"Si stenta a riconoscere una delle zone più fertili della Puglia e più celebrate per la qualità della sua agricoltura - ha detto l'assessore regionale al Bilancio, Raffaele Piemontese, che, su delega del presidente e assessore all'Agricoltura, Michele Emiliano, ha effettuato ieri mattina un sopralluogo nelle campagne di San Nicandro Garganico, quelle che scendono verso il mare Adriatico, l'area dove più devastanti sono i segni della tromba d'aria e della violenta grandinata verificatesi la giornata di sabato 13 luglio 2019.
Ettari di piante di pomodori sradicate alla vigilia del raccolto, centinaia di alberi di ulivo spogliati dei frutti con le olive sparse e scaraventate al suolo, campi di zucchine irrimediabilmente danneggiati e grandi alberature spezzate e scaraventate su strade e stradoni di campagna: questo lo scenario che si è presentato all'assessore Piemontese. Accompagnato dal sindaco di San Nicandro Garganico, Costantino Ciavarella, e dal consigliere comunale Gianpaolo D'Antuono, l'assessore si è mosso con un mezzo della Protezione civile dell'Associazione volontari emergenza radio Sannicandro che, nelle scorse ore, ha dovuto fronteggiare i primi interventi per sgomberare alcune strade e mettere in sicurezza i passaggi.
"Il sindaco mi ha assicurato che sta completando gli atti necessari ad avviare le procedure per il riconoscimento dello stato di calamità naturale – ha commentato Piemontese – che gli uffici regionali del dipartimento Agricoltura valuteranno il più rapidamente possibile in rapporto alla produzione lorda vendibile della zona colpita".
L'evento del 13 luglio – secondo Coldiretti Puglia – è la terza tromba d'aria in sette giorni sul solo Gargano, con epicentro a Manfredonia, mentre grandinate e nubifragi hanno allagato le campagne, provocato smottamenti e strappato via interi campi di pomodori. “E' l'ennesimo bollettino di guerra in campagna, con le segnalazioni giunte a Coldiretti Foggia dagli agricoltori di Manfredonia, Mattinata, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico, Vieste, Lesina e Vico del Gargano, con danni a macchia di leopardo tra il 30 e l'80% sulle colture di pomodori, zucche e ortaggi e su vigneti e oliveti – lamenta l'organizzazione agricola.
Ed è solo l'ultimo episodio in ordine di tempo, dopo le violente grandinate dei giorni scorsi ad Apricena, Poggio Imperiale, Lesina, Serracapriola, San Severo. Ed ancora si conta un'altra tromba d'aria tra San Severo e San Marco in Lamis in provincia di Foggia, oltre all'alluvione - aggiunge Coldiretti Puglia - che ha creato vere e proprie cascate d'acqua a San Giovanni Rotondo.
Secondo l'organizzazione agricola, che cita la banca dati europea sugli eventi estremi dell'Eswd "In quindici giorni in Puglia - dall'1 al 15 luglio 2019 - si sono abbattuti tre tornado, cinque trombe d'aria e dieci grandinate killer che hanno messo ko le produzioni pronte per essere raccolte come pomodori, angurie, meloni, hanno danneggiato gravemente serre di ortaggi e tendoni di uva da tavola e i violenti nubifragi hanno provocato smottamenti e allagamenti".
E ancora si contano danni: "Piante e ulivi sradicati, albicocche, pesche, meloni e angurie falcidiati, campi di grano allettati dall'acqua e dalle raffiche di vento, smottamenti e allagamenti - dice Coldiretti Puglia - sono il risultato dei temporali intensi accompagnati da grandinate killer che hanno colpito il territorio".