Sono state infatti approvate mercoledì alcune modifiche, già concordate con i ministri europei, che comprendono l'estensione del termine per la richiesta di aiuti per calamità naturale da 10 a 12 settimane, il versamento di un anticipo pari al 10% degli aiuti (per un importo massimo di 30 milioni di euro) e la semplificazione dei criteri di approvazione degli aiuti per i disastri meno gravi a livello regionale.
"Questa riforma renderà il Fondo uno strumento ancora più efficace" ha dichiarato la relatrice Rosa Estaràs Ferragut (Ppe, Spagna). La sua relazione è stata approvata con 525 voti a favore, 12 contrari e 41 astensioni.
Norme più chiare e più semplici per le catastrofi regionali
Il Fsue normalmente si concentra su catastrofi gravi, che hanno causato danni superiori ai 3 miliardi di euro a prezzi del 2011 o superiori allo 0,6% del reddito nazionale lordo del paese colpito. Tuttavia, il fondo potrà essere mobilitato anche per catastrofi regioni più limitate. Per questi casi, le nuove norme prevedono un singolo e semplice criterio di ammissibilità - una soglia di danno dell'1,5% del prodotto interno lordo della regione - così da facilitare il compito della Commissione europea nel valutare le applicazioni e velocizzare lo stanziamento degli aiuti.
I deputati hanno anche fissato una soglia inferiore all'1% del Pil per le regioni ultraperiferiche dell'Ue, garantendo che il fondo potrà essere utilizzato anche per alcuni tipi di catastrofi, come la siccità, che si sviluppano su un arco di tempo più lungo prima che se ne risentano gli effetti disastrosi.
Scadenze più lunghe e procedure più rapide
I deputati hanno ottenuto due settimane in più di tempo (12 invece di 10) per gli Stati colpiti da una calamità per presentare la domanda di aiuto. Hanno anche ottenuto più tempo per i governi per utilizzare il contributo del fondo: 18 mesi invece di un anno.
I termini per le procedure amministrative sono stati ridotti, per cui la Commissione dovrà ora valutare entro 6 settimane dal ricevimento della domanda se siano soddisfatte le condizioni per la mobilitazione del Fondo di solidarietà e determinare la quantità di aiuto finanziario possibile.
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Fonte: Parlamento europeo