Scanavino, in merito alla politica agricola comune, ha ribadito le perplessità per alcune scelte italiane, definite poco coraggiose e conservative, riguardo l’agricoltore attivo, il mancato utilizzo dell’intero budget per i pagamenti accoppiati, la scarsa attenzione allo sviluppo delle colture proteiche, alcuni appesantimenti burocratici. Ma ha soprattutto evidenziato la determinazione della Cia ad operare con un partenariato attivo per l’applicazione di piani di sviluppo rurale ed interventi di mercato efficaci, che favoriscano l’aggregazione e l’organizzazione delle filiere, l’innovazione, la multifunzionalità, l’occupazione.
Scanavino ha ringraziato Ciolos per il lavoro svolto a favore degli agricoltori europei, coniugando efficacemente redditività con sostenibilità ambientale e per la costante attenzione alle piccole imprese. Nei prossimi mesi, oltre a completare l’applicazione della riforma della Pac e ad approvare i Psr, la Commissione è chiamata ad importanti scelte per favorire le filiere di qualità, il biologico e un’etichettatura efficace che informi i consumatori sulle caratteristiche e l’origine degli alimenti. Il presidente della Cia ha soprattutto richiesto un ulteriore sforzo per la semplificazione amministrativa.
Da parte sua il commissario Ciolos ha ringraziato la Confederazione per la costante azione di proposta svolta in tutti questi anni sia direttamente che all’interno del Copa. Si è trattato di un confronto schietto nella comune visione di un settore, l’agricoltura, punto di forza per un’Europa che vuole davvero tornare a crescere in un mondo che chiede sempre più alimenti di qualità ed un ambiente sano.
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