L'Umbria ha aperto il bando per il ripristino del potenziale agricolo colpito da calamità naturali previsto dall'intervento 5.2.1 del Psr.

Possono partecipare al bando come beneficiari solo gli agricoltori che hanno subito danni negli eventi calamitosi riconosciuti dai decreti del presidente della Giunta regionale: n. 100/2016 (modificato con n. 114/2016, n. 57/2017, n. 142/2017) n. 194/2017, n. 233/2017, n. 32/2018 (modificato con n. 48/2018), n. 43/2018, n. 51/2018 (modificato con n. 56/2018) oltre che da altri eventuali decreti pubblicati dopo il 17 giugno 2020.

I beni danneggiati in ogni caso devono essere nei territori indicati nei decreti e devono appartenere ad aziende agricole che erano effettivamente in attività nel periodo in cui c'è stato l'evento calamitoso.

Il bando mette a disposizione una copertura del 100% delle spese ammissibili per il ripristino di:
  • terreni agricoli
  • impianti irrigui fissi
  • colture arboree
  • macchine e attrezzature agricole
  • attrezzature da ufficio
  • animali da reddito
  • fabbricati classificati in catasto come C/6 (stalle, rimesse, scuderie) e C/2 (tettoie chiuse o aperte)
  • D/10 (fabbricati per attività produttive annesse all'agricoltura).

Sono finanziabili anche le spese tecniche per i progetti di ripristino fino al 6% della spesa e le civili abitazioni solo se strettamente collegate all'attività agricola fino al 50% della spesa di ripristino.

Non sono invece finanziate le spese di ripristino per i locali e le attrezzature usate per attività connesse diverse dalla trasformazione e la vendita dei prodotti agricoli (cioè ad esempio le infrastrutture per l'agriturismo).

Non sono finanziabili nemmeno le spese di ripristino legate ad allevamenti classificati come intensivi. Per non essere considerato intensivo l'allevamento deve usare una percentuale di unità foraggere prodotta in azienda come riportato in Tabella 1.

Tabella: Requisiti allevamenti non intensivi in Umbria
Tabella 1: Requisiti per gli allevamenti per non essere considerati intensivi

Le spese sostenute o da sostenere per essere ammesse devono far riferimento ad un computo metrico e al prezzario regionale, mentre per i beni mobili e immateriali si dovranno presentare almeno tre preventivi di spesa.

Sono ammessi al finanziamento anche lavori in autonomia fino ad un massimo di 50mila euro, sempre facendo riferimento al prezzario regionale.

Le domande, insieme alla documentazione richiesta dovranno essere presentate entro il 30 novembre 2020.
Per maggiori informazioni e dettagli si rimanda alla pagina ufficiale con la modulistica e al testo completo del bando.