E' stato siglato a Palazzo della Valle, sede di Confagricoltura, l'accordo tra le parti sociali e i sindacati del settore agricolo su apprendistato, enti bilaterali e Fondo di solidarietà per le popolazioni terremotate che interessa sia gli impiegati che gli operai del comparto primario.
“E' un accordo importante – commenta Confagricoltura - che favorisce l’accesso dei giovani nel mondo del lavoro agricolo. Nell’ottica di formare il personale, favorire la crescita professionale e stabilizzare i rapporti di lavoro”.
A partire dal 30 luglio è quindi possibile assumere anche in agricoltura lavoratori con contratto di apprendistato. L'intesa riguarda sia gli impiegati, che gli operai.
La durata complessiva dell’apprendistato è stata ricondotta al nuovo limite massimo di 36 mesi.
E’ stata riconosciuta alle imprese agricole che svolgono le proprie attività in cicli stagionali, la possibilità di assumere lavoratori con contratto di apprendistato a tempo determinato.
Quanto agli enti bilaterali, l'accordo prevede il riordino e la valorizzazione delle casse extra-legem/enti bilaterali nel senso di una maggiore funzionalità ed efficacia.
"Le casse extra-legem - spiega Confagricoltura - provvedono ad erogare agli operai agricoli a tempo indeterminato, in caso di malattia e di infortunio sul lavoro, una integrazione salariale. L'obiettivo è di rilanciare tali organismi che sono diventati ancora più importanti, dovendo organizzare e gestire attività e servizi bilaterali in tema di welfare e di integrazione al reddito individuati dai contratti provinciali".
Le organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori dell’agricoltura hanno poi deciso di avviare un'iniziativa di solidarietà a favore delle popolazioni dell’Emilia Romagna e delle province di Mantova e Rovigo, colpite dal terremoto. Favoriranno la raccolta di contributi volontari da parte dei lavoratori, tramite la trattenuta dalla busta paga di un’ora di lavoro e inviteranno le aziende a devolvere una quota equivalente.
"L'accordo sull’apprendistato - commenta la Cia - risponde alla duplice esigenza del settore di introdurre strumenti per incentivare l’occupazione dei giovani e di adeguare la normativa alle caratteristiche di flessibilità del lavoro in agricoltura". Le linee guida sugli enti bilaterali intendono, inoltre, offrire un contributo alla valorizzazione del ruolo fondamentale di sostegno al reddito delle casse extra legem territoriali, grazie ad una riorganizzazione ispirata a criteri di maggiore efficienza".
"Con l’intesa siglata che prevede la stipula di contratti di durata massima di 36 mesi – dice Coldiretti – si contribuisce alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro e, attraverso la formazione, si consente la crescita professionale dei lavoratori sui quali l’impresa intende investire nel prossimo futuro".
Particolare soddisfazione anche per la possibilità di stipulare contratti di apprendistato a tempo determinato.
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Fonte: Agronotizie