La Cia - Confederazione italiana agricoltori ha presentato oggi 11 gennaio 2012 ha presentato una proposta di legge di iniziativa popolare per regolare i rapporti tra agricoltura e Gdo.

Secondo la Cia, infatti, "l'eccessiva concentrazione di quote di mercato in mano a pochi gruppi della Grande distribuzione organizzata sta causando restrizioni alla concorrenza, con effetti negativi sulla qualità dell'occupazione, sulla protezione ambientale e sul consumatore finale. D'altra parte, a questa forte concentrazione di imprese si contrappone una frammentazione dell'offerta agricola. Gli squilibri contrattuali, uniti all'ineguale potere negoziale, hanno ripercussioni sulla competitività delle imprese agricole che, spesso, sono costrette a operare con margini di profitto ridotti, il che ne limita la capacità e l'incentivazione a investire per migliorare la qualità del prodotto e innovare i processi di produzione".

Obiettivo dell'iniziativa, fa sapere la confederazione, è quello di riequilibrare, migliorare e regolamentare questi rapporti. 

In particolare, la Cia punta il dito contro "le pratiche contrattuali sleali come i pagamenti tardivi, le modifiche unilaterali dei contratti, il versamento di anticipi per accedere alle trattative, le restrizioni dell'accesso al mercato, l'assenza di informazioni sulla formazione dei prezzi e la distribuzione dei margini di profitto lungo la filiera alimentare, le vendite promozionali e sottocosto".

La globalizzazione e i processi di concentrazione, soprattutto a livello di commercio al dettaglio, hanno condotto a una situazione di squilibrio tra i diversi soggetti operanti nella catena di distribuzione alimentare, con una forte concentrazione delle imprese della distribuzione commerciale. Uno scenario che vede proprio nell'agricoltore l'anello più debole della filiera agroalimentare: nell'Ue la quota del valore aggiunto agricolo della filiera alimentare è scesa dal 31 per cento nel 1995 all'attuale 24 per cento. E i dati per i prossimi anni - è stato rilevato dalla Cia - mostrano una nuova diminuzione dei guadagni degli agricoltori a fronte di un aumento costante dei margini dei trasformatori, dei commercianti all'ingrosso e dei dettaglianti, nonché degli operatori economici esterni alla filiera alimentare.

L'iniziativa della Cia si si svilupperà, fin dai prossimi giorni, con la raccolta di firme su tutto il territorio nazionale

"Vogliamo - ha rimarcato il presidente della Cia, Giuseppe Politi - coinvolgere la società, i cittadini su una questione di grande importanza che non interessa soltanto gli agricoltori, ma anche i consumatori".

 

Obiettivi e finalità della proposta di legge di iniziativa popolare della Cia: 11 articoli per un rapporto regolato ed equilibrato tra Gdo e agricoltori