In Italia crescono  le assunzioni nelle aziende agricole del 3,6% rispetto allo scorso anno, in controtendenza con l’aumento dei disoccupati e degli sfiduciati, anche per la grande spinta all’innovazione generata dalle imprese condotte da giovani. E’ quanto emerso all’Assemblea dei giovani della Coldiretti dove è stato creato l’“Open space sull’ingegno contadino” con le esperienze innovative di giovani agricoltori.

La crescita di opportunità nel settore agricolo è resa evidente dal boom del 29% delle iscrizioni negli istituti professionali agricoli e del 13% negli istituti tecnici di agraria, agroalimentare ed agroindustria, secondo una analisi della Coldiretti sui dati relativi alle iscrizioni al primo anno delle scuole secondarie di II grado statali e paritarie per l’anno scolastico 2012/2013 divulgati dal ministero dell’ Istruzione, dell’Università e della Ricerca. E' una conferma del fatto che in agricoltura il lavoro c’è sia per chi vuole trovare una opportunità di occupazione, magari stagionale, sia per chi vuole intraprendere.

Sono quasi 59mila le imprese agricole condotte  da giovani “under 30” iscritte alla Camere di commercio, dove rappresentano oltre il 7% del totale, secondo la Coldiretti. "Circa il 70% delle imprese giovani – continua la Coldiretti - opera in attività multifunzionali: dall’agriturismo alle fattorie didattiche, dalla vendita diretta dei prodotti tipici e del vino alla trasformazione aziendale del latte in formaggio, dell’uva in vino, delle olive in olio, ma anche pane, birra, salumi, gelati e addirittura cosmetici". La domanda di lavoratori  si registra per figure professionali tradizionali che vanno dal trattorista al taglialegna fino al potatore, ma anche per quelle innovative all’interno dell’impresa agricola come l’addetto alla vendita diretta di prodotti tipici, alla macellazione, alla vinificazione o alla produzione di yogurt e formaggi. Settori nei quali si evidenzia un alto tasso di creatività ed innovazione.

Ma soprattutto “Scegliamo soprattutto di fare impresa per passione (56%) anche se, se vuole, qualcuno può continuare a pensare che l’agricoltura sia solo un “riparo” in tempo di crisi”, - afferma il delegato dei giovani della Coldiretti Vittorio Sangiorgio - “il nostro modo di interpretare il modello di sviluppo ha numeri importanti: aumenta il numero di chi tra noi ha la certificazione di qualità con quasi i 2/3 delle imprese giovani certificate, mentre circa il 70% delle imprese giovani è multifunzionale (era il 65% un anno fa)”.