Il dlgs 231/01 ha introdotto per la prima volta, in Italia, la "Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle organizzazioni e delle associazioni anche prive di personalità giuridica" per alcuni reati commessi nell'interesse o a vantaggio delle stesse.

In altre parole, dal 2001 le imprese che commettano alcuni reati nel proprio interesse o vantaggio hanno a proprio carico un tipo di responsabilità amministrativa che molto assomiglia a quella penale.

Cerchiamo ora di chiarire i vari aspetti:
  • chi sono i destinatari della norma? Enti che hanno personalità giuridica (anche ditte individuali) oppure società o associazioni anche prive di personalità giuridica;
  • quali sono quelli che sopra abbiamo definito "alcuni reati"? L'elenco di tali reati (chiamati "reati presupposto") sono elencati nel testo del decreto e dei suoi aggiornamenti. Ecco alcuni esempi di reato presupposto: reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell'igiene e della salute sul lavoro; reati ambientali; impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, ecc.
  • chi può commettere questi reati? Ovviamente persone fisiche. Nello specifico: soggetti apicali (persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione dell'ente) o soggetti subordinati (ossia persone sottoposte alla direzione o vigilanza di chi gestisce o controlla).
  • cosa si intende per "reati commessi nell'interesse o a vantaggio delle stesse"? Chi ha commesso il reato deve aver agito nell'interesse o nel vantaggio dell'ente, non nel proprio o di terzi. L'interesse o vantaggio non deve necessariamente essere di tipo economico.
  • quali sono i tipi di sanzione previsti? Sanzione pecuniaria; sanzioni interdittive; confisca; pubblicazione della sentenza.

Abbiamo appena visto che questa norma tocca vari aspetti di una impresa, anche agricola, in quanto i reati che possono essere commessi, lo ripetiamo, possono riguardare la salute e sicurezza sul lavoro, l'ottenimento di contributi pubblici, i reati ambientali, l'impiego di manodopera irregolare e molti altri.

La legge dà anche degli strumenti che le imprese possono utilizzare per migliorare la propria organizzazione aziendale e per dimostrare, nel caso in cui venga effettivamente commesso un reato, che l'ente aveva messo in atto tutte le misure idonee ad evitarlo.

Quali sono questi strumenti e quali sono, più in dettaglio, i reati presupposto, lo vedremo nei prossimi articoli.

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