Il ministero dello Sviluppo economico ha approvato, con decreto 23 aprile 2018, le modalità e i criteri di riconoscimento del credito d'imposta per le spese di consulenza relative alla quotazione delle Pmi.

Possono beneficiare dell'agevolazione di cui al decreto le Pmi che operano nei settori economici rientranti nell'ambito di applicazione del regolamento di esenzione n. 651/2014 (compreso quello della produzione primaria di prodotti agricoli) e sostengono costi di consulenza allo scopo di ottenere l'ammissione alla quotazione in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell'Unione europea o dello Spazio economico europeo.

Il credito d'imposta può essere riconosciuto, fino a un importo massimo di 500mila euro, nella misura massima del 50% dei costi complessivamente sostenuti per le attività in oggetto a decorrere dal 1° gennaio 2018 fino alla data in cui si ottiene la quotazione e, comunque, entro il 31 dicembre 2020. 

Ai fini del riconoscimento del credito d'imposta, i soggetti interessati inoltrano un'apposita istanza nel periodo compreso tra il 1° ottobre dell'anno in cui è stata ottenuta la quotazione e il 31 marzo dell'anno successivo.


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