In Italia l'agriturismo tira. Lo riporta la Cia Toscana analizzando i dati Istat del 2017 che mostrano una crescita del settore sia per quanto riguarda il numero di strutture che per le presenze dei clienti e il suo valore economico.

A livello di aziende nel 2017 se ne contavano 23.406, 745 in più rispetto al 2016, un valore che corrisponde a una crescita del 3,3%, con un giro di clienti di oltre 12 milioni di persone, dato anche questo in crescita del 5,3% rispetto all'anno precedente e un fatturato di 1,36 miliardi di euro, con un più 6,7% rispetto al 2016.

Ma il settore è importante anche dal punto di vista del presidio del territorio e dello sviluppo rurale, dato che oltre l'82% delle strutture si trovano in aree montane o collinari, con una crescita significativa anche delle aziende con prodotti a denominazione Dop e Igp.

E se più della metà delle aziende offrono 'solo' alloggi e altre attività, in particolare ricreative e culturali, oltre 8mila fanno anche ristorazione e più di 1.900 strutture propongono tutti e quattro i servizi agrituristici previsti: alloggio, ristorazione, degustazioni e altre attività.

A livello territoriale l'agriturismo è presente e cresce in tutta Italia, ma è al centro che si registra il maggior numero delle aziende e anche il maggior numero di nuove aperture, con la Toscana che veste un ruolo di spicco con oltre 4.500 strutture, di cui tra l'altro 1.789 gestite da donne, oltre il 39%, un valore più alto delle media nazionale che vede la conduzione femminile al 36%.

E la Toscana sarà protagonista anche a livello fieristico con Agrietour 2018, il salone nazionale dell'agriturismo che aprirà le porte il 15 e il 16 novembre ad Arezzo.

Un appuntamento importante, il principale in Italia, che con incontri con gli operatori, corsi formativi, visite di compratori internazionali, sta diventando uno strumento chiave per il consolidamento e lo sviluppo di questo settore tipicamente italiano.