Per quanto riguarda il primo gruppo, al capitolo operazioni colturali, la voce di costo più consistente è la preparazione del terreno con 191,60 euro, mentre segue la raccolta con 171 euro. La spesa per la semina è di 70,40 euro, mentre quella per la fertilizzazione si attesta su 39,04 euro. Ci sono poi infine i lavori colturali, in questo caso il diserbo preemergenza, con 39,20 euro. In tutto, il costo totale delle lavorazioni per un ettaro di colza è di 511,24 euro.
A questi si sommano le voci di costo dei mezzi tecnici, fra cui 75 euro per la semente, 152,86 euro per i concimi e 104 euro per i diserbanti. Il costo totale per i mezzi tecnici è quindi di 331,86 euro, che sommati ai mezzi tecnici, portano il costo colturale (costi espliciti) a 843,10 euro. I costi calcolati (indiretti) sono costituiti da 10,54 per gli interessi sul capitale di anticipazione, 38,59 per le imposte e contributi consortili, 340 euro in caso di terreno preso in affitto, 33,08 euro per la direzione e amministrazione e infine 22,05 euro per i costi relativi a imprevisti. In totale i costi calcolati sono 444,25, che fanno lievitare il costo totale per ettaro a 1287,35 euro.
Sul fronte dei ricavi, con una produzione media stimata di 35 quintali per ettaro, in un intervallo fra i 28 e i 42 quintali per ettaro, e con un prezzo che nel 2014 si è attestato sui 31,50 euro al quintale, la Plv è di 1102,50 euro. A questo si deve aggiungere il contributo Ue di 250 euro, che porta la Plv totale per ettaro a 1352,50 euro. In pratica, in un'annata come il 2014, l'azienda, se ha il terreno in affitto, allora riesce ad avere un tornaconto positivo di 65,15 euro solo grazie al contributo Ue, perchè al netto di quello, sarebbe invece incappata in una perdita economica.
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