Nel 2020, il prezzo corrisposto ai produttori oscillò per il tondo da 85 a 100 euro a tonnellata, per il lungo da 95 a 125 euro a tonnellata. Quest'anno, in virtù di un aumento generalizzato dei costi di produzione, dovuto al rincaro delle materie prime non agricole impiegate per la coltivazione, secondo Cia-Agricoltori italiani della Puglia e la sua declinazione foggiana occorre rivedere quei prezzi, trovando un accordo soddisfacente ed equo. In provincia di Foggia, zona di massima produzione in Italia, la situazione è diversificata rispetto alle rese: si va dagli 800 ai 1.200 quintali raccolti per ogni ettaro.
Nicola Cantatore, direttore di Cia Capitanata, inquadra così l'attuale situazione: "Nei supermercati, le scorte di prodotto sono praticamente esaurite. Sugli scaffali della Gdo i prezzi dei pelati, della salsa e degli altri trasformati sono aumentati. Riteniamo che i margini per un adeguamento in favore dei produttori ci siano tutti, ed è giusto che portino a concordare un prezzo equo e remunerativo per gli agricoltori".
Puglia, 14,7 milioni di quintali raccolti nel 2020
In Puglia, con la provincia di Foggia in testa, lo scorso anno furono coltivati a pomodoro 17.170 ettari, per una produzione totale raccolta pari a 14.782.950 quintali. Da sola, la Puglia rappresenta oltre il 70% della superficie coltivata a pomodoro in tutto il Sud e circa il 50% del raccolto di tutto il Mezzogiorno. "Ora è necessario raggiungere un accordo soddisfacente per entrambe le parti, salvaguardando i valori di una filiera che significa investimenti, sudore, lavoro, grande qualità", dichiara Ferrandino.Italia terzo produttore di pomodoro fresco da conserva
I dati Ismea rilevano che l'Italia si conferma quale terzo produttore di pomodoro fresco destinato alle conserve: nel 2020, il 13% della produzione mondiale e il 53% di quella europea è made in Italy. Il fatturato industriale ammonta a 3,5 miliardi di euro, di cui 1,8 provengono dalle esportazioni.L'Italia resta sempre il primo produttore ed esportatore di derivati del pomodoro destinati direttamente al consumatore finale: il 60% circa delle conserve rosse lavorate in Italia viene esportato. In Italia, la campagna di produzione dell'estate 2020 si è chiusa con un incremento (+8% rispetto al 2019) dei quantitativi conferiti all'industria conserviera nazionale. Nel 2020 sono stati conferiti all'industria circa 5,16 milioni di tonnellate di pomodoro fresco.
"L'obiettivo è raggiungere e sottoscrivere un'intesa, ma in ogni caso anche questa situazione di stallo deve insegnarci qualcosa - spiega Cantatore. "È fondamentale rafforzare il potere contrattuale dei produttori, ed è ciò a cui stiamo continuando a lavorare. Serve unire le forze, sostenere le aggregazioni, puntare sulla ricerca che ottimizzi l'impiego della risorsa idrica e ci dia nuovi strumenti per una produzione sempre più resistente e qualitativa".