60 milioni di euro per una prima tranche sugli incentivi per investimenti, redditività e competitività delle aziende agricole e 66 milioni per lo sviluppo locale Leader. Entra nel vivo l'attuazione del nuovo programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Lombardia, con le prime tranche di finanziamenti per il comparto agricolo.

Per quanto riguarda la prima dotazione di 60 milioni di euro, 20 saranno destinati alle domande presentate da richiedenti conduttori di aziende delle zone svantaggiate di montagna e 40 milioni sono a disposizione per i richiedenti conduttori di aziende non di montagna.

La Regione si impegna a sostenere gli investimenti del sistema agricolo lombardo attraverso l'operazione 4.1.01, considerato forse il provvedimento più atteso dagli imprenditori agricoli – sottolinea l'assessore all'Agricoltura Gianni FavaQueste sono risorse necessarie per la crescita delle imprese, delle società e delle cooperative agricole, che potranno generare un valore aggiunto al sistema agroalimentare lombardo come conseguenza dell'obiettivo posto dall'operazione del Psr, che la Regione Lombardia ha deliberato e che attiene allo sviluppo della competitività del settore agricolo, alla garanzia della gestione sostenibile delle risorse naturali e all'azione per il clima”.

Nonostante la grave crisi che sta colpendo con particolare gravità la zootecnia e i ritardi provocati dai burocrati ministeriali e comunitari – continua l'assessore Fava – c'è voglia di investire da parte degli agricoltori; solo un anno fa la misura analoga del Psr precedente 2007-2013, che era la 121, a fronte di 25 milioni di euro di risorse, aveva attratto domande per 78 milioni, in grado così di generare, attraverso il meccanismo del cofinanziamento, investimenti per 200 milioni di euro”.

A tutto questo si affianca la Misura 19 “Sostegno allo sviluppo locale Leader”, finanziato con 66 milioni di euro. “L'obiettivo della misura – continua Fava – è sviluppare e promuovere il territorio valorizzando le tradizioni, il paesaggio, i prodotti agricoli ed enogastronomici, per sostenere l'economia rurale e sviluppare le attività economiche ad essa collegate, anche in un'ottica di Macroregione agroalimentare del Nord”.

Dei 66 milioni di euro relativi alla misura, 64,3 milioni rappresentano la quota di risorse destinate all'attivazione dei Piani di Sviluppo locale, alle spese di gestione e informazione e alle spese destinate al sostegno preparatorio. “L'obiettivo è favorire le aggregazioni, i progetti omogemnei che promuovono i prodotti agroalimentari del territorio e le sinergie fra aree che condividano operazioni di sostegno alle produzioni locali”.