Il coordinatore di Agrinsieme ha sottolineato che pur apprezzando lo sforzo del governo in un contesto obiettivamente difficile, la manovra si conferma timida. I tagli al cuneo fiscale, che dovevano essere l’elemento cardine della legge di stabilità, sono troppo diluiti nel tempo e nel 2014 gli effetti sul calo del costo del lavoro saranno modesti e sembrerebbero non interessare i contratti agricoli massimamente a tempo determinato. Insufficiente anche il rifinanziamento del Fondo per le Pmi, al quale si aggiunge la riduzione degli incentivi per le imprese. E questo non permetterà al sistema imprenditoriale di investire e innovare per creare nuova occupazione.
“E' positivo - aggiunge Politi - il rifinanziamento di 120 milioni di euro per il Fondo di solidarietà nazionale per l’agricoltura. Ci auguriamo che dalla programmata dismissione dei beni pubblici, in particolare terreni del Demanio, possano venire opportunità per i giovani agricoltori. Aspettiamo di conoscere nel dettaglio la nuova mappa delle tassazioni immobiliari e per i servizi, auspicando che essa non si trasformi per le aziende agricole in un peso insostenibile, tenuto conto anche del generale quadro di difficoltà economiche in cui versa il comparto. In attesa di verificare che sia confermato il ripristino della tassa di registro all’1% per le transazioni fondiarie e di conoscere e approfondire meglio i contenuti dell’intera manovra, auspichiamo -conclude il coordinatore di Agrinsieme- che nel corso dell’iter parlamentare possano intervenire le correzioni necessarie per garantire imprese e cittadini e per aprire una nuova fase di crescita”.
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Fonte: Agrinsieme