Di Menapace sono apprezzate soprattuttole doti diplomatiche, la sua conoscenza delle problematiche territoriali e la sua competenza. Il presidente della Fondazione Mach, Andrea Segrè, ha sottolineato come la giovane età del neo eletto sia un vantaggio per l’ente, che sarà in questo modo proiettata verso il futuro.
Il contratto di Menapace sarà di tre anni, con scadenza al 31 dicembre 2018, il Cda si è occupato anche delle condizioni economiche dell’incarico: il compenso del nuovo direttore generale sarà ridotto del 13% rispetto al suo predecessore. “Questo è un segnale positivo in un momento di ristrettezze economiche”, ha sottolineato il presidente Segrè. Per volere del Cda, il nuovo direttore arriverà in tempi brevi a San Michele all’Adige, in modo da poter essere affiancato da Fezzi nel passaggio delle consegne.
Approvata, inoltre, la riorganizzazione delle strutture legate alla Direzione generale in un’ottica di razionalizzazione dei processi e di riduzione dei costi. Sono state individuate cinque ripartizioni alle quali afferiranno le funzioni delle ex strutture amministrative e dell’informazione e comunicazione.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di San Michele all'Adige