Per testimoniare questa quotidiana azione a salvaguardia del territorio e per la gestione delle acque irrigue saranno aperte al pubblico, tra l’altro, le imponenti centrali idrovore di Moglia di Sermide e San Matteo delle Chiaviche (nel mantovano), Ostia Antica e Focene (in provincia di Roma), i moderni impianti di Arcugnano (a difesa della città di Vicenza) e Voltabarozzo (a tutela della città di Padova), ma anche la centrale di Sindacale (nel veneziano), dove saranno accesi gli storici motori diesel; sempre nel Veneto saranno visitabili le grandi prese idrauliche di Fener, lungo il corso del fiume Piave.
Altre modalità di avvicinarsi al mondo della gestione idrica saranno le aperture straordinarie di “musei dell’acqua”: da ricordare l’Ecomuseo didattico di Sala Bolognese, il Museo delle Bonifiche a Ca’ Vendramin (in provincia di Rovigo), il Museo Multimediale di Boretto, nel reggiano.
Accanto agli scampoli di una settimana dedicata, in primo luogo, agli studenti attraverso concorsi e mostre, vanno segnalate le “passeggiate in bonifica” che, un po’ ovunque, permetteranno la scoperta di luoghi e siti ameni, lontano dagli usuali itinerari, testimonianza di un territorio, che non è solo ambiente, ma anche un determinante fattore per il rilancio economico del nostro Paese.
“La Settimana che sta per chiudersi – commenta Massimo Gargano, presidente Anbi, Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni – è l’occasione per far conoscere il silente lavoro di migliaia di persone, quotidianamente impegnate a mantenere le condizioni ambientali indispensabili a garantire la vita delle comunità. Basta porsi una domanda per capire la complessità del lavoro dei Consorzi di bonifica: quando piove, dove finisce l’acqua caduta? La settimana, che sta per concludersi, è l’occasione per darsi una risposta”.
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Fonte: Anbi - Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni