Cinque enti non profit scrivono una lettera aperta ai candidati e ai parlamentari italiani in Europa, segue il testo.
Le persone povere che si rivolgono alle 15.000 strutture caritative in Italia sono sempre più numerose. Molte di queste strutture caritative segnalano difficoltà a proseguire la loro azione nel futuro.
Gli stessi segnali giungono anche dagli altri Paesi europei, e non solo dalla Grecia.
La fine del Programme européen d'aide alimentaire aux plus démunis (Pead) nel 2014 non ci lascia tranquilli.
Accogliamo con piacere che L’Unione europea e il Governo Italiano hanno predisposto due importanti provvedimenti a favore dei più poveri: questi sono sicuramente segnali di lungimiranza.
Ci allarma che nell’attuale campagna elettorale questi argomenti non vengano trattati con l'importanza che meritano, eppure sono più di 3.5 milioni gli italiani e circa 20 milioni gli europei che ricevono aiuti alimentari per sopravvivere.
Per quanto sopra esposto a tutti i candidati vorremmo chiedere:
di inserire nelle loro agende politiche questa grave emergenza, che rischia di trasformarsi da un problema sociale per molti a un problema di sicurezza per tutti.
Vorremmo chiedere:
che si esprimano su questo tema in questi ultimi giorni prima delle elezioni.
Vorremmo chiedere:
al futuro Parlamento e Governo di dare un immediato segnale di voler affrontare il problema, prevedendo nel 2014 una copertura finanziaria per il Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti previsto dal decreto del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione, della stessa entità erogata 2013 per l'Italia dal programma di aiuti alimentari europeo (100 milioni di euro), come altri Paesi europei stanno valutando di fare.
Vorremmo chiedere:
l’impegno, nei prossimi mesi, dei deputati italiani presso il Parlamento europeo di unirsi ai loro colleghi della maggior parte dei Paesi aderenti, affinché propongano di innalzare il budget a 3.5 miliardi di euro per il nuovo Fondo di aiuti europei agli indigenti.
Da parte nostra vogliamo essere partner affidabili per collaborare con l’amministrazione e le istituzioni pubbliche del nostro Paese per contribuire al bene comune dell'Italia e dell'Europa.
L'Italia può forse venir meno alla sua più che secolare tradizione di esempi di solidarietà e carità verso i più poveri?
La strategia "Europa 2020" punta a rilanciare l’Ue, quindi anche l'Italia, attraverso un’economia intelligente, sostenibile e solidale conseguendo nuovi elevati livelli di occupazione, produttività e coesione sociale. Tuttavia, per garantire lo sviluppo e quindi un aumento dei redditi non è più sufficiente solo la crescita dell’occupazione perché richiede tempi lunghi. Oggi è necessario anche un concreto e urgente sostegno ai poveri, perché possano dare risposta alla mancanza di beni di prima necessità, solo così avranno la forza e la speranza di proseguire nel faticoso cammino per un futuro migliore.
Firmatari:
Associazione Banco alimentare Roma Onlus
Federazione nazionale Società di San Vincenzo De Paoli, Consiglio nazionale italiano - Onlus
Fondazione Banco alimentare Onlus
Fondazione Banco delle opere di carità Onlus
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