Ma secondo il Consorzio nazionale produttori apistici, attivo in Campania e Molise, vi sarebbero dei ritardi nelle registrazioni da parte degli apicoltori: ”Si evidenziano diverse complicazione di gestione delle procedure online, in parte dovute ad un’impostazione normativa non condivisibile che le ha favorite, in parte legate alla organizzazione logistica non pronta a gestire dati così variegati e quantitativamente importanti e, infine, in parte per mancanza di linearità e trasparenza nelle gestione esecutiva da parte di chi ne ha la competenza" è scritto in un comunicato del Conaproa.
Secondo il Conaproa “Gli ultimi dati indicano la registrazione di poco più di 20.000 apicoltori, ossia meno di un terzo di quelli attesi, circa 75mila a livello nazionale, per non parlare del numero degli alveari denunciati in capo ad ogni apicoltore.”
Il Conaproa denuncia: “Questa situazione è deleteria per il settore oltre che per gli apicoltori inadempienti. Innanzitutto perché configura un comparto in una dimensione decisamente inferiore alla realtà, con gravi conseguenze per quanto riguarda l’autorevolezza formale e sostanziale: l’Ue per gli aiuti all’apicoltura – Regolamento UE 1308/13 - determina gli stanziamenti a favore degli Stati membri in base al numero degli alveari dichiarati”.
Da Campobasso il Conaproa invita tutti gli apicoltori ad iscriversi alla Banca dati nazionale: ”Non è più possibile temporeggiare. E’ giunto il momento di regolarizzare le posizioni. Tutti gli apicoltori sono invitati, dunque, a provvedere alla registrazione iniziale ed alle successive attività di aggiornamento”.
Infine il Conaproa ricorda: “Il legislatore, per agevolare gli apicoltori nell’espletamento di questi adempimenti, ha dato facoltà di delegare gli organismi associativi (che, in tal modo, vengono anche responsabilizzati nella gestione della Banca dati nazionale), le Associazioni aderenti al Gruppo Volape (per il Molise l’Apam – Associazione produttori apistici molisani e per la Campania l’Aiacena -Associazione interprovinciale apicoltori casertani e napoletani) hanno istituito un apposito servizio dedicato alla Banca dati nazionale.”