Cresce anche nel 2011 il valore della produzione agricola regionale che, con un +3% rispetto all’anno precedente, porta il comparto a superare la soglia dei 4.300 milioni di euro. "Si tratta di una stima prudenziale, che non comprende ancora il valore di produzioni che vengono commercializzate nei mesi autunnali e invernali", spiega l’assessore all’Agricoltura dell'Emilia Romagna Tiberio Rabboni, commentando le prime anticipazioni relative all’andamento dell’annata agraria 2011 che si chiude tradizionalmente l’11 novembre, giorno di San Martino.

"Tuttavia il dato è già indicativo di un’annata complessivamente positiva. Dopo un 2010 che aveva fatto registrare un + 11%, questa ulteriore crescita conferma il ruolo anticiclico e di traino alla ripresa del settore agricolo, che come è noto – ha sottolineato Rabboni – alimenta un indotto che concorre per circa il 20% alla ricchezza regionale e nazionale”.

Tra i comparti con un andamento positivo, quello dei cereali (+14%), trainato in particolare dalla buona performance del mais e dall’aumento dei prezzi del grano duro, ma anche quello degli allevamenti con una crescita generalizzata del valore delle produzioni intorno al 10%. Più ombre che luci invece per ortaggi (-11%) e frutta (-22%), due settori che più di altri hanno dovuto scontare gli effetti negativi della difficile congiuntura dei prezzi.

Positive anche le prime previsioni relative al vino, per il quale si stima un + 9%.I migliori andamenti di prezzo all'origine si sono verificati per frumento duro, barbabietola, vino, carni e latte; i peggiori per patate, cipolle, cocomeri, fragole, pesche, nettarine, susine e pere.

Continua a leggere.