Lo riferisce la Coldiretti in riferimento all’ondata di maltempo che si è abbattuta su molte Regioni del Centro-Nord, con ghiaccio e neve anche in pianura.
"La possibilità di utilizzare anche i mezzi meccanici agricoli messi a disposizione dai nostri imprenditori – spiega la Coldiretti –- garantisce la viabilità e scongiura il rischio di isolamento delle abitazioni, soprattutto nelle aree più interne e montane".
Il freddo improvviso ed eccessivo rimane sinonimo di perdite e disagi: "Maggiori costi per il riscaldamento di serre e stalle, prodotti orticoli a rischio, difficoltà nell'approvvigionamento mangimistico per gli allevamenti e nel trasporto e distribuzione dei prodotti, specialmente quelli freschi" spiega la Cia, Confederazione italiana agricoltori.
Particolarmente a rischio le coltivazioni in campo aperto: c'è infatti il concreto pericolo di congelamento e blocco della crescita. Spinaci, radicchio, cicorie, cavoli, insalate, broccoli, verze, finocchi e carciofi sono i prodotti più minacciati.
Tuttavia, per ora la colonnina di mercurio non ha toccato valori così bassi da compromettere seriamente le colture invernali. Il maltempo che ha colpito l'Italia nelle ultime ore, nota la Cia, sta causando problemi, più che all'agricoltura in sè, alla logistica e ai trasporti e quindi solo indirettamente alle aziende.
"In Liguria, Lombardia, Piemonte, Friuli, Emilia-Romagna e Toscana, dove gran parte della rete autostradale è interessata da perturbazioni nevose a tratti molto intense - riporta la Confederazione - si stanno verificando i primi disagi nella distribuzione di prodotti freschi, come gli ortaggi, il latte e alcuni formaggi".
A far direttamente le spese del nuovo ciclone mediterraneo è stata la Sicilia: la grandine si è abbattuta con chicchi grandi come limoni sulle serre del ragusano e del catanese, causando gravi danni agli ortaggi in serra e in pieno campo.
Questo sbalzo di temperature conferma "un andamento climatico anomalo – nota la Coldiretti – che nell'ultimo anno, a causa dell'eccezionale gelo dello scorso febbraio, della siccità estiva e dei nubifragi autunnali, ha provocato un crollo dei raccolti per i prodotti base della dieta mediterranea, dal vino all'olio fino alle conserve di pomodoro".
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Fonte: Agronotizie