Possono beneficiare dell'agevolazione di cui al decreto le Pmi che operano nei settori economici rientranti nell'ambito di applicazione del regolamento di esenzione n. 651/2014 (compreso quello della produzione primaria di prodotti agricoli) e sostengono costi di consulenza allo scopo di ottenere l'ammissione alla quotazione in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell'Unione europea o dello Spazio economico europeo.
Il credito d'imposta può essere riconosciuto, fino a un importo massimo di 500mila euro, nella misura massima del 50% dei costi complessivamente sostenuti per le attività in oggetto a decorrere dal 1° gennaio 2018 fino alla data in cui si ottiene la quotazione e, comunque, entro il 31 dicembre 2020.
Ai fini del riconoscimento del credito d'imposta, i soggetti interessati inoltrano un'apposita istanza nel periodo compreso tra il 1° ottobre dell'anno in cui è stata ottenuta la quotazione e il 31 marzo dell'anno successivo.