Agrinsieme Emilia Romagna, il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e le Centrali cooperative, “esprime forte preoccupazione per la situazione che si verificherebbe se si applicasse la decisione di blocco, pur nella conferma del proprio sostegno ad ogni iniziativa tesa a garantire il corretto utilizzo delle risorse pubbliche”. La sospensione dei pagamenti riguarderebbe sia la verifica di legittimità di determinate situazioni aziendali (quali ad esempio i contratti d’affitto di terreni demaniali e le successioni ereditarie) oggetto dell’intervento della Guardia di Finanza nell’ottobre 2013, sia le procedure di erogazione.
“Le verifiche sia degli Organismi pagatori che della Guardia di Finanza stanno dimostrando la sostanziale correttezza della stragrande maggioranza di quelle posizioni delle imprese – afferma Agrinsieme – e sconcerta il contenuto della recente circolare Agea che introduce dopo quattro mesi il principio di ‘intenzionalità’, determinando il non pagamento di tutto l’importo spettante alle oltre 50.000 imprese interessate”. Agrinsieme Emilia Romagna comprende la reazione degli Organismi pagatori – prosegue la nota - ma li invita a proseguire l’attività di verifica, trasmissione ed erogazione per poter far giungere al più presto agli agricoltori quanto dovuto.
“Agrinsieme invita Agea Coordinamento - conclude il comunicato - a riconsiderare la propria delibera visto che, anche qualora emergessero nelle fasi di verifica successiva prove di intenzionalità, il sistema ha tutti gli strumenti normativi e impositivi per il recupero di quanto non dovuto e delle eventuali sanzioni”.
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Fonte: Agrinsieme Emilia-Romagna