembre. Stante la stabilità di questo prezzo Fob in dollari Usa, la diminuzione in euro è interamente spiegata dalla debolezza della divisa americana e già sopra osservata a proposito dell'indice dei Future. Il valore del 13 novembre in euro al cambio del 15 novembre resta comunque maggiore di quello registrato il 4 agosto al cambio del 9 agosto - pari a 364,30 euro - di ben 66,20 euro alla tonnellata.

 

Canada, il prezzo all'esportazione si ferma

Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 13 novembre scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 474,00 dollari canadesi alla tonnellata, invariato sul 6 novembre scorso, quando invece si era verificato un aumento di 0,37 dollari canadesi sul 30 ottobre 2023, chiudendo così una fase calante di questo prezzo. Dal 25 settembre 2023 questo prezzo ha comunque perso ben 40,42 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Il valore attuale del principale prezzo di acquisto all'export, rispetto ai 532,79 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 21 agosto scorso, ha perso 58,79 dollari canadesi. Ma dal 4 luglio 2023, quando era quotato a 389,49 dollari canadesi alla tonnellata, il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione è comunque cresciuto di ben 84,51dollari canadesi alla tonnellata.

 

Invece gli export basis per i prezzi Fob dalla costa dell'Atlantico segnano il 13 novembre una crescita di 6,31 dollari canadesi alla tonnellata sul 6 novembre scorso, portandosi a 171,16 dollari canadesi contro i 164,85 dollari della scorsa settimana, quando erano diminuiti di 0,68 dollari sul 30 ottobre 2023. Resta il fatto che, comunque, gli export basis per il prezzo Fob del Cwad numero 1, solo dal 25 settembre al 13 novembre 2023 sono cresciuti di ben 55,61 euro alla tonnellata, sostenendo i prezzi Fob che altrimenti sarebbero stati ben più calanti.

 

E alla luce di questi dati risulta comunque chiaro che l'aumento del prezzo Fob in questa settimana è spiegato solo da un aumento dei costi di trasporto interni canadesi di pari importo unitario.

 

E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 13 novembre 2023 è di 467,57 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 1,29 dollari canadesi rispetto al 6 novembre, quando invece si era rilevato un aumento ben più consistente rispetto alla settimana ancor precedente e pari a12,31 dollari. Dal 2 ottobre, quando questo prezzo medio era attestato a 504,86 dollari canadesi alla tonnellata, le perdite si riducono per la seconda volta e ammontano a 37,29 euro alla tonnellata.

 

Infine, il 13 novembre 2023, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan, il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a gennaio 2024 - risulta essere di 467,47 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 0,27 dollari canadesi sui 467,20 registrati il 6 novembre scorso, quando invece l'aumento era stato ben più consistente e pari a 11,57 dollari alla tonnellata sul 30 ottobre 2023. Dal 25 settembre, quando questo prezzo medio era attestato a 505,14 dollari canadesi, le perdite si riducono per la seconda volta e ammontano complessivamente a 37,67 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Grano duro esportato in Giappone

Dal rapporto del 13 novembre 2023 della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan si apprende: "I dati mensili di Stats Canada mostrano che le esportazioni di grano duro nel mese di settembre sono state pari a 163mila e 800 tonnellate. Si tratta del settembre più lento della storia recente per le esportazioni di grano duro". Detto questo, ecco cosa è successo nel bimestre agosto-settembre: le esportazioni canadesi in totale ammontano a 366mila e 100 tonnellate, cosa che "è solo leggermente inferiore al ritmo dell'anno scorso. Ciò è stato possibile poiché la diminuzione di 103mila e 300 tonnellate delle esportazioni verso l'Italia è stata compensata da maggiori esportazioni verso Giappone, Algeria, Nigeria e diversi altri importatori più piccoli".

 

Il rapporto infine aggiunge: "Le esportazioni settimanali canadesi di grano duro sono state di 60mila e 600 tonnellate nella quattordicesima settimana, per un totale stagionale di 717mila tonnellate, in calo del 29% rispetto allo scorso anno, ma ancora leggermente al di sopra del calo delle esportazioni del 32% che ci aspettiamo".

 

Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 15 novembre 2023 - ha quotato il grano duro fino nazionale, peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa. I prezzi assegnati ieri sono: 380 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi, stabili sull'8 novembre e sul 25 ottobre scorso, quando invece si era verificato un ulteriore calo di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 18 ottobre scorso.


Dal 2 agosto, quando il frumento duro aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano al 15 novembre perdite per 75 euro alla tonnellata. Tuttavia questi prezzi risultano essere maggiori di 40 euro rispetto alle ultime quotazioni della mietitura 2022. Infatti, le ultime quotazioni di questo cereale per la campagna commerciale 2022-2023 risalgono al 7 giugno 2023, quando furono fissate a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.


Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri, 15 novembre 2023, ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%. Questi i prezzi assegnati ieri: 340 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dell'8 novembre e del 25 e 18 ottobre scorso, quando invece si era registrato un calo di 5 euro alla tonnellata. Dal 2 agosto, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 15 novembre perdite pari a 65 euro alla tonnellata.

 

Non di meno, i valori registrati il 15 novembre sulla piazza capitolina si mostrano superiori a quelli dell'ultima quotazione della mietitura 2022 di 21 euro sui minimi e di 26 euro sui massimi. Infatti, le ultime quotazioni della mietitura 2022 sono del 31 maggio 2023 e pari a 319 euro alla tonnellata sui minimi e 324 euro alla tonnellata sui massimi.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Borsa Merci Napoli ha quotato martedì, 14 novembre 2023, il grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 14% (valore nominale), peso specifico 76 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, assegnando prezzi di 400 euro alla tonnellata sui minimi e 410 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 7 novembre scorso, quando si era verificato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 31 ottobre scorso. Dal 1° agosto, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 65 euro alla tonnellata sui minimi e di 70 euro sui massimi.

 

L'ultimo prezzo della campagna commerciale 2022-2023 del cereale pastificabile sulla piazza partenopea era stato fissato il 23 maggio scorso a 350 euro alla tonnellata sui minimi ed a 365 euro sui massimi, pertanto i valori registrati il 14 novembre scorso restano in aumento sugli ultimi della mietitura 2022 di 50 euro sui minimi e 45 euro sui massimi.

 

Borsa Merci Bari

Alla Borsa Merci di Bari il 14 novembre 2023 la Commissione Prezzi ha rilevato le quotazioni del grano duro fino mietitura 2023, di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi: 375 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute del 7 novembre e del 31 e 24 ottobre, quando i prezzi avevano subìto un calo di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 17 ottobre.

 

Dal 1° agosto, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 70 euro alla tonnellata sui minimi e di 65 euro sui massimi. L'ultima fissazione dei prezzi a Bari del cereale pastificabile nazionale per la mietitura 2022 risale al 30 maggio 2023, quando furono assegnati 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Pertanto i prezzi della mietitura 2023 del 14 novembre si presentano maggiori di 40 euro alla tonnellata sui minimi e 35 euro sui massimi.

 

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 14 novembre scorso è stato fissato a 440 euro alla tonnellata sui minimi ed a 445 euro sui massimi, stabile sul 7 novembre scorso, quando si era invece verificato un calo di 10 euro sulla precedente seduta del 31 ottobre. Complessivamente il prezzo di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 è in perdita di 75 euro alla tonnellata.

 

Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 14 novembre 2023 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, con le seguenti provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 380 euro alla tonnellata sui minimi e 390 euro sui massimi, stabile sul 7 novembre scorso, quando si era verificato un calo di 5 euro sulla seduta del 31 ottobre scorso. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 35 euro alla tonnellata. I valori del 14 novembre 2023 risultano più elevati di 30 euro sui minimi e di 35 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno 2023 a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
  • Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 395 euro alla tonnellata sui minimi e 405 euro sui massimi, stabile sul 7 novembre 2023, quando si era verificato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 31 ottobre 2023. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 35 alla tonnellata. I valori del 14 novembre risultano in aumento di 41 euro sui minimi e di 46 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno scorso a 354 euro alla tonnellata sui minimi e 359 sui massimi.


Il 14 novembre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 380 euro alla tonnellata sui minimi e 400 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 29 agosto 2023 in avanti. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 20 euro alla tonnellata.


Si tratta di valori superiori di 25 euro alla tonnellata sui minimi e di 40 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022 del 20 giugno scorso. In quella occasione erano stati fissati prezzi di 355 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi.

 

Risultano pure stabili sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano che, il 14 novembre 2023, son stati quotati ribadendo 485 euro alla tonnellata sui minimi e 500 euro sui massimi. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 12 euro alla tonnellata.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 10 novembre 2023, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale, mietitura 2023, alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri.
Su questa piazza il cereale pastificabile è stato fissato a 379 euro alla tonnellata sui minimi e 384 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 3 novembre e del 27 ottobre scorso, quando invece si era registrato un calo di 3 euro alla tonnellata sul 20 ottobre 2023. Dal 28 luglio, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 76 euro alla tonnellata.


I valori del 10 novembre, rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, restano in rialzo di 37 euro sui minimi e 39 euro sui massimi. Infatti il frumento duro nazionale aveva chiuso la campagna commerciale 2022-2023 ai prezzi della seduta del 9 giugno, 342 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

Nella seduta del 10 novembre 2023 il grano duro canadese di prima qualità è rimasto stabile a 442 euro alla tonnellata sui minimi ed a 445 euro sui massimi sui valori della precedente seduta del 3 novembre, quando invece era calato di ben 10 euro alla tonnellata sul 27 ottobre scorso. Dal 28 luglio 2023, quando questo cereale quotava 524-527 euro alla tonnellata, ad oggi registra perdite di 82 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 9 novembre 2023 quando ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2023 - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi: 370 euro alla tonnellata sui minimi e 375 euro sui massimi, valori stabili sul 2 novembre, quando invece si erano rivelati in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 26 novembre. Dal 3 agosto, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 50 alla tonnellata.

 

I prezzi della piazza felsinea di questa mietitura registrati il 9 novembre 2023 restano superiori di 30 euro a quelli già fissati l'8 giugno scorso, in occasione dell'ultima seduta della mietitura 2022, pari a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 15 novembre 2023

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea dal 6 al 13 novembre 2023 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 15 novembre 2023, presentano - su base settimanale - 3 piazze in ribasso (Ferrara, Milano e Napoli) su 13 monitorate, mentre le restanti 10 appaiono stabili.


I mercati hanno maturato nelle ultime settimane una tendenza volta alla stabilità, e anche lì dove le dinamiche locali si sono rivelate ribassiste queste appaiono ormai lontane nel tempo, confinate con prezzi esitati tra il 6 ed il 7 novembre scorsi. Le cifre di questa situazione di mercato sono ben rappresentate dalla tabella sottostante.

 

Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 15 novembre 2023
(Fonte: Ismea) 

 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna, è quello pubblicato ieri, 15 novembre 2023: quota il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino a 380 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi, stabile sulle quotazioni dell'8 novembre e del 25 ottobre 2023.

 

Per ogni altro confronto con i prezzi della scorsa settimana è possibile rileggere l'articolo del 9 novembre 2023.

 

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