"Nel quadro di crisi globale in cui ci troviamo, la parola “crescita” riveste una particolare urgenza e la giustizia è un’infrastruttura indispensabile affinché l’economia recuperi la necessaria competitività". Questo, in sintesi, è quanto ha affermato Michele Vietti, vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura, nel corso di una lettura svolta stamattina, lunedì 15 ottobre, a Firenze, all’Accademia dei Georgofili.

"La ricaduta del “sistema-giustizia” – ha sottolineato Vietti - investe tutto il comparto produttivo nazionale, anche quello agricolo. Il funzionamento della macchina giudiziaria garantisce l’efficacia di ogni intervento normativo. Le due principali caratteristiche richieste al sistema giudiziario sono quelle della tempestività e della prevedibilità, ovvero che la sentenza sia veloce e che risponda a canoni di oggettiva ragionevolezza. Al contrario, la diffusa percezione di corruzione che si registra in Italia altera oggi il flusso degli investimenti; l’inefficienza del sistema giudiziario, con la sua eccessiva lentezza, è – secondo Vietti – uno dei motivi principali della mancata crescita economica nazionale".

Michele Vietti è stato introdotto dal presidente dell’Accademia dei Georgofili, Franco Scaramuzzi, il quale ha affermato come il diffuso disinteresse dei media, dell’opinione pubblica e della classe politica nei confronti dell’agricoltura sia un errore enorme, considerato il fatto che in questo clima di crisi generale, il settore primario riveste un’importanza strategica multifunzionale per risolvere problemi come quello della sicurezza alimentare e delle risorse energetiche rinnovabili. Scaramuzzi ha sottolineato che l’agricoltura è generalmente ed erroneamente intesa più come uno strumento di difesa dell’ambiente che come uno strumento produttivo.

Sono intervenuti anche Vito Bianco, presidente della Fondazione Arare, e Federico Vecchioni, vice presidente dell’Accademia dei Georgofili, i quali hanno ribadito la necessità di snellire e semplificare la proliferazione normativa, anche a livello regionale, che soffoca in Italia gli imprenditori agricoli. Nell’ottica di difesa del settore primario, si rende necessario anche combattere contro le frodi e le contraffazioni, di cui l’agricoltura è sempre più spesso vittima.